Finisce in stato vegetativo dopo intervento di routine alla gamba: famiglia risarcita con 21 milioni

Carlos Rojas, 32 anni, era stato sottoposto a intervento chirurgico per una gamba rotta nel 2017

Mercoledì 2 Novembre 2022
Finisce in stato vegetativo dopo intervento di routine: famiglia risarcita con 21 milioni

Un tribunale della contea di Dallas (Stati Uniti) ha assegnato 21 milioni di dollari di risarcimento alla famiglia di Carlos Rojas, 32enne rimasto in stato vegetativo dopo un intervento chirurgico per una gamba rotta nel 2017.

Il tribunale ha stabilito che il personale degli "US Anesthesia Partners" l'associazione anestesisti del Texas, non abbia prestato l'attenzione dovuta alle condizioni respiratorie del paziente durante l'operazione.

Rojas si era sottoposto a un'intervento di ricostruzione della tibia nel 2017, presso il Baylor University Medical Center di Dallas. 

Finisce in stato vegetativo dopo l'intervento alla gamba: risarcimento per la famiglia

Il processo è scattato dopo la querela che la madre dell'uomo, Wilda Jennifer Rojas Graterol, ha depositato nel luglio 2021 contro Casey Martin (infermiera) e Mallorie Cline (medico anestesista). Non solo, il genitore aveva scelto di sporre denuncia anche contro la "US Anesthesia Partners" e l'ospedale dove era stato ricoverato il figlio per l'intervento. Carlos Rojas, 32 anni, di Dallas, stava appendendo le luci di Natale nell'ottobre 2017 quando è caduto dalla scala, provocandosi una frattura della tibia. Il giorno dopo è stato portato in ospedale per essere operato. Una volta in sala operatoria prima di procedere, è stato posto ad anestesia generale dallo staff medico. Ma Rojas non ha più ripreso conoscenza.

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Le prove durante il processo

Secondo le perizie del tribunale di Dallas, Roja ha subito danni cerebrali permanenti causati da una mancata affluenza d'ossigeno durante l'operazione, una scarsa ossigenazione che sarebbe dovuta essere rilevata dalla bassa pressione sanguigna del paziente in quel momento. Tra le prove presentate davanti alla giuria è risultato che l'infermiera anestesista avesse mancato di monitorare l'attività cerebrale di Rojas durante l'operazione, senza contare che la stessa si era assentata dalla sala operatoria, nel mezzo dell'intervento, per 12 minutin. Il dottore anestesita, si era assentato anche lui a sua volta durante l'interventp per supervisionare altre tre infermiere, in altre sale operatorie con altri pazienti. Nonostante il risarcimento l'avvocato della famiglia ha dichiarato: «L'ospedale è responsabile di quello che è accaduto. Ora la sua famiglia sarà condannata a prendersi cura di lui e provvedere a tutti i suoi bisogni per il resto della sua vita».

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Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA