Chi protesta contro Putin in Russia? Da Navalny al mago degli scacchi Kasparov. Ma il dissenso interno non smuove lo Zar

Il conflitto ha dato la forza di ribellarsi a chi non è d'accordo col presidente russo, che però continua senza tremare

Mercoledì 9 Marzo 2022
Chi protesta contro Putin in Russia? Navalny e i suoi fratelli: c'è chi alza la voce. Ma il dissenso non smuove lo zar

La Russia non è un paese libero. Almeno non completamente, come richiederebbe uno stato democratico. Andare contro Vladimir Putin è un atto di coraggio, anche (e soprattutto) per chi siede vicino a lui al Cremlino.

Nessuno lo contraddice, quello che lo zar dice, è l'unica verità accettabile.

Il caso di Aleksey Navalny, uno dei più grandi oppositori di Putin, ha insegnato ai dissidenti che forse è meglio tenere la bocca chiusa. Eppure, da quando è scoppiata la guerra, il vento sembra essere cambiato. In Russia la gente è tornata a manifestare contro il governo e da più parti arrivano parole anti-guerra e anti-Putin, senza paura delle conseguenze. 

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I dissidenti non hanno più paura

«Putin non è la Russia. Putin è un nemico del mio paese. Per la Russia l’unico modo di uscire dall’isolamento sarà rimuovere Putin dal potere». Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi, è tra chi in questi giorni sta avendo il coraggio di ribellarsi a Putin. «Noi russi vogliamo vivere in pace, ma con Vladimir Putin è impossibile» e «la guerra sta andando nella direzione sbagliata per lui», ha aggiunto. Chi la pensa come lui e ha voluto manifestare in piazza, ha dovuto fare i conti con la polizia russa. Oltre 10 mila arresti, manganellate, cariche contro i cittadini. In piazza anche il politico Kirill Goncharov, il sociologo Grigory Yudin, Maria Alyokina delle Pussy Riot, tutti arrestati. Ma il dissenso non si ferma.

«Bisogna contrastare la guerra con tutte le forze, e spiegare la cosa più importante: questa guerra diventerà un suicidio per la Russia», ha detto Grigorij Javlinskij, economista e leader di Jabloko. «La sofferenza della popolazione in Ucraina non è in alcun modo comparabile a quanto sta succedendo in Russia, ma quello che accade in Russia è incomparabile a ciò che gli europei immaginano. Esorto chiunque prenda le decisioni a soppesare le conseguenze che ricadono sulla gente comune», dice il professor Mikhail Gelfand, biologo di fama internazionale. Ma il dissenso si esprime anche con toni più pacati, come ha fatto il tennista Medvedev: «Fermiamo la guerra, lo dico a nome dei bambini».

 

 

Quanto pesa il dissenso?

Le manifestazioni o le voci celebri anti-Putin non cambieranno la situazione, finché il dissenso non varcherà davvero le porte del Cremlino. Nessuno, al momento, osa dire qualcosa contro la campagna militare ordinata dallo zar. E appena qualcuno è sospettato di non essere d'accordo col presidente, si parla subito di allontamenti. È successo con Lavrov, il suo ministro degli Esteri, messo in discussione per aver ipotizzato un approccio più diplomatico.

Ma in Russia si è parlato anche di sostituire il capo delle forze armate Gerasimov, uno dei tre che hanno in mano i codici nucleari. Putin non guarda fuori dalla finestra, non è toccato dalle proteste e può contare sempre su uno zoccolo duro di popolazione che è saldamente dalla sua e segue la propaganda senza dubitare. E per contenere i dissidenti, via libera alle leggi bavaglio e anni di carcere. Senza appello.

Ultimo aggiornamento: 15:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA