Silicon Valley Bank fallisce, chiusa dalle autorità Usa: cosa sta succedendo. Panico sui mercati (e ricadute sulle Borse europee)

Lo fa sapere la Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia federale di assicurazione sui depositi, sottolineando che SVB è la prima banca assicurata dalla Fdic a fallire

Venerdì 10 Marzo 2023
Silicon Valley Bank fallisce, chiusa dalle autorità Usa: cosa sta succedendo. Panico sui mercati

Silicon Valley Bank chiusa dalle autorità degli Stati Uniti. Lo fa sapere la Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia federale di assicurazione sui depositi, sottolineando che SVB è la prima banca assicurata dalla Fdic a fallire. La Fdic riferisce che l'istituto ha circa 209,0 miliardi di dollari in asset e 175,4 miliardi in depositi. È una svolta della vicenda a Wall Street, che nelle ultime ore ha infiammato l'economia, scatenando un'ondata di vendita sulle banche che si è propagata fino all'Europa.

Uno choc che solo nella seduta di giovedì aveva portato le quattro maggiori istituzioni a stelle e strisce - JpMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo - a bruciare 52,4 miliardi di dollari di valorizzazione.

Chiusa Silicon Valley Bank, cosa è successo

Svb è stata fondata all'inizio degli anni Ottanta, con una sede a San José e poi a Palo Alto. Il suo business è sempre stato quello del tech: negli anni è diventata un punto di riferimento per tutte le imprese dell'innovazione finanziate da Venture capital, conquistando una fetta sempre più grande del settore. 

La situazione è precipitata mercoledì sera, quando Svb ha annunciato una perdita da 1,8 miliardi di dollari dopo la vendita di un portafoglio titoli da 21 miliardi, che aveva scaricato per far cassa a seguito di un crollo repentino dei depositi dei clienti. Da lì è nata la necessità di un collocamento immediato di azioni sul mercato, per puntellare la capitale. Poi anche Peter Thiel e altri Venture capital di altro profilo hanno suggerito alle compagnie nel loro portafoglio di ritirare i soldi dalla banca. Un consiglio che ha alimentato i dubbi degli analisti sulla possibilità che gli istituti debbano realizzare perdite importanti con la dismissione obbligata del loro portafoglio di bond, messo sotto pressione dalla risalita dei tassi che (lavorando in senso opposto al valore dei titoli) li deprezza dal punto di vista del capitale.

Il venerdì nero delle Borse europee

Venerdì nero per le Borse europee. A deprimere i listini, pur in recupero nel finale con il miglioramento di Wall Street, sono stati i timori di un contagio dalla crisi della Silicon Valley Bank mentre i dati contrastanti sull'occupazione americana non hanno aiutato molto a prevedere le prossime mosse della Fed sui tassi. Francoforte ha lasciato sul terreno a fine giornata l'1,31% e Parigi l'1,3%. Maglia nera a Londra (-1,67%) malgrado il Pil del Regno Unito a gennaio sia tornato marginalmente positivo.

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA