Atene, sacerdote ferisce con l'acido 7 vescovi: l'uomo era accusato di spaccio

Giovedì 24 Giugno 2021
Attacco con l'acido in un monastero ad Atene, feriti sette vescovi della chiesa greca-ortodossa

Attaco con l'acido a sette vescovi della chiesa greco-ortodossa. Un sacerdote ha aggredito i porporati ortodossi nel corso di un'udienza del processo disciplinare che lo vedeva imputato per presunto spaccio di sostanze stupefacienti. La vicenda risale a mercoledì scorso ma è stata diffusa soltanto oggi. Il processo a Theofylaktos Komvos, di 37 anni, questo il nome del sacerdote, era in corso nel monastero di Petraki ad Atene. Il collegio dei vescovi che stava esaminando la sua posizione è stato ferito gravemente: i sette vescovi hanno riportato ustioni al volto e alle mani e sono perciò stati trasportati d'urgenza in ospedale. Nell'attacco è rimasto ferito anche un agente di polizia, un avvocato e un sacerdote intervenuti per provare a fermare l'attacco di Komvos.

L'aggressore è stato quindi arresto dalle forze di polizia e attualmente si troverebbe in cella per l'interrogatorio.

«È stato scioccante assistere alla scena», ha spiegato un testimone oculare. «Ho visto il sangue e sentito le urla delle vittime», ha proseguito. «Ho sentito i miei occhi bruciare pochi secondi dopo il pronunciamento della sentenza», ha raccontato invece alla polizia uno dei vescovi aggrediti. «Non ce l'aspettavamo, ha aperto una borsa, ha tirato fuori delle bottiglie e ha iniziato a tirarlo verso il collegio di vescovi», ha raccontato George Tzikas, avvocato difensore del sacerdote che era all'udienza. «All'inizio pensavo fosse acqua, ma c'era sangue ovunque. Non potevo gestirlo, era folle», ha proseguito. «Fortunatamente c'era un poliziotto all'interno», ha concluso Tzikas. C'è ancora da far luce per gli inquirenti su quale sia stato il liquido utilizzato dal Komsov.

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Stando alle ricostruzioni, il sacerdote lo avrebbe portato in aula in una grande bottiglia, nascondendola in una borsa. Nel giugno di tre anni fa l'assalitore era stato trovato in possesso di 1,8 grammi di cocaina e da lì era scattato il procedimento penale interno alla chiesa greca-ortodossa che ha portato all'udienza di mercoledì scorso. «Esprimo il mio orrore per questo evento senza precedenti», ha scritto la presidente greca Katerina Sakellaropoulou in un tweet dopo aver contattato l'arcivescovo di Atene Ieronymos II, leader della chiesa greca. Il ministro della Sanità Vassilis Kikilias ha visitato, insieme all'arcivescovo Ieronymos (in foto), l'ospedale di Atene dove sono ricoverati i sette porporati.

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