Belgrado, lo stragista bambino: «Ha ucciso l'amica di cui si era innamorato»

I genitori sono in stato di arresto per non aver esercitato il necessario controllo

Venerdì 5 Maggio 2023 di Francesca Pierantozzi
Belgrado, lo stragista bambino: «Ha ucciso l'amica di cui si era innamorato»

PARIGI «Sono uno psicopatico che ha bisogno di cure»: con lo stesso sangue freddo con cui ha pianificato la morte dei suoi compagni di classe, Kosta K. parla ai medici che lo hanno preso in consegna in un istituto psichiatrico per adolescenti a Belgrado. La Serbia è sotto choc dopo la strage che il ragazzino di 13 anni ha compiuto nella sua scuola, la Vladislav Ribnikar; in un quartiere residenziale della capitale.

I genitori - il padre medico radiologo, la madre avvocata - sono in stato di arresto per non aver esercitato il necessario controllo e avergli lasciato prendere le armi che il padre custodiva in una cassaforte. Kosta ha subito i primi esami tossicologici, non aveva fatto uso di nessuna sostanza stupefacente né di alcool quando ha aperto il fuoco a scuola, uccidendo prima il custode e poi otto suoi compagni di classe, tre nel corridoio, gli altri in classe, la sua.

Aveva scelto la prima ora di giovedì: quando erano tutti nell'aula di storia. Tutto scritto in un foglio in cui c'era la lista delle vittime, tra queste anche la ragazzina della quale era innamorato. Altri sei ragazzi - tutti tra i 12 e i 14 anni e una professoressa (che dicono non ha voluto uccidere perché «non era cattiva con lui») - sono stati feriti. Due tredicenni, una ragazzina e un ragazzino, sono in gravi condizioni. «Eravamo in tanti sulla sua lista, secondo me ha messo i nomi a caso, non è vero che ha scelto quelli con cui non andava d'accordo» ha detto un suo compagno scampato alla strage.

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DALLA FINESTRA


Ha raccontato che Kosta è entrato in classe e ha cominciato a sparare a quelli seduti ai primi banchi. Poi anche a quelli che si erano buttati per terra. Molti si sono salvati saltando dalla finestra. Alla polizia che lo ha interrogato (ma non può arrestarlo perché non ancora 14enne e penalmente irresponsabile) Kosta avrebbe detto che era «emarginato nei giochi o durante le gite scolastiche».

Cosa smentita dalla vice preside. Secondo la quale Kosta, arrivato non da tanto tempo nella scuola, «era stato subito accolto e integrato nel gruppo classe». È stato lo stesso Kosta a chiamare la polizia, dal cortile e a dire che «erano stati uccisi tanti studenti».

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Alla polizia ha spiegato che «dopo» gli è venuta «come una paura, un senso di panico», non riusciva a respirare e gli è «sembrato che la cosa più giusta da fare fosse chiamare la polizia». Da ieri la Serbia è in lutto nazionale. Ieri mattina le lezioni in tutte le scuole del paese sono cominciate con un minuto di silenzio. La Vladislav Ribnikar è una delle scuole pubbliche più prestigiose della capitale serba. E' frequentata da figli di professionisti, ci sono classi bilingui in francese. Tra le giovani vittime, una piccola di nazionalità francese e anche la figlia tredicenne di Dragan Kobiljski, famoso pallavolista serbo, ora coach in Romania.

 

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 13:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA