TikTok al bando anche in Usa e Canada: via l'app cinese dai cellulari dei dipendenti statali

Trenta giorni per rimuovere il social sospettato di minare al sicurezza nazionale

Mercoledì 1 Marzo 2023
TikTok al bando anche in Usa e Canada: via l'app cinese dai cellulari dei dipendenti statali

TikTok va estirpata in 30 giorni dai cellulari dei dipendenti dei governi di Stati Uniti e Canada. Detto che non si annunciano facili i controlli dei singoli cellulari "aziendali" e dei nickname, ecco che dopo lo stop da parte della Commissione Ue, del Consiglio e dell'Eurocamera, anche Washington e Ottawa si muovono contro la popolare app cinese ritenuta non sicura e pericolosa per la privacy.

La furia di Pechino contro la Casa Bianca non si fa attendere: lo stop - ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning - mostra insicurezza ed è un abuso di potere statale. «Ci opponiamo con forza alla pratica sbagliata degli Stati Uniti di generalizzare il concetto di sicurezza nazionale», ha aggiunto Mao, criticando la decisione della Casa Bianca di concedere 30 giorni alle agenzie federali per assicurarsi che TikTok sia rimossa dai dispositivi elettronici del governo.

Una mossa che è uno schiaffo alla Cina, con la quale la Casa Bianca ha rapporti tesi da tempo a causa di Taiwan e dei timori che Pechino aiuti la Russia nella sua guerra in Ucraina.

Tensioni che stanno accelerando la 'fuga' delle aziende dalla Cina per evitare le ricadute di un eventuale e possibile inasprimento ulteriori delle relazioni fra le due superpotenze mondiali. Ne sono un esempio i fornitori cinesi di Apple, impegnati in una corsa a lasciare il loro Paese e trasferire la produzione altrove.

Braccio di ferro con Pechino

TikTok anima da mesi la politica interna americana e lo stop sui dispositivi governativi potrebbe essere solo un primo passo. In Congresso infatti sono stati presentati diversi provvedimenti che puntano a limitare la popolare app cinese che fa capo a ByteDance.

 

Fra questi figura la possibile abolizione delle tutele legali - i cosiddetti emendamenti Berman entrati in vigore alla fine della Guerra Fredda - che hanno finora protetto TikTok dalle sanzioni americane: la misura dovrebbe essere approvata da una commissione della Camera a breve aprendo di fatto la strada a una stretta decisa per l'uso dell'app a livello nazionale.

Nel caso in cui il provvedimento fosse approvato dal Congresso - il via libera della Camera è scontato mentre quello in Senato è incerto -, l'amministrazione Biden potrebbe infatti vietare TikTok a livello nazionale se si accertasse il trasferimento volontario e consapevole di dati degli utenti a chiunque lavara per il governo cinese o sotto la sua influenza.

In linea con la posizione della Casa Bianca, anche il Canada ha deciso di vietare TikTok sui cellulari governativi considerato l'«inaccettabile livello» di rischio alla sicurezza e alla privacy posto. L'app è accusata da più parti di raccogliere i dati degli utenti e consegnarli al governo cinese e diverse agenzie di intelligence temono che quando è scaricata su dispositivi governativi alcune informazioni sensibili possano essere esposte.

La stretta dei governi europei, canadese e americano si contrappone alla popolarità dell'app fra i giovani di tutto il mondo: i suoi utenti attivi mensili sono oltre un miliardo.

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