Russia-Cina, massima tensione sulla guerra in Ucraina: Pechino chiude le porte alle richieste d'aiuto di Mosca

Il presidente Xi Jinping ha incaricato i suoi più stretti consiglieri di trovare il modo di aiutare la Russia finanziariamente, ma senza violare le sanzioni

Venerdì 3 Giugno 2022 di Gianluca De Rossi
Russia-Cina, massima tensione sulla guerra in Ucraina: Pechino respinge le richieste di Mosca

La Cina chiude la porta alle richeste d'aiuto della Russia. E il motivo del "niet" di Pechino è presto detto: la Cina non vuole assolutamente violare né entrare in conflitto con le sanzioni che l'Occidente ha imposto a Mosca. Tutto questo, ovviamente, farebbe venir meno a quella partnership "senza limiti" che la Cina stessa ha sempre garantito a Putin e alla federazione russa. Senza dimenticare che la Cina potrebbe anche non restare a guardare il conflitto tra Russia e Ucraina senza diventare un attore decisivo nell'evoluzione del conflitto: «Dipenderà dalla durata della guerra - ricorda Andrea Gilli, ricercatore senior del Nato Defense College (NDC), analizzando (con opinioni personali, non della Nato o di NDC) la nuova strategia dell'offensiva russa -. La Cina, tuttavia, in questo momento è alle prese con le difficoltà economiche e sanitarie legate al Covid e concentrata sul congresso del Pcc (il partito comunista cinese) che si terrà nella seconda parte del 2022...».

Putin, la malattia e gli attentati: ecco il nemico (interno) dello Zar

Missili Himars e lanciarazzi, la svolta Ucraina. «La Russia cambia tattica. La risposta di Kiev»

La Cina e le sanzioni alla Russia

Il freno, dunque, all'aiuto cinese alla Russia nella guerra portata nel cuore dell'Ucraina è tutto concentrato nelle sanzioni. La leadership cinese, infatti, vuole espandere il suo sostegno alla Russia ma senza tuttavia incorrere nelle sanzioni occidentali e, secondo i funzionari cinesi e statunitensi, ha posto dei limiti a ciò che farà. È quanto sostiene il Washington Post in un articolo in cui cita sotto anonimato funzionari cinesi e statunitensi.

Questo perché nelle ultime settimane, durante i colloqui con Pechino, i funzionari russi hanno avanzato richieste sempre più frustrate per un maggiore sostegno, chiedendo alla Cina di essere all'altezza della sua affermazione di una partnership «senza limiti» fatta settimane prima dell'inizio della guerra in Ucraina.

In almeno due occasioni, secondo il quotidiano Usa, Mosca ha fatto pressione su Pechino affinché offrisse nuove forme di sostegno economico, scambi che un funzionario cinese ha descritto come «tesi».

Secondo le fonti, le richieste includevano il mantenimento di «impegni commerciali» precedenti all'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio e il sostegno finanziario e tecnologico ora sanzionato dagli Stati Uniti e da altri Paesi.

La posizione di Pechino

«La Cina ha chiarito la sua posizione sulla situazione in Ucraina e sulle sanzioni illegali contro la Russia», ha dichiarato una persona a Pechino a conoscenza diretta delle discussioni. «Comprendiamo la situazione di Mosca. Ma non possiamo ignorare la nostra situazione in questo dialogo. La Cina agirà sempre nell'interesse del popolo cinese», sarebbe la tesi di Pechino.

La strategia del presidente Xi Jinping per aiutare Mosca

Il presidente Xi Jinping ha incaricato i suoi più stretti consiglieri di trovare il modo di aiutare la Russia finanziariamente, ma senza violare le sanzioni. «È stato difficile», ha dichiarato un alto funzionario statunitense. «Ed è insufficiente dal punto di vista russo». «Quello che la Cina sta cercando di fare è stare con la Russia, segnalare pubblicamente la neutralità e non essere compromessa finanziariamente», ha detto il funzionario statunitense. «Molti di questi obiettivi sono contraddittori. È difficile realizzarli allo stesso tempo».

Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA