Non è solo la serie Netflix più seguita del momento, e a dirla tutta anche quella con il miglior dato all'esordio sulla piattaforma, con 142 milioni di spettatori nelle prime settimane dopo il lancio: Squid Game di fatto ha monopolizzato anche il prossimo appuntamento di Halloween, il primo in qualche modo "affollato" dopo la clausura del lockdowm da Covid. La ricerca on line dei costumi della serie ha ottenuto impennate spaventose: la ricerca come Squid Game costume Halloween produce quasi 54 milioni di risultati, la stessa ricerca senza il riferimento alla festa ne procura 289 milioni. L'impennata registrata da Google sui contatti con quelle due parole chiave ha numeri da capogiro, anche a quattro cifre prima dei decimali della percentuale di incremento.
Costumi proibiti in tre scuole negli Usa
I costumi della seguitissima serie - in italiano il Gioco del Calamaro - non dappertutto avranno però libertà di circolazione. Di certo, non nelle scuole elementari nel distretto di Fayetteville-Manlius, nello stato di New York. Da quelle parti, infatti, tre presidi hanno inviato una email ai genitori degli alunni, dicendo che gli abiti rossi e le maschere nere sono vietati a causa del "messaggio violento" fin troppo esplicito della serie sudcoreana. La restrizione - spiega Ansa - è arrivata dopo che i presidi delle scuole nell'area di Syracuse hanno spiegato che gli studenti stavano giocando a una versione del gioco di sopravvivenza che ha causato tantissime polemiche. "A causa delle preoccupazioni sulla potenziale natura violenta del gioco è inappropriato", si legge nella lettera inviata ai genitori della Mott Road Elementary School, riportata dal New York Post: "E anche un costume di Halloween ispirato a questa serie non soddisfa le nostre linee guida".
Nove episodi: soldi in caso di vittoria, altrimenti la morte
La serie, costituita da nove episodi, narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza, che ha in palio 45,6 miliardi di won, pari a circa 33 milioni di euro. Chi perde al gioco (seppur infantile...vedi “Un, due, tre Stella!”) viene trucidato senza pietà.
L'allarme lanciato dal Moige
Pochi giorni fa sull'evento televisivo dell'anno è intervenuto anche il Moige: il Movimento Italiano dei Genitori afferma che non basta segnalare un prodotto come inadeguato ai bambini (la serie è vietata ai minori di 14 anni) per salvarli dai rischi, ma che sia urgentissimo adoperare tutti gli strumenti, tecnologici ed educativi, per impedire la visione almeno agli under 14, “anche se sarebbe più opportuna una classificazione +16”, come spiega Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige.
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