In Russia qualcosa sta cambiando. Almeno sui social. Gli influencer, i figli degli oligarchi e i personaggi pubblici si stanno unendo in una sorta di movimento anti-guerra. La paura per le ripercussioni sta lasciando spazio alla voglia di pace. Il caso di Sofia Abramovich, figlia di Roman che ha pubblicato un post contro Putin, ha aperto la strada ad altri "ribelli".
Il movimento anti-Putin
In Russia il governo si svena per cercare di spiegare le ragioni dell'invasione all'Ucraina. Nel frattempo Maria Yumasheva, figlia 19enne del consigliere governativo Valentin Yumashev, ha mostrato solidarietà a Kiev per gli attacchi russi. Nella parte superiore del suo feed Instragram, che presenta una serie di immagini glamour, ha una foto della bandiera del paese. Accanto ad essa, ha scritto semplicemente «No alla guerra».
Sofia Abramovich, figlia dell'ormai ex patron del Chelsea, Roman Abramovich, ha fatto eco alle opinioni. Ha detto ai suoi 50.000 follower che «la bugia più grande e di maggior successo della propaganda del Cremlino è che la maggior parte dei russi è con Putin». Ed Elizaveta Peskova, 24 anni, figlia del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha postato «No alla guerra» su Instagram. Un'ora dopo quel post è sparito, ma non è sfuggito ai social.
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