Visti, il Ft: Ue verso la sospensione dell'accordo con la Russia

Molti turisti russi utilizzano i Paesi baltici come via di transito verso altre destinazioni dell'UE

Domenica 28 Agosto 2022
Russia, l'Unione europea verso il blocco dei visti: la nuova sanzione contro la guerra di Putin

L'Ue vuole inviare un nuovo e compatto segnale di condanna alla Russia per l'invasione dell'Ucraina.

Il piano, anticipato dal Financial Times, prevede la sospensione dell'accordo sui visti con Mosca, da discutere al consiglio dei ministri degli esteri martedì a Praga. Con un duplice obiettivo: da un lato, limitare il numero di ingressi ai cittadini russi, e dall'altro venire incontro alla richieste dei Paesi del nord-est, che spingono per un bando totale. Il tema dello stop ai visti turistici, con la richiesta di un'azione comune da parte dell'Ue, è stato posto da tempo dai Paesi più vicini fisicamente alla Russia.

La Repubblica Ceca e la Polonia hanno bloccato l'emissione di visti poco dopo l'invasione dell'Ucraina, mentre l'Estonia si è spinta oltre, decidendo di vietare l'ingresso ai russi con visti Schengen rilasciati da Tallinn. Altri però hanno continuato a garantire i documenti di viaggio, consentendo ai russi con visti di circolare liberamente nell'area Schengen e di aggirare i bandi emessi da alcune capitali. Adesso invece l'Ue si appresta a fare un primo passo comune contro Mosca su questo fronte. Fornendo il sostegno politico alla sospensione dell'accordo bilaterale sui visti.

Prezzo gas alle stelle, cosa sta accadendo? Le 5 domande chiave (e le risposte) per capire la crisi energetica

Viaggi e spostamenti europei per i russi diventerebbero molto difficili

La discussione è in programma alla riunione informale dei ministri degli Esteri martedì e mercoledì a Praga, che detiene la presidenza di turno. A cui, non a caso, è stato invitato anche il ministro ucraino Dmytro Kuleba. Un funzionario europeo, parlando con il Financial Times, ha motivato così questa decisione: «Non è appropriato per i turisti russi girare per le nostre città. Dobbiamo inviare un segnale alla popolazione russa che questa guerra non è accettabile».

Parte dell'accordo sui visti sottoscritto nel 2007 da Ue e Russia era stato sospeso alla fine di febbraio e riguardava solo i funzionari del governo e gli uomini d'affari. Ora una sospensione più ampia riguarderebbe il trattamento preferenziale per tutti i russi quando richiedono i pass europei: a loro verrebbero richiesti più documenti rendendo i visti più costosi e allungando i tempi di attesa. Di fatto, scoraggiando i loro spostamenti nell'area Schengen. Quanto a misure più drastiche, come lo stop completo ai visti per tutti i russi, a Bruxelles non sembra al momento esserci consenso. I Paesi scandinavi, ad esempio, sono sensibili a questo tema e chiedono una discussione allargata a tutti i partner.

L'Ungheria del premier Viktor Orban (considerato da molti la testa di ponte di Putin in Europa) è nettamente contraria. La Germania ha una posizione più cauta. Il cancelliere Olaf Scholz finora si è detto contrario a negare i lasciapassare ai tutti russi, affermando che in questo modo si punirebbe un popolo per una guerra decisa soltanto dal suo leader. Nei giorni scorsi tuttavia la sua ministra degli esteri, Annalena Baerbock, ha ventilato la possibilità di un compromesso, che «metta d'accordo le legittime preoccupazioni e le posizioni di tutti» i Paesi Ue.

 

Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA