Russia, la minaccia agli italiani: «soffrirete». E l'Europa insorge

Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri: "Il piano di Cingolani imposto da Usa e Ue"

Mercoledì 7 Settembre 2022 di Francesco Bechis
Russia, la minaccia agli italiani: «soffrirete». E l'Europa insorge

La Russia infila di nuovo la scheda nelle urne italiane. La mano è di Maria Zakharova - portavoce del ministero degli Esteri di Sergei Lavrov - che ieri si è scagliata contro il piano di risparmio del gas predisposto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani: «Saranno gli italiani a soffrirne». Dal Forum economico orientale di Vladivostok il Cremlino lancia un'accusa frontale all'Italia. Il piano del governo Draghi contro il caro-energia, tuona Zakharova, «viene imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordine di Washington». «Roma è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica - riprende, convinta che le imprese italiane saranno «distrutte dai fratelli d'Oltreoceano» e «quando crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yankee». A due settimane dal voto, un'altra incursione del governo russo nella campagna italiana. E il piatto servito è rovente: la crisi del caro-bollette e le sanzioni Ue alla Russia che dividono i partiti in corsa. Per Zakharova «sono diventate uno strumento di concorrenza sleale contro i produttori italiani». Parole che hanno innescato una catena di dure reazioni. A partire da Bruxelles, con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che risponde a tono: «L'aumento del prezzo del gas non è soltanto una conseguenza della guerra, come sostengono i propagandisti russi». E ancora, sulle sanzioni: «Tutti i giorni paghiamo per la guerra, abbiamo lasciato che Putin facesse quello che voleva per decine di anni.

Ma questa guerra oggi non è solo contro l'Ucraina, è contro di noi». Dalla Commissione europea sono anche più perentori di fronte alle «ridicole affermazioni fatte a destra e a manca dai vari personaggi russi».

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LE REAZIONI
E se dalle parti di Palazzo Chigi si trincerano in un «no-comment», la Farnesina di Luigi Di Maio dà fuoco alle polveri: «È l'ennesima prova che le autorità russe si stanno rendendo protagoniste di chiare ingerenze con la diffusione di notizie propagandistiche», scrive in una nota il portavoce Giuseppe Marici. Mentre dalle fila di Azione Mara Carfagna punta il dito contro le «parole inquietanti» di Mosca che suonano «come una vera e propria minaccia». Non è certo la prima volta che il Cremlino irrompe nella campagna italiana. Diverse le minacce pronunciate da quando è caduto il governo Draghi. È il caso del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrj Medvedev che a metà agosto aveva invitato gli elettori a «punire i loro governi stupidi». Ma il tiro al piattello contro le urne italiane rientra in una campagna mirata che è oggi sotto i riflettori dell'intelligence.

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GLI ALERT
Non a caso ieri il sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli è stato audito dal Copasir. Al centro del colloquio a Palazzo San Macuto le interferenze russe e «i recenti attacchi cyber ai danni di soggetti operanti nel settore energetico», spiega una nota del presidente del comitato Adolfo Urso. Sì perché insieme alle pressioni da Mosca si è intensificata in queste settimane la campagna di attori hacker russi contro fornitori energetici italiani, dal gestore pubblico Gse all'Eni, frenata dall'Agenzia cyber. «Ci sono tracce che portano nella direzione» di un'interferenza nel voto, ha detto in serata Gabrielli. Il governo intanto ha già preso contro-misure. Nel Dl Aiuti-bis è inserita una norma (art. 7 ter) che permette ai Servizi di adottare «misure di intelligence di contrasto in ambito cibernetico». Un via libera agli 007 che ora avranno tutte le coperture legali non solo per fermare i cyber-attacchi ma anche per colpire i server avversari. Un emendamento al decreto contro il caro-energia a firma di Urso prevede invece un salto di qualità dei Servizi segreti all'estero, con la possibilità di inviare in altri Paesi agenti dell'Aise infiltrati. Già a febbraio il Copasir aveva chiesto di ripristinare «la piena operatività» degli agenti Aise senza limitarne le funzioni «a una pur apprezzabile azione di supporto verso le rappresentanze diplomatiche».

 
Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA