Putin, chi sono i suoi alleati? Dall'Iran a Venezuela e Cina ecco chi è a favore (e chi resta neutrale)

Mosca minaccia la guerra mondiale e il presidente russo sonda le alleanze

Mercoledì 2 Marzo 2022
Putin, chi sono i suoi alleati? Dall'Iran a Venezuela e Cina ecco chi è a favore (e chi resta neutrale)

Quali sono gli stati alleati della Russia? «Non è una guerra nostra, è già una guerra che riguarda tutti». Ieri Volodymir Zelensky ha provato a "svegliare" l'Occidente sul rischio di un conflitto più largo. La Nato è compatta contro Mosca, mentre Putin continua i colloqui per sondare le alleanze. La più stretta è quella con la Bielorussia, già pronta ad attaccare Kiev da nord.

Lukashenko è una solida spalla per lo zar russo, che ha però bisogno di altre intese. 

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Con chi è alleata la Russia?

Ieri Vladimir Putin ha tenuto un lungo colloquio con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, per parlare di una «partnership strategica», ha fatto sapere il Cremlino. Maduro è sempre stato al fianco della Russia durante la crisi e anche dopo l'inizio dell'invasione: «Cosa pretende il mondo? Che Putin resti a braccia conserte?», le parole di Maduro. Al momento però, il sostegno è solo verbale. 

A preoccupare Putin nelle ultime ore è stato il cambio di atteggiamento della Cina. A Pechino resta forte il sentimento anti-USA, ma il ministro degli Esteri Wang Yi parlando telefonicamente con l'omologo ucraino Kuleba ha fatto sapere che «la Cina deplora la guerra in Ucraina». Per Putin la Cina resta la risposta alle sanzioni economiche dell'Unione europea. Il presidente russo spera di potersi rivalere sul mercato cinese, quando sarà totalmente isolato dall'Occidente. Dalla sua parte anche la Corea del Nord. Kim Jong-un spinge vede l'occasione per la creazione di un nuovo ordine mondiale, dove gli Stati Uniti non sono più protagonisti.

Dall'Iran agli ex Urss, fino a Cuba

Dall'altra parte dell'oceano anche Cuba ha appoggiato l'avanzata russa in Ucraina, incolpando gli Stati Uniti dell'escalation. L'Alleanza atlantica continua a monitorare anche la posizione dell'Iran. Il presidente Raisi ha rapporti stretti col Cremlino e punta a contrastare l'espansione di Stati Uniti e Nato. Per il momento però, da Teheran nessun commento ufficiale sulla guerra d'Ucraina, se non un tweet del ministro degli Esteri che ha parlato di «provocazione della Nato». Anche la Siria di Assad resta un'alleata accertata della Russia. A Tartus c’è anche l’unico porto militare del Mediterraneo cui la Russia ha libero accesso. 

Per quanti riguarda i paesi che facevano parte dell'Urss, fino allo scioglimento del 1991, al momento non ci sono schieramenti ufficiali pro-Putin, oltre quello della Bielorussia. Anzi, persino l'Ungheria di Orban è rimasta interdetta per l'ivasione e ha appoggiato le sanzioni dell'UE a Mosca. La posizione resta però in bilico. La Russia ha rapporti di mutua difesa con diversi Paesi del CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva). Ne fanno parte Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. Il timore di ripercussioni in questa fase storica potrebbe fare la differenza per loro. 

Chi non si è schierato

Il Giappone ha fatto sapere di essere favorevole alle sanzioni contro la Russia, compreso il distaccamento dallo SWIFT. La Nuova Zelanda ha invece deciso di restare neutrale e di non inviare aiuti all'Ucraina. La stessa posizione la tiene il Brasile di Bolsonaro, che però è tra i sostenitori di Putin. 

Ultimo aggiornamento: 19:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA