Putin in Ucraina «sta perdendo e continuerà a fallire». Il capo dell'esercito britannico: nessuno gli dice la verità

Si stima che Mosca abbia subito finora circa 100.000 morti durante il conflitto. E le munizioni stanno finendo

Giovedì 15 Dicembre 2022 di Marta Giusti
Putin in Ucraina «sta perdendo e continuerà a fallire». Il capo dell'esercito britannico: nessuno gli dice la verità

Il capo delle forze armate del Regno Unito afferma che la Russia sta perdendo in Ucraina, offrendo così una valutazione dello stato del conflitto assai diversa da quella della propaganda del Cremlino. «Mosca sta fallendo e il mondo libero sta trionfando», ha detto mercoledì l'ammiraglio Sir Tony Radakin, capo dello staff della difesa britannica, durante un discorso al think tank del Royal United Services Institute a Londra.

Si stima che la Russia abbia subito finora circa 100.000 vittime durante la guerra, un numero sorprendente in meno di un anno di combattimenti. Oltre ai problemi di manodopera, che il presidente russo Vladimir Putin ha cercato di affrontare attraverso una parziale mobilitazione militare che non è andata bene, le forze dello zar stanno anche esaurendo attrezzature e munizioni adeguate.

Guerra in Ucraina, l'analisi di Sir Tony Radakin

«Lasciatemi dire a Putin quello che i suoi stessi generali e ministri hanno probabilmente troppa paura di dire: Mosca deve affrontare una grave carenza di munizioni di artiglieria», ha aggiunto Radakin, spiegando che questo significa che «la loro capacità di condurre con successo operazioni offensive di terra sta rapidamente diminuendo». Putin ha pianificato uno scontro rapido, ma oramai «l'armadio è vuoto», ha continuato Radakin, facendo eco ai funzionari statunitensi che hanno sottolineato che la Russia sta esaurendo le sue munizioni più velocemente di può riempirli.

La Russia ha perso poi gran parte del territorio che era riuscita ad occupare nei primi giorni dell'invasione. Una controffensiva ucraina iniziata nei mesi scorsi ha visto l'esercito russo perdere terreno, anche nei territori che Putin ha illegalmente annesso. A novembre, le forze di Mosca si sono ritirate da Kherson , la prima grande città ucraina conquistata dopo il conflitto. L'alto ammiraglio britannico ha riconosciuto anche «l'ingegnosità, il coraggio e la determinazione dell'Ucraina», così come la coalizione che si è formata per sostenere Kiev. 

La guerra ha spinto un gran numero di paesi ad abbandonare le loro storiche posizioni di neutralità. La Finlandia e la Svezia, da sempre non allineate, si sono mosse per aderire alla Nato. La Germania ha fornito armi all'Ucraina, rompendo una lunga tradizione di opposizione all'invio di armi nelle diverse zone di conflitto. 

«Nonostante gli sforzi di Putin di dividere le diverse nazioni, l'invasione dell'Ucraina ha rappresentato l'occasione di mettere in moto una straordinaria coalizione di democrazie contro di lui. È come se avesse illuminato ciò che le nostre convinzioni significano e comportano veramente: l'importanza della sconfitta dell'aggressore e la necessità di rispettare le regole internazionali», ha aggiunto Radakin. «Moralmente, concettualmente e fisicamente, le forze di Putin si stanno esaurendo», ha chiosato Radakin, esortando il leader russo ad agire ora e ritirare le sue forze per salvare vite russe e ucraine. 

Ultimo aggiornamento: 20:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA