Variante Delta, paura scuole dalla Cina al Giappone. In Indonesia divieto di parlare in classe (e mense chiuse)

Giovedì 2 Settembre 2021 di Marco Prestisimone
Cina e Giappone, così riaprono le scuole nonostante la variante Delta: c'è anche il divieto di parlare

È una delle sfide più grandi dei governi di tutto il mondo: riaprire le scuole in sicurezza. Mentre l'Italia si avvicina alla data di rientro dei ragazzi con l'incognita Green pass per gli insegnanti, in Asia i diversi Paesi attuano strategie diverse per poter permettere a tutti di tornare sui banchi senza permettere al virus (e in particolare alla variante Delta) di diffondersi. Chi ha deciso di riaprire gli istituti si affida a misure completamente diverse: c'è chi ha inserito l'obbligo di indossare la mascherina fino addirittura al divieto di parlare in classe, anche tra i ragazzi, per limitare i contagi. 

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In Cina vaccini e nuove restrizioni

La Delta è arrivata in Cina a fine luglio e adesso non dà tregua alle principali città del Paese, da Nanchino a Pechino: la diffusione per il momento è stata limitata con stop localizzati in aree diverse e test su milioni di residenti. Alcune scuole hanno riaperto e stanno riaprendo a settembre: a Nanchino le scuole medie ed elementari nelle zone ad alto rischio ritarderanno di due settimane l'inizio del semestre. Le scuole di Pechino, Shanghai e Sichuan dovrebbero riaprire normalmente in questo mese, secondo i media statali, ma potrebbero esserci alcune restrizioni.

Per esempio nelle zone a basso rischio di Pechino, insegnanti e studenti dovranno presentarsi con un test negativo e un codice verde sull'app del pass sanitario per tornare in classe. A Shenzhen, gli studenti torneranno a scuola, ma con controlli obbligatori della temperatura, mascherine, distanza sociale e misure di costante lavaggio delle mani. Ad aiutare la Cina ci stanno pensando i vaccini: il ministero dell'Istruzione ha esortato le autorità locali a promuovere le vaccinazioni degli studenti dopo che diverse province hanno dato l'ok al vaccino per i bambini dai 3 ai 17 anni.

Alcune aree, come la provincia del Guangxi, ora richiedono che gli studenti vengano vaccinati. Altri vanno oltre, spiegando che per tornare a scuola dovrà essere vaccinata l'intera famiglia. 

Giappone, la richiesta del governo

Il Giappone sta combattendo una quinta ondata di contagi, trainata quasi interamente dalla variante Delta, con un forte aumento dei casi tra i giovani. Ma la situazione è molto variegata all'interno delle varie aree del Paese, così sta ai governi locali decidere sul ritorno a scuola: c'è chi ha prolungato le vacanze e chi invece ha diviso gli studenti tra mattina e pomeriggio. «Noi, come governo centrale, non chiederemo chiusure generalizzate perché speriamo in decisioni flessibili in linea con le circostanze regionali», ha dichiarato il mese scorso il ministro dell'istruzione Koichi Hagiuda. Nelle città di Yokohama e Kawasaki l'inizio del semestre è stato posticipato di diversi giorni al 3 settembre. Per la prima settimana le lezioni si terranno solo la mattina.

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Corea del Sud: i benefici della scuola superano i rischi

In Corea del Sud casi sono aumentati nelle ultime settimane, ma le autorità hanno stabilito che i benefici associati alle lezioni in presenza superano i rischi di Covid per i bambini. Per questo le restrizioni saranno innalzate fino al livello 3, quello di massima sicurezza, per permettere a tutti e 6 i milioni di studenti di tornare in classe: ciò vuol dire controlli della temperatura, ventilazione degli ambienti, protocolli di sanificazione e distanza minima tra le persone di un metro. Le mascherine devono essere sempre indossate, tranne durante i pasti che devono essere consumati in silenzio.

All'inizio di settembre, tutti gli insegnanti avrebbero dovuto essere completamente vaccinati. Anche gli studenti delle superiori avranno ricevuto le due dosi in vista dell'esame più importante della loro vita: l'esame di ammissione all'università nazionale del 18 novembre.

Indonesia: divieto di parlare

Molte province in Indonesia continuano con la dad perché i casi di Covid restano ad un livello troppo alto. A Jakarta, dove sono diminuiti i contagi, 610 hanno riaperto lunedì, quasi 18 mesi da quando è stata loro ordinata la prima chiusura. Ma funzioneranno al 50%: metà degli studenti rimarrà a casa e studierà online. In classe sarà vietato parlare, anche tra ragazzi, e sarà obbligatorio indossare la mascherina. Tutti dovranno portare da casa il pranzo, perché le mense sono chiuse. Gli insegnanti obbligatoriamente vaccinati. Ma lì la campagna prosegue senza sosta: più del 90% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni ha già ricevuto due dosi mentre tra gli insegnanti la percentuale è dell'85%. 

 

India, ritorno a scuola dopo 18 mesi

In India sono quasi 250 milioni i bambini che da oltre 18 mesi non tornano a scuola. In alcune aree sono scattate le lezioni online, ma ci sono milioni di ragazzi che vivono in condizioni di povertà e che non hanno accesso alla Dad. In alcuni stati indiani le scuole hanno iniziato a riaprire all'inizio del 2021, ma hanno rapidamente chiuso nuovamente ad aprile quando si è abbattuta la devastante seconda ondata, trainata dalla variante Delta .

Ma dalla fine di luglio, le scuole in stati come Gujarat, Bihar, Uttarakhand Madhya Pradesh e Bihar hanno iniziato a riaprire gradualmente. Delhi, che ha subito il peso della seconda ondata di Covid, ha annunciato che le scuole riapriranno da settembre. La vaccinazione per i bambini dai 12 anni in su dovrebbe iniziare a ottobre.

 

Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA