TikTok, l'Ue alla guerra. «I dipendenti disinstallino l'app, dobbiamo proteggere i nostri dati»

A gennaio il ceo di TikTok Shou Zi Chew si è recato a Bruxelles per incontrare diversi commissari europei

Giovedì 23 Febbraio 2023
TikTok, l'Unione europea chiede di disinstallare l'app ai dipendenti: spiegato il motivo della scelta

TikTok, l'Unione europea alla guerra. La Commissione europea ha richiesto a tutti i suoi dipendenti di disinstallare al più presto l'applicazione di TikTok dai dispositivi aziendali e dai dispositivi personali che accedono al servizio di telefonia mobile della Commissione.

Questa informazione è stata confermata dall'esecutivo europeo, a seguito delle indiscrezioni di stampa sull'argomento.

Tiktok, la Commissione Euopea chiede ai suoi dipendenti di disinstallare l'app

Cosa è successo

La richiesta di disinstallare TikTok dai cellulari dei dipendenti è legata alla necessità di proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica. Sono settimane che l'esecutivo europeo ha acceso i riflettori sulla sicurezza di TikTok, dopo l'allarme in tal senso sollevato già negli Stati Uniti, con un divieto di utilizzo sui dispositivi governativi.

Ricostruzioni di stampa hanno parlato anche dell'uso del social per spiare i giornalisti. A gennaio il ceo di TikTok Shou Zi Chew si è recato a Bruxelles per incontrare diversi commissari europei.

Tra gli altri il commissario alla Giustizia Didier Reynders gli ha chiesto di conformarsi alle norme sulla privacy. «Ci sono tendenze positive, ma c'è ancora margine di miglioramento», aveva sottolineato.

«La Commissione europea è un'istituzione e come tale ha un forte focus sulla protezione della sicurezza informatica ed è su questo che abbiamo preso questa decisione». Lo ha detto il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton in un incontro con la stampa interpellato circa la decisione di chiedere ai dipendenti della Commissione di disinstallare TikTok dai cellulari dei dipendenti. «Siamo estremamente attenti a proteggere i nostri dati». La decisione sul bando a TikTok, ha chiarito, è stata presa dal commissario Ue Johannes Hahn.

 

Il precedente

Nel corso della sua 31a sessione plenaria (del 2020, ndr.) il comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha deciso di istituire una task force per coordinare potenziali azioni e acquisire una panoramica più completa delle operazioni di trattamento e delle pratiche di TikTok in tutta l’Ue. 

In risposta alla richiesta del deputato al Parlamento europeo Körner in merito a TikTok, l’Edpb rileva di avere già emanato orientamenti e raccomandazioni che dovrebbero essere presi in considerazione da tutti i titolari del trattamento le cui operazioni di trattamento sono soggette al regolamento generale sulla protezione dei dati (Rgpd), in particolare per quanto riguarda il trasferimento di dati personali verso paesi terzi, le condizioni sostanziali e procedurali per l’accesso ai dati personali da parte delle autorità pubbliche o l’applicazione dell’ambito territoriale del Rgpd, segnatamente in relazione al trattamento dei dati relativi a minori. L’Edpb ricorda che il Rgpd si applica al trattamento dei dati personali da parte di un titolare del trattamento, anche se non è stabilito nell’Unione, quando le attività di trattamento sono connesse all’offerta di beni o servizi a interessati che si trovano nell’Unione.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA