Terrorismo, il documento (americano) che accusa l'Iran: «Ogni anno 700 milioni per gli attacchi»

Domenica 28 Giugno 2020 di Gianluca Perino
Il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah

«Ogni anno l'Iran spende oltre 700 milioni di dollari per finanziare il terrorismo». L'accusa è contenuta in un rapporto del dipartimento anti-terrorismo della Segreteria di Stato americana. Il documento dell'intelligence contiene anche i nomi dei gruppi beneficiari di questi fondi: si va dai palestinesi di Hamas (che governano la Striscia di Gaza), ai libanesi Hezbollah, fino ad arrivare ad al Qaeda. «Il regime iraniano e i suoi delegati – si legge nel rapporto - hanno continuato a tramare e commettere attacchi terroristici su scala globale. E questo sebbene la capacità di fornire sostegno finanziario nel 2019 sia stata limitata da paralizzanti sanzioni statunitensi».

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Secondo gli 007 Usa «il regime è stato direttamente coinvolto nella trama del terrorismo» attraverso strutture governative come il Ministero dell'intelligence e della sicurezza» e avrebbe fomentato «complotti in Nord e Sud America, Europa, Medio Oriente, Asia e Africa». «Teheran – continua il rapporto - ha anche continuato a consentire ad al Qaeda di operare in Iran, inviando denaro e combattenti nelle zone di conflitto in Afghanistan e Siria» e dando ai membri dell'organizzazione la possibilità «di risiedere nel paese». Ma la potenza di al Qaeda, secondo gli autori del rapporto, sarebbe stata comunque limitata grazie all'uccisione di Hamza bin Laden (foto qui sotto), il figlio di Osama e leader in grande crescita all'interno del movimento. «Tuttavia - avverte l'intelligence - il gruppo e i suoi diversi "associati" sono rimasti comunque solidi e hanno continuato a rappresentare una minaccia in Africa, Medio Oriente e altrove». 




Per cercare di fermare l'impatto della repubblica islamica - che nel doumento gli americani definiscono il peggior sponsor statale mondiale del terrorismo - gli Stati Uniti e i loro partner hanno imposto «nuove sanzioni a Teheran e ai suoi complici. Ad aprile dello scorso anno, gli Stati Uniti hanno anche inserito il Corpo della Guardia rivoluzionaria islamica iraniana (IRGC), inclusa la sua ala militare Qods, nell'elenco delle organizzazioni terroristiche straniere», ed è la prima volta che un tale provvedimento viene applicato a una parte di un altro governo. E nel corso del 2019, diversi paesi dell'Europa occidentale e del Sud America si sono allineati agli Stati Uniti definendo Hezbollah, sostenuto dall'Iran, come un gruppo terroristico nella sua interezza.

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Dal canto suo, Teheran ha spesso puntato il dito contro gli Stati Uniti, accusandoli di bullismo internazionale e di terrorismo di stato, soprattutto in relazione all'uccisione del generale Soleimani, avvenuta in Iraq proprio per mano di Washington. Negli ultimi anni i rapporti tra le due potenze sono peggiorati, in particolar modo dopo la decisione del presidente Trump di far saltare l'accordo per il nucleare voluto dal suo predecessore Obama. E comunque, l'Iran ha sempre smentito il suo presunto impegno come finanziatore del terrorismo internazionale. 

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Nel documento ci sono anche approfondimenti legati all'attività dell'Isis.

E gli esperti americani si soffermano su un passaggio decisivo nella lotta al terrorismo, l'uccisione di al Baghdadi nell'ottobre del 2019.  Ma «anche se ha perso il suo leader e il suo territorio - si legge nel rapporto - il gruppo si è adattato per continuare comunque la lotta grazie ai suoi affiliati in tutto il mondo e ispirando i propri seguaci a commettere attacchi». In Africa, l'ISIS ha strutturato «una serie di nuove filiali e reti nel 2019 e gruppi aderenti allo Stato Islamico sono attivi in ​​tutto il continente, tra cui il Sahel, la regione del Lago Ciad e l'Africa orientale. Nel sud e sud-est asiatico, le loro cellule hanno messo a segno attentati e ispirato anche altri a farlo. In Sri Lanka la domenica di Pasqua hanno ucciso più di 250 persone innocenti, tra cui cinque cittadini statunitensi, mettendo a segno uno degli attacchi più mortali dell'ISIS di sempre».

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