Trucco dei soldati russi per prendere Soledar: divise ucraine (e da civili) per ingannare Kiev

«È ovvio che il nemico sta cercando di nascondere l'affiliazione con le forze di occupazione russe per ingannare i nostri soldati», riportano i media ucraina

Venerdì 13 Gennaio 2023
Trucco dei soldati russi per prendere Soledar: divise ucraine (e da civili) per ingannare Kiev

Quando nei giorni precedenti all'invasione ucraina del 24 febbraio 2022 rimbalzavano sui social le immagini di carri armati con la lettera "Z" impressa, decine di analisti erano d'accordo: si trattava di uno stratagemma dell'esercito di Mosca per riconoscere i propri carri armati e non scambiarli con quelli ucraini, entrambi di derivazione sovietica e quindi praticamente uguali. Quella "Z" è diventata poi un simbolo per i russi ma gli inganni delle forze di Putin, in difficoltà sul campo, non sono finiti lì. A Soledar, per esempio, la cittadina rasa al suolo negli ultimi giorni teatro di scontri violentissimi, i soldati russi ruberebbero le divise a quelli ucraini morti in battaglia per poi indossarle e raggirare così la difesa di Kiev. Ma non solo, perché secondo i media ucraini sono state ordinate anche delle tute civili con i loghi di "Rosneft" (una compagnia petrolifera russa) e "Elektrostal" (un polo industriale vicino Mosca) per i soldati di una delle unità russe che operano verso Novopavlivka, nel distretto di Volnovakha, nella regione di Donetsk. «È ovvio che il nemico sta cercando di nascondere l'affiliazione con le forze di occupazione russe per ingannare i nostri soldati», si legge nel report.

La denuncia del soldato ucraino abbandonato

Da Soledar arriva intanto la denuncia di un soldato ucraino che lancia l'allarme: «Siamo stati abbandonati», ha detto in una telefonata con la Cnn.

Il militare, che l'emittente americana non identifica per ragioni di sicurezza, afferma che i soldati rimasti nella città del Donbass attaccata dai russi stanno rimanendo senza cibo, con poca acqua e solo alcune munizioni. «L'ultima evacuazione - aggiunge - è avvenuta tre giorni fa. Ci hanno detto che ci avrebbero fatti ritirare, e adesso siamo semplicemente stati abbandonati». «Resistiamo il più possibile, ma tutti possono stancarsi e alla fine oltrepassare il limite», conclude il soldato.

La battaglia a Soledar

Una città rasa al suolo, dove rimangono intrappolati poche centinaia di civili e soldati russi e ucraini continuano ad uccidersi. È questa la sempre più drammatica situazione a Soledar, nel Donbass ucraino, che le truppe di Mosca cercano di conquistare con combattimenti che ormai si svolgono casa per casa. Le immagini satellitari di questo centro minerario dell'oblast di Donetsk, scattate da Maxar Technologies, rivelano palazzi completamente distrutti e crateri prodotti da missili in un paesaggio apocalittico. Il governatore ucraino della regione, Pavlo Kyrylenko, ha riferito che, dei 10.500 abitanti originari, ne rimangono solo 559, di cui 15 bambini, ma è impossibile evacuarli a causa dei combattimenti. Dal punto di vista militare la situazione è ancora incerta, dopo le affermazioni fatte dal capo delle milizie russe Wagner, Yevgeny Prigozhin, secondo il quale i suoi uomini si erano impadroniti della cittadina. Il Cremlino lo ha smentito e il portavoce, Dmitry Peskov, si è limitato a parlare di sforzi «eroici» delle truppe di Mosca, avvertendo che però «è troppo presto per fermarsi e fregarsi le mani».

Le milizie della Repubblica di Donetsk, annessa nel settembre scorso dalla Russia, affermano che nel centro di Soledar rimangono solo alcune «sacche di resistenza» delle forze di Kiev. Ma un noto blogger militare ucraino filorusso, Yuri Poldolyaka, racconta una storia diversa. Secondo lui gli ucraini starebbero facendo affluire rinforzi da Kramatorsk, a ovest di Soledar, e da Lyman, a nord. Mentre in città vi sarebbero soldati di Kiev che hanno rifiutato di arrendersi nascondendosi nelle miniere di sale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, presiedendo una riunione dei vertici militari, ha assicurato che le unità schierate a protezione di Soledar e della vicina Bakhmut «saranno fornite di munizioni e di tutto il necessario in modo tempestivo e senza interruzioni». Peskov ha ribadito che la conquista di tutto il territorio della regione di Donetsk, oltre a quello della vicina Lugansk anch'essa annessa alla Russia, rimangono tra i principali obiettivi dell'operazione militare di Mosca. E secondo lo stato maggiore ucraino dopo il Donbass le forze russe potrebbero cercare di portare la loro offensiva più a ovest, nella regione di Zaporizhzhia. A dimostrare che Mosca si prepara a un conflitto prolungato è stata la ristrutturazione dei vertici militari, con la nomina del capo di stato maggiore Valery Gerasimov a comandante non solo delle operazioni sul campo, ma anche delle attività per assicurare le forniture di armi e logistica alle truppe. Il ministero della Difesa russo, tra l'altro, ha ricevuto un altro lotto di carri armati T-90M Proryv dalla società Uralvagonzavod del gruppo Rostec.

 

Ultimo aggiornamento: 12:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA