Sta facendo il giro del mondo la notizia di una preside di una scuola media pubblica della capitale della Florida, Hope Carrasquilla, che è stata costretta a dimettersi dopo una lezione sul Rinascimento nella quale aveva mostrato il David di Michelangelo, che alcuni genitori hanno definito «pornografico». Un fatto sconvolgente, al limite del surreale ma che I Simpson, nel nono episodio della seconda stagione (1991) , avevano già predetto.
David di Michelangelo mostrato in foto agli alunni, preside licenziata in Florida. «È pornografia»
L'episodio dei Simpson
Nell'episodio in questione, Marge è inorridita dalla violenza rappresentata nel programma televisivo per bambini «Grattachecca e Grattachecca».
Il caso in Florida
Oltre due decenni dopo la "storia" si ripete, anche se con un finale più tragico che comico. A riportare l'incredibile storia sono i media Usa, evocando un 'effetto DeSantis', il governatore repubblicano che ha lanciato una crociata per dare più poteri ai genitori nella gestione dell'educazione scolastica e bandire le lezioni di orientamento sessuale e sull'identità di genere nelle elementari. Una svolta condivisa a livello nazionale dal Grand Old Party, che ha appena approvato alla Camera un disegno di legge («censorio», secondo i dem) per obbligare le scuole pubbliche a distribuire ai genitori un elenco esaustivo dei libri presenti nelle biblioteche scolastiche. A dare l'aut aut a Carrasquilla (dimissioni o licenziamento) è stato il presidente del board della Tallahassee Classical School, Barney Bishop, fervido sostenitore delle politiche educative di DeSantis, compresa la campagna contro «l'indottrinamento woke». «I diritti dei genitori sono supremi, e questo significa proteggere gli interessi di tutti i genitori, che siano uno, 10, 20 o 50», ha spiegato Bishop, rifiutandosi però di ufficializzare il motivo delle dimissioni.
Simpsons predicted Florida parents 'pornographic' outrage over Michelangelo's David https://t.co/GJhTsk8Col
— The Independent (@Independent) March 24, 2023
Il licenziamento
La preside si è detta convinta che tutto sia legato alla sua lezione su Michelangelo. Paradossale in una scuola che si chiama 'Classical school' e che nel suo sito si presenta così: «La Tallahassee Classical School allena le menti e migliora i cuori dei giovani attraverso un'educazione classica ricca di contenuti nelle arti e nelle scienze liberali, con l'insegnamento dei principi di carattere morale e della virtù civica». Oltre al David, considerato uno dei capolavori di Michelangelo e una delle più grandi sculture del Rinascimento, anche la Nascita di Venere del Botticelli o la Creazione di Adamo dello stesso Michelangelo avrebbero causato scontento nei genitori. Quanto avvenuto nella capitale della Florida non è il primo caso del genere in Usa, dove la cultura in generale, anche nelle università, sta subendo la pericolosa deriva della censura e della cancel culture, anche da sinistra. Nel 2022, ad esempio, i tentativi di proibire alcuni libri nelle scuole e biblioteche pubbliche americane hanno raggiunto livelli record, secondo l'American Library Association, l'Associazione delle biblioteche statunitensi. Stando ai dati, lo scorso anno sono stati messi in discussione oltre 2.500 libri contro 1.858 nel 2021 e 'solò 566 nel 2019. Non sono soltanto i conservatori a sollevare obiezioni (di solito contro contenuti Lgbtq+) ma anche i progressisti. Che ad esempio hanno preso di mira 'Le avventure di Huckleberry Finn' di Mark Twain per il linguaggio 'razzistà. Arizona, Iowa,Texas, Missouri e Oklahoma hanno già presentato proposte di legge per vietare alcuni libri controversi. Uno scenario che sembra preludere a quello di 'Fahrenheit 451', il celebre romanzo distopico di Ray Bradbury che ha ispirato il capolavoro cinematografico di Francois Truffaut. (ANSA).
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