Russia, economia al collasso. «Sanzioni occidentali fanno effetto, la Banca centrale di Mosca mente»: lo studio di Yale

I ricercatori parlano di «pura invenzione» del presidente russo Vladimir Putin sullo stato di salute economico del Paese

Venerdì 14 Aprile 2023 di Cristiana Mangani
Russia, economia al collasso. «Sanzioni occidentali fanno effetto, la Banca centrale di Mosca mente»: lo studio di Yale

L'economia russa è a brandelli, nonostante quello che dice la sua Banca centrale. E a dirlo sono i ricercatori di Yale che parlano di «pura invenzione» del presidente russo Vladimir Putin sullo stato di salute economico del Paese. La notizia è stata diffusa in un editoriale che Jeffrey Sonnenfeld e Steven Tian hanno scritto nei giorni scorsi. I ​​due accademici fanno parte dello Yale Chief executive leadership institute, e hanno criticato le previsioni economiche della Russia, con la banca centrale della nazione che ha dato una immagine di resilienza riguardo a quanto sta accadendo, ovvero alle sanzioni imposte dall'Occidente e alla costosa invasione russa dell'Ucraina.

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L'economia russa è al collasso: lo studio di Yale

La Banca centrale ha recentemente modificato le sue previsioni sul Pil, stimando che la sua economia crescerà dell'1% o, al massimo, si contrarrà dell'1% quest'anno, sebbene in precedenza avesse stimato una contrazione dell'1-4%.

Ma i numeri sono «fittizi», hanno dichiarato Sonnenfeld e Tian. «Dopo l'invasione ucraina, i nostri dati hanno dimostrato che i rilasci economici del Cremlino sono diventati sempre più selezionati, eliminando selettivamente metriche sfavorevoli e rilasciando solo quelle più favorevoli», è la tesi dei due accademici. La loro indagine economica indica statistiche inedite che dipingono un quadro più cupo della situazione della Russia, comprese le esportazioni e le importazioni della nazione, gli afflussi e i deflussi di capitali e i dati sulla produzione di petrolio e gas. «Quindi - hanno specificato - la cifra del Pil russo è una pura invenzione dell'immaginazione di Putin. Le statistiche selezionate dal presidente russo - hanno poi aggiunto - vengono incautamente strombazzate dai media mondiali e utilizzate da esperti incuranti per costruire previsioni ridicole che sono irrealisticamente favorevoli al Cremlino».

Sonnenfeld e Tian sono stati particolarmente critici nei confronti del Fondo monetario internazionale, che ha tenuto conto delle proiezioni economiche della Russia nella loro analisi dell'economia della nazione. Il Fmi stima attualmente che il Pil della Russia crescerà dello 0,7% nel 2023, ma gli studiosi di Yale hanno specificato che gli economisti dell'organizzazione hanno ammesso in privato di non avere «conoscenza reale» sullo stato attuale dell'economia russa.

Le stime

Stime al di fuori di quelle offerte dai funzionari russi suggeriscono che l'economia del paese è stata molto colpita nel corso dell'ultimo anno. Secondo alcuni resoconti, le entrate energetiche della Russia sono crollate tra il divieto del petrolio russo dell'Ue e il tetto massimo di 60 dollari. Altrettanto è successo per altri importanti settori della sua economia sono crollati del 60%-95%, sono ancora le stime di Sonnenfeld e Tian.

Anche altri esperti hanno spiegato di non avere dati certi riguardo alle dell'economia di Mosca, in gran parte a causa dell'isolamento della nazione dai mercati globali e del suo disinvestimento nell'ambito delle tecnologie. Secondo un think tank americano la Russia potrebbe diventare uno stato sull'orlo del fallimento entro la fine del decennio. E anche la Banca Mondiale, Morgan Stanley e Goldman Sachs si aspettano una contrazione importante dell'economia del Cremlino.

«Putin sta perdendo la guerra militare, la guerra diplomatica e la guerra economica - hanno concluso i ricercatori di Yale -. Ma non deve vincere la guerra della disinformazione da parte dei media occidentali e dei responsabili politici che si innamorano ingenuamente dei suoi dati economici, palesemente falsi».

Ultimo aggiornamento: 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA