Tinkov, l'oligarca (che ha perso 5 miliardi) contro la guerra: «Generali russi in preda a una sbornia, l'esercito è una m...»

Il proprietario della banca digitale Tinkoff: «L'esercito è una m... perché anche il Paese lo è. Al Cremlino preoccupati delle vacanze nel Mediterraneo»

Martedì 19 Aprile 2022 di Marco Prestisimone
Tinkov, l'oligarca (che ha perso 5 miliardi) contro la guerra: «Generali russi in preda a una sbornia, date una via d'uscita a Putin»

Max Seddon, capo dei corrispondenti di Mosca del Financial Times, l'ha definito «il più plateale dei commenti anti-guerra di un miliardario russo». Ecco perché il post su Instagram di Oleg Tinkov, oligarca (ma che in un'intervista sul Messaggero aveva rinnegato questo titolo) e negli ultimi anni uno degli uomini più ricchi del Paese, è destinato a far discutere. Una caption a una foto in occhiali da sole che in realtà è un fiume in piena, a metà tra il russo e l'appello all'occidente in inglese: «Non vedo nessun beneficiario di questa folle guerra - ha scritto -. Muoiono persone innocenti e soldati. I generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto che avevano un esercito di m... E come può essere buono l'esercito se tutto il resto del Paese è una m... e impantanato in nepotismo e servilismo? I funzionari del Cremlino sono scioccati dal fatto che non solo loro, ma anche i loro figli, non andranno nel Mediterraneo questa estate. Gli uomini d'affari stanno cercando di salvare ciò che resta delle proprietà. Certo, ci sono idioti che disegnano "Z", ma gli idioti in qualsiasi Paese sono il 10%. Il 90% dei russi è contro questa guerra. Caro Occidente (e qui il russo diventa inglese, ndr), per favore, date al signor Putin una chiara via d'uscita per salvare la faccia e fermare questo massacro.

Per favore, siate più razionali e umanitari». Una frase, quest'ultima, che però gli è costata anche delle critiche sui social: «A loro interessa solo una via d'uscita per le sanzioni, non per le migliaia di persone che stanno morendo in Ucraina».

Chi è Oleg Tinkov, l'ex miliardario 

Oleg Tinkov ha già fatto parlare di sé dall'inizio della guerra. Colpito dalle sanzioni, la banca digitale Tinkoff di cui è il fondatore, è stata una delle storie di successo tecnologico della Russia. Ma l’invasione dell’Ucraina e le sanzioni hanno innescato - secondo Forbes - un calo del 90% del prezzo delle sue azioni, cancellando diversi miliardi di dollari dal suo patrimonio. Ex venditore di birra e gnocchi, Oleg Tinkov è diventato uno degli uomini più ricchi della Russia grazie alla quotazione, alla Borsa di Londra, della sua banca digitale Tinkoff. Le sue azioni, però, sono crollate di oltre il 90% dall’inizio dell’assalto russo in Ucraina. In meno di un mese il suo patrimonio è sceso di cinque miliardi di dollari e ha perso anche ufficialmente lo status di miliardario. Così Tinkov è diventato uno degli almeno dieci ex miliardari russi ad aver abbandonato il club dei nove zeri a causa del crollo della Borsa e del declino del rublo, sulla scia delle sanzioni e del crescente isolamento imposto dall’Occidente alla Russia. 

 

La caduta di Oleg Tinkov e della Tinkoff Bank

Secondo Forbes, adesso, il patrimonio netto di Oleg Tinkov si attesta a circa 800 milioni di dollari. Questo perché una parte significativa della sua ricchezza è legata all’exploit in Russia, e non solo, della sua Tinkoff Bank. Ma anche prima dell’invasione russa in Ucraina e delle sanzioni contro le banche, Oleg Tinkov ha dovuto affrontare diversi problemi. Figlio di un minatore siberiano, ha lanciato la banca Tinkoff nel 2006. A marzo 2020 è stato arrestato a Londra con l’accusa di evasione fiscale federale degli Stati Uniti. Per risolvere la situazione con il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Tinkov a ottobre 2021 ha pagato 509 milioni di dollari. Inoltre, un mese dopo il suo arresto (aprile 2020), ha annunciato che si sarebbe dimesso dalla carica di presidente della Tinkoff Bank, dopo aver rivelato che gli era stata diagnosticata una leucemia acuta.

L'attuale patrimonio e tutte le proprietà

Sebbene il suo patrimonio sia diminuito, l’ex miliardario possiede ancora La Dacha Collection, ville di lusso in California e uno chalet sulle Alpi francesi e un Dassault Falcon 7X. Inoltre, anche se in passato si era vantato dei suoi legami con Putin in un’intervista al Financial Times, Oleg Tinkov è uno dei pochi super ricchi russi ad aver parlato della guerra. Dicendo che, in virtù di quello che sta vivendo per la sua malattia, ha capito quanto è fragile la vita umana, e chiedendo di porre fine a quella che il Cremlino continua a definire solo «operazione speciale». «Ogni giorno in Ucraina stanno morendo persone innocenti - aveva detto -. È qualcosa di impensabile e inaccettabile! Gli Stati dovrebbero spendere soldi per curare le persone, per la ricerca e per sconfiggere il cancro. Non per la guerra». 

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA