Sebastopoli, da punto di forza a potenziale umiliazione per Putin: perché è così importante per la Russia

Per Putin cedere la Crimea sarebbe una umiliazione insopportabile, che segnerebbe il suo futuro e quello del suo regime

Sabato 29 Ottobre 2022 di Mauro Evangelisti
Sebastopoli, da punto di forza a potenziale umiliazione per Putin: perché è così importante per la Russia

Quando l'ammiraglia della flotta russa, l'incrociatore Moskva, nel mar Nero, fu colpita da un missile ucraino, a metà aprile, fu trainata verso il porto di Sebastopoli: affondò prima di giungere a destinazione. Qualche mese dopo, arriviamo all'8 ottobre, una esplosione danneggiò il ponte di Kerk, che era stato inaugurato personalmente da Vladimir Putin, e l'attenzione si spostò di nuovo sulla Crimea. I russi corsero a riparare il ponte, mentre si creavano chilometriche file di turisti (russi)  che lasciavano la penisola dove erano in vacanza. Non solo: in varie occasioni sono state segnalate misteriose esplosioni nell'aeroporto militare di Sebastopoli.

L'ultima puntata, oggi, l'attacco con i droni nei porti che ha danneggiato parte della flotta russa, anche se Mosca minimizza. 

Il ruolo di Sebastopoli

Sebastopoli, porto e base navale fondamentale per i russi, in una Crimea occupata dal 2014 (ma gli ucraini e la comunità internazionale non riconoscono l'annessione) doveva essere il punto di forza, il punto di partenza per attaccare, dal mare, il sud dell'Ucraina, soprattutto per l'offensiva verso un altro porto dall'immenso valore storico e strategico, Odessa. Dopo l'umiliazione e il danno significativo dell'immagine della Moskva affondata dagli ucraini, i russi hanno scelto di essere prudenti, temendo nuove defaillance. Non solo: anche l'utilizzo dell'aviazione militare, sempre usando la Crimea come piattaforma, è misteriosamente quasi inesistente. Secondo alcuni analisti, i piloti dei caccia russi non sono sufficientemente addestrati, non hanno alle spalle abbastanza ore di volo, si preferisce evitare rischi.

 

 

La potenziale umiliazione per Putin

Il nodo di Sebastopoli, città di 450mila abitanti, va soppesato però a medio termine: gli ucraini hanno detto in più occasioni di non essere disponibili a rinunciare alla Crimea, nonostante il fatto che sia controllata dai russi ormai da otto anni. D'altra parte, per Putin cedere la Crimea sarebbe una umiliazione insopportabile, che segnerebbe il suo futuro e quello del suo regime. In questo vicolo cieco della Crimea rischia di bloccarsi qualsiasi negoziato. Gli ucraini, colpendo Sebastopoli e il resto della penisola, non solo puntano al risultato strategico, perché banalmente danneggiano la flotta navale russa, ma anche a sottolineare la debolezza dei russi proprio in una terra simbolo.

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