Sudafrica rifiuta sequestro del mega yacht dell'oligarca russo: «Per noi le sanzioni occidentali non esistono»

Il superyacht che si chiama Nord, ha due eliporti, mini-sottomarini, 20 cabine con bagno privato e costa 200.000 sterline al giorno

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Cristiana Mangani
Sudafrica rifiuta il sequestro del mega yacht dell'oligarca russo: «Per noi le sanzioni occidentali non esistono»

Hanno rifiutato di sequestrare un super yacht appartenente all'oligarca russo Alexey Mordashov, che ha chiesto di attraccare a Cape Town in Sudafrica. Il governo sudafricano ritiene che, nonostante il magnate sia stato raggiunto dalle sanzioni imposte alla Russia, il paese «non ha motivo» per conformarsi alle sanzioni occidentali, ha spiegato un portavoce.

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Il mega yacht da 500 milioni di dollari appartiene ad Alexey Mordashov,  miliardario di 57 anni, il cui nome compare nell'inchiesta dei Pandora Papers”. L'oligarca è, proprietario delle compagnie minerarie russe Nordgold e Severstal. Con un patrimonio netto di 13,2 miliardi di dollari, Forbes lo aveva classificato, lo scorso anno, come la 51esima persona più ricca del mondo, ma le sanzioni occidentali lo hanno fatto precipitare nelle classifiche mondiali della ricchezza.

«Il Sudafrica non ha alcun obbligo legale di rispettare le sanzioni imposte da Stati Uniti e Ue - ha affermato Vincent Magwenya, portavoce del presidente del Sudafrica -.

Non abbiamo motivo per impedire il loro ingresso in Sud Africa». E ancora: «Gli obblighi del Sud Africa in materia di sanzioni riguardano solo quelli specificamente adottati dalle Nazioni Unite. Attualmente, non ci sono sanzioni imposte dall'Onu nei confronti di un particolare individuo». I membri del partito dell'African national congress, che governa il paese africano, sono stati osservatori durante i falsi referendum tenuti nelle regioni dell'Ucraina il mese scorso su decisione di Mosca.

Il superyacht che si chiama Nord, ha due eliporti, mini-sottomarini, 20 cabine con bagno privato e costa 200.000 sterline al giorno. Si pensa che Alexei Mordashov sia a bordo, e il suo sta agitando i compementi del partito di opposizione sudafricano. L'Anc ha forti legami con l'ex Unione Sovietica, che ha addestrato e sostenuto le forze durante l'era dell'apartheid in Sud Africa. Anche se Geordin Hill-Lewis, sindaco di Cape Town, non vuole che la sua città diventi un porto sicuro per i russi in fuga dalle sanzioni dell'Occidente. E ha spiegato che il suo paese ha il «dovere morale di protestare contro la guerra ingiusta». Hill-Lewis, che fa parte dello schieramento di opposizione Alleanza democratica, ha esortato il governo a bloccare l'attracco del superyacht, pubblicando un tweet, nel quale sottolinea che «non dovrebbe esserci posto per chi sostiene la guerra di Putin».

La polemica sta montando e il presidente in carica, Cyril Ramaphosa, ha dichiarato che, la causa della guerra, è l'eccessiva espansione della Nato. Ramaphosa è stato, poi, costretto a dare spiegazioni il mese scorso, per aver detenuto illegalmente circa 3,46 milioni di sterline in contanti nel suo ranch. L'ex capo dell'agenzia di spionaggio nazionale sudafricana ha presentato una denuncia penale alla polizia, accusandolo di riciclaggio di denaro e di altri reati. Il suo ministro degli esteri, Naledi Pandor, si è lamentato del «bullismo» occidentale durante una visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Lo yacht Nord è stato visto lasciare il porto russo dell'Estremo Oriente, Vladivostok il 6 ottobre, dopo essere arrivato lì dalle Seychelles. E ora sta per approdare in Sud Africa, dopo essere stato anche a Hong Kong Mordashov ha perso circa 10 miliardi di sterline dall'inizio di quest'anno a causa delle sanzioni occidentali. La polizia italiana ha sequestrato una delle sue navi più piccole, la Lady M di 215 piedi, a marzo. Mentre Il superyacht da 100 milioni di sterline di Putin, recentemente ribattezzato Killer Whale, è stato avvistato all'inizio del mese al largo delle coste dell'Estonia: è sfuggito per un soffio al sequestro quando è scoppiata la guerra a febbraio. Più di una dozzina di yacht di proprietà della ricca élite russa, per un valore complessivo di 2 miliardi di sterline, sono stati sequestrati dalle autorità occidentali dal giorno dell'invasione. Molte di queste mega barche sono fuggite in Turchia.

Il Sudafrica nel 2009 ha rifiutato l'ingresso al Dalai Lama, che avrebbe dovuto partecipare al 14° vertice mondiale dei premi Nobel per la pace, con una mossa che è stata ampiamente criticata in patria. Era la terza volta in cinque anni che al Dalai Lama veniva rifiutato un visto sudafricano.

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