Sottomarino russo “agita” il mare delle Shetland: rischio sabotaggi per gas e comunicazioni?

Tutto nasce il 20 ottobre, quando nell'area tra le Shetland e le isole Far Oer si registra un improvviso blackout delle comunicazioni. Si fermano le linee telefoniche, saltano le connessioni internet

Giovedì 3 Novembre 2022 di Gianluca Cordella
Sottomarino russo “agita” il mare delle Shetland: rischio sabotaggi per gas e comunicazioni?

Una presenza minacciosa che potrebbe fare da miccia ulteriore nel conflitto – per ora solo diplomatico – tra la Russia e la Nato, mobilitata a sostegno dell'Ucraina. La presenza in questione è quella di un sottomarino russo avvistato al largo delle Isole Shetland, arcipelago della Scozia che sorge a nord-est della Gran Bretagna e costituisce parte del Regno Unito. Tutto nasce il 20 ottobre, quando nell'area tra le Shetland e le isole Far Oer si registra un improvviso blackout delle comunicazioni. Si fermano le linee telefoniche, saltano le connessioni internet. Il perché sarebbe da rintracciare proprio nella presenza del sommergibile di Mosca che avebbe danneggiato dei cavi sottomarini. Va detto che Lord Alan West, ex capo della Royal Navy, interpellato da Talk Radio, ha ammesso che non vi siano, al momento, collegamenti evidenti tra il passaggio del sottomarino e il guasto al cavo. Tuttavia ha ammesso il dubbio che possa essere stata presenza di quel mezzo a causare i danni agli oleodotti e ai gasdotti del Nord Europa. Parallelamente l'Auxiliary Shipping Forecast ha documentato il passaggio della nave russa Akademik Boris Petrov tra le isole Orcadi e le Shetland stesse un giorno dopo il danneggiamento del cavo il 21 ottobre.

La guerra delle bugie

Più che sul passaggio di navi e sottomarini, però, Lord West punta il dito sulla comunicazione del Cremlino e sulla diffusione di fake news, come quella che vede la mano della Marina britannica nei sabotaggi dei gasdotti Nord Stream. Una mossa che Londra avrebbe fatto per poter poi scaricare le colpe su Mosca. «Un'accusa ridicola», l'ha bollata West che teme, al contrario, che Putin voglia usare queste notizie per poter un giorno giustificare provvedimenti drastici come il taglio della fornitura di gas tra Norvegia e Regno Unito. Il Cremlino d'altra parte sta “spingendo” molto su questo versante. Responsabilità britanniche dirette, secondo la Russia, ci sarebbero anche negli attacchi alla flotta del Mar Nero, in Crimea: i militari inglesi avrebbero pilotato direttamente i droni autori dell'atttacco. «Che si tratti di cyberspazio o di forniture elettriche – ha spiegato West – dobbiamo prepararci all'idea che nelle prossime settimane o nei prossimi mesi vivremo momenti difficili».

Ultimo aggiornamento: 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA