Russia, potenza militare ma non come vorrebbe Putin: economia debole e spese belliche inferiori all'Europa

Mercoledì 23 Febbraio 2022 di Paolo Ricci Bitti
Russia, potenza militare ma non come vorrebbe Putin: economia debole e spese militari inferiori all'Europa

Gli ultimi dati disponibili del Fondo monetario internazionale sono del 2019, ma, insomma, fa effetto vedere che la Russia di Putin - la Russia che invade il Donmbass, la Russia che chiude i rubinetti del gas per l'Europa, la Russia superpotenza termonucleare già dotata dei missili ipersonici inintercettabili - arranca dietro la Grecia e pure dietro la Romania e l'Ungheria se si paragona il Pil pro capite a parità di potere d'acquisto.

In altre parole, come fa notare il Sole 24 Ore, la Russia è piccola in campo economico tanto quanto, all'opposto, gonfia i muscoli mostrando tank e jet di ultima generazione. 

Detto che per comprare un euro servono 90 rubli e che in un McDonald's di Mosca un Big Mac costa all'incirca la metà che in Italia, dalla tabella basata su dat Fmi 2019, si vede che il Pil pro capite equiparato in dollari in Russia vale poco più di 28mila dollari. 

La definizione

Il Prodotto interno lordo  pro capite di un Paese - di legge sul sito del Mef -  è "un indicatore statistico ottenuto quale rapporto tra il valore del Pil del Paese nel periodo considerato e il suo numero di abitanti. L'indicatore fornisce una misura del tenore di vita registrato in media nel Paese". Per dare un'idea questa classifica è dominata (dati 2018) dal Lussemburgo (115mila dollari) e chiusa dal Burundi (307). 

La Russia, in quanto a numeri, è fuoriscala: è il paese più vasto del mondo, oltre 17 milioni di chilometri quadrati (e no, la Cina non è secondo posto, è solo terza dopo il Canada) che ospitano circa 150 milioni di abitanti sottoposti a un prelievo fiscale che vale soltanto l'11% del Pil. Anche i redditi più alti sono tassati al massimo al 15% grazie alla possibilità di sfruttare le immense risorse del sottosuolo che limitano a gas, petrolio e carbone, ma anche ai diamanti. L'economia russa resta tuttavia zavorrata dalle limitazioni che affondano la loro origine nello statalismo dell'Unione delle repubbliche socialiste sovietiche disciolta nel 1991 e confluita nella Federazione Russa orba di tanti territori che un po' alla volta Putin riconquista.

Nella classifica allora del Prodotto interno lordo  pro capite a parità di potere d'acquisto gli Stati Uniti valgono più del doppio della Russia: 65.051 dollari contro 28.448, con la Germania che supera i 56mila dollari, la Francia i 49mila e l'Italia 44mila. Se poi si vuole paragonare la Russia con l'Europa, quest'ultima vale oltre 46mila dollari.

Ben sopra la Russia anche la Polonia e l'Ungheria (34mila dollari) e un gradino sopra Mosca persino Atene con oltre 30mila dollari. E la Cina, si dirà? Solo 16mila dollari, ma qui lo statalismo e il dato demografico restano ancora senza compromessi. 

La morale è che la Russia non si può definire una potenza economica. E' invece una potenza militare, ma anche in qui, se si fanno confronti, lo scenario a cavallo degli Urali ne esce assai ridimensionato. E' vero che nei silos russi restano migliaia di vettori intercontinentali degli anni Sessanta e che i nuovi missili ipersonici, anche armabili con testate nucleari, risultano al momento non abbattibili, ma al tempo stesso la "scarsa" economia russsa non permette in realtà a Putin di fare la voce grossa quanto vorrebbe. Può sì chiudere il rubinetti del gas strangolando l'Europa, ma poi senza i ricavi di questa voce gli investimenti bellici segnerebbero ancora di più il passo. 

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) nel 2020 in testa alla classifica restano saldamente di Stati Uniti  con 778 miliardi di dollari (+4,4% rispetto al 2019), ovvvero 4,8% del Pil. Segono la Cina con 252 miliardi e l'India con 73 miliardi. La Russia è quarta con 61,7 miliardi di dollari (+2,5% rispetto al 2019) pari a un ragguardevole 4,3% del Pil, ma, in assoluto poca cosa rispetto a 232 miliardi dei paesi dell'Unione europea fra i quali l'Italia vale 28 miliardi ovvero l'1.6% del Pil, ben dietro a Gran Bretagna (59 miliardi) e Germania e Francia (52). Se poi mettiamo insieme la potenza di fuoco economica della Nato (compresa quindi le spese militari degli Stati Uniti) si arriva a 1.103 miliardi di dollari, il 56% delle spese militari del mondo.

Detto che in Russia decide una persona sola, mentre nella Nato fioccano i distinguo che indeboliscono la schieramento, qual è allora la potenza militare più potente? 

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA