Taiwan, Nancy Pelosi arrivata in Corea del Sud. La Cina annuncia azioni militari: «Violata sovranità». Lavrov: gli Usa fanno come vogliono

La Corea del Nord contro la visita di Pelosi: una «interferenza sfacciata»

Mercoledì 3 Agosto 2022
Taiwan, la Cina annuncia azioni militari per la visita di Nancy Pelosi. «Violate sovranità». Ma gli Usa: l'impegno resta

Taiwan, Cina, Usa: la tensione resta alta. Il ministero della Difesa di Taiwan ha condannato le esercitazioni militari su vasta scala intorno all'isola annunciate da Pechino. Gli Stati Uniti «non abbandoneranno il proprio impegno nei confronti di Taiwan»: lo ha assicurato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi.

Taiwan, sale la tensione

 

Ore 16.50 -  Il ministero della Difesa di Taiwan ha denunciato un'incursione di 27 caccia cinesi nella zona di difesa aerea, nel giorno della partenza della presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi. «27 aerei dell'Esercito di liberazione popolare sono entrati nell'area circostante la Repubblica di Cina il 3 agosto 2022», ha chiarito il ministero in un tweet, cambiando la tradizionale menzione alla Adiz (la zona di identificazione di difesa aerea) e facendo intendere che oggi possa essere avvenuto qualcosa di diverso.

I caccia segnalati sono sei J-11, cinque J-16 e ben sedici Su-30. Dall'esame delle cartine postate dal ministero della Difesa di Taipei emerge che i sei J-11 e i sedici Su-30 hanno superato la linea mediana dello Stretto di Taiwan: la mossa, pur non essendo la prima del suo genere, dimostra la maggiore aggressività da parte delle forze armate cinesi. Da protocollo, il ministero della Difesa ha fatto decollare i suoi caccia, attivato i messaggi di avvertimento via radio e i sistemi missilistici di monitoraggio. Dalla mezzanotte, Pechino ha definito un ciclo di manovre militari, di tiro di artiglieria e lancio di missili, in programma dalla mezzanotte fino a domenica con interdizione al traffico aereo e marittimo in sei ampie zone che circondano in modo strategico l'isola ribelle. La leadership comunista considera Taiwan parte integrante della Cina da riunificare anche con la forza, se necessario.

Ore 14.58 - La presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi, è arrivata in Corea del Sud, atterrando con il Boeing C-40C alla Osan Us Base, alle porte di Seul, dopo la visita di quasi 20 ore fatta a Taiwan. Del programma nella tappa sudcoreana si sa poco: l'unico incontro confermato è quello di domani con la sua controparte Kim Jin-pyo, insieme ai leader del People Power Party e del Partito Democratico, con un'agenda incentrata sulla cooperazione Seul-Washington in materia di sicurezza, economia e cambiamento climatico. Mentre è diventato un caso l'ipotesi di un faccia a faccia con il presidente Yoon Suk-yeol: alla domanda di un incontro tra i due, un funzionario presidenziale ha ammesso questa mattina che «a questo punto non ci sono piani», secondo i media locali. Yoon è a Seul, tecnicamente in vacanza per tutta la settimana, anche se i suoi piani per lasciare Seul sono stati annullati lunedì per il drastico calo di popolarità dell'ex procuratore generale, esponente del fronte conservatore. Riguardo alla visita di Pelosi a Taiwan, che ha provocato una durissima reazione di Pechino, il governo sudcoreano ha chiesto di mantenere «una posizione tale da mantenere una stretta comunicazione con le parti interessate nella regione su varie questioni», ha aggiunto il funzionario. «Continuiamo a credere che la pace e la sicurezza regionale debbano essere mantenuto attraverso il dialogo e la cooperazione», ha concluso

Ore 14.11 - La Corea del Sud, alleata degli Usa e tappa del tour in Asia di Nancy Pelosi al termine della visita a Taiwan, fa appello al «dialogo» dopo l'escalation di tensioni e le reazioni della Cina alla missione a Taipei della speaker della Camera. «La posizione del nostro governo è di mantenere una comunicazione stretta con le Nazioni interessate su tutte le questioni nel segno della necessità di pace e stabilità nella regione tramite il dialogo e la cooperazione», ha detto un funzionario della presidenza citato dall'agenzia Yonhap. Per domani è in programma un faccia a faccia a Seul tra la Pelosi e il presidente dell'Assemblea nazionale, Kim Jin-pyo, mentre non è previsto un incontro con il presidente Yoon Suk-yeol.

Ore 12.41 - Il Cremlino invita a non usare parole leggere parlando della minaccia di una guerra globale su larga scala sullo sfondo della visita di Nancy Pelosi a Taiwan: il livello di tensione provocato nella regione dalla presenza della presidente della Camera americana non può essere sottovalutato. Lo riporta la Tass citando il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Nessun contatto è stato pianificato tra Vladimir Putin e Xi Jinping sulla situazione a Taiwan, ha aggiunto.

Ore 11.19 - La presidente della Camera americana Nancy Pelosi ha di fatto completato la sua visita a Taiwan, aspramente criticata dalla Cina: lo riferiscono i media dell'isola secondo cui la speaker e la delegazione del Congresso si stanno dirigendo verso l'aeroporto di Songsan di Taipei. La partenza è attesa intorno alle 18 locali (le 11 in Italia) verso la nuova tappa di Seul, in Corea del Sud.

Ore 11.07 - Le contromisure «specifiche della Cina contro la visita di Pelosi nella regione di Taiwan saranno risolute, energiche ed efficaci»: lo ha assicurato la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, aggiungendo che le autorità competenti di Stati Uniti e a Taiwan «se ne accorgeranno costantemente». Parlando nel briefing quotidiano, Hua ha assicurato che «la Cina farà quello che dice» contro un atto ritenuto una «grave violazione» della propria sovranità.

La presidente della Camera americana Nancy Pelosi ha di fatto completato la sua visita a Taiwan, aspramente criticata dalla Cina: lo riferiscono i media dell'isola secondo cui la speaker e la delegazione del Congresso si stanno dirigendo verso l'aeroporto di Songsan di Taipei. La partenza è attesa intorno alle 18 locali (le 11 in Italia) verso la nuova tappa di Seul, in Corea del Sud.

Ore 8.55 - La visita della presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan deriva dal desiderio di Washington di dimostrare la propria impunità e illegalità: ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una conferenza stampa dopo i colloqui con il ministro degli Esteri della Birmania, Wunna Maung Lwin. Lo riporta la Tass. «Non posso dire quale sia stata la motivazione degli americani, ma non ci sono dubbi che rifletta la stessa linea di cui stiamo parlando per quanto riguarda la situazione ucraina», ha affermato. E ha aggiunto che gli americani intendono dire: «Faccio quello che voglio, è più o meno così».

Ore 8.45 - Preoccupazione del Giappone per le annunciate attività militari cinesi intorno a Taiwan dopo la visita di Nancy Pelosi. Tokyo ha comunicato al gigante asiatico i suoi timori per le esercitazioni militari previste a partire da domani nei pressi di Taiwan, riporta l'agenzia Kyodo, affermando che la zona economica esclusiva del Giappone è compresa nell'area interessata. «Speriamo che le questioni che riguardano Taiwan vengano risolte in modo pacifico con il dialogo», ha detto il portavoce del governo, Hiroakazu Matsuno. Tokyo ribadisce la necessità di una «soluzione pacifica della questione dello Stretto di Taiwan». Mentre Matsuno non ha voluto commentare sulla visita a Taipei della Pelosi, che ha in programma anche una tappa in Giappone.

Ore 7.24 - Il ministero della Difesa di Taiwan ha condannato le esercitazioni militari su vasta scala intorno all'isola annunciate da Pechino come ritorsione per la visita a Taipei della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi, perché in violazione delle regole Onu, come la violazione delle acque territoriali. «Alcune delle aree tracciate dalle manovre finiscono nelle acque territoriali di Taiwan», ha osservato il portavoce del ministero Sun Li-fang in una conferenza stampa, osservando che «questa è una mossa irrazionale per sfidare l'ordine internazionale». Le forze armate taiwanesi «difenderanno la sicurezza nazionale», ha aggiunto Sun. 

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Il nutrito e senza precedenti pacchetto di esercitazioni militari e di tiro dal vivo, tra artiglieria e missili, è finito nel mirino di Taipei anche perchè ritenute una grave minaccia ai porti chiave dell'isola e alle aree urbane. In alcuni punti, la zona delle operazioni cinesi, strutturate su sei grandi aree, arriverà nei 20 chilometri (12,4 miglia) dalla costa di Taiwan, secondo le coordinate condivise dall'Esercito popolare di liberazione. Per questo, Taipei ha accusato Pechino anche di voler creare un blocco di fatto marittimo e aereo. La Cina ha intensificato la pressione su Taiwan, considerata una provincia ribelle da riunificare anche con la forza se necessario, da quando la presidente Tsai Ing-wen è entrata in carica nel 2016, che, al contrario, vede l'isola come una nazione sovrana de facto e non parte della «Unica Cina».

Ore 7.03 - Gli Stati Uniti «non abbandoneranno il proprio impegno nei confronti di Taiwan»: lo ha assicurato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi nel suo breve intervento introduttivo tenuto nell'incontro a Taipei con la presidente Tsai Ing-wen, dopo aver ricevuto un'onorificenza per gli sforzi profusi nella collaborazione tra Washington e Taipei. Tsai, da parte sua, aveva poco prima detto di ritenere Pelosi «una autentica amica» di Taiwan, rimarcando che l'isola «è un partner affidabile degli Usa» e che «nessuna minaccia militare ci potrebbe far arretrare».

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Ore 6.12 - La Corea del Nord contro la visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Per Pyongyang si tratta di una «interferenza sfacciata» da parte di Washington negli affari interni di un altro Paese. «L'attuale situazione dimostra chiaramente che l'interferenza sfacciata degli Usa negli affari interni di altri Paesi e le loro provocazioni politiche e militari deliberate sono all'origine di una pace e una sicurezza vessate nella regione», scrive l'agenzia Kcna citando un portavoce del ministero degli Esteri. Pyongyang ripete la posizione dell' 'amicà Pechino per cui « Taiwan è parte inseparabile della Cina» e «la questione di Taiwan è un affare interno della Cina», che considera l'isola una «provincia ribelle» da «riunificare». «Denunciamo con forza le interferenze di qualsiasi forza esterna nella questione di Taiwan e sosteniamo pienamente la giusta posizione del governo cinese di difendere con determinazione la sovranità del Paese e dell'integrità territoriale - ha aggiunto il portavoce - Lo schema degli Stati Uniti di turbare la crescita e lo sviluppo della Cina e i suoi sforzi per realizzare la causa della riunificazione sono destinati al fallimento».

 

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 00:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA