Putin, in fuga da Mosca su un jet privato: così 100 russi hanno (già) beffato lo Zar

Molti ritengono la guerra in Ucraina "insensata" e trovato il modo di scappare

Sabato 22 Ottobre 2022 di Marta Giusti
Putin, in fuga da Mosca su un jet privato: così 100 russi hanno beffato lo Zar

C’è chi scappa, chi si arrende e chi si ingegna per aiutare gli altri a fuggire. Quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione di circa 300.000 soldati per la guerra in Ucraina, migliaia di uomini in età militare si sono mossi verso i confini della Federazione, preferendo l’esilio a un conflitto nel quale non credono.

Tra loro c’è Ilya Flaks, trasferitosi a Baku, la capitale del vicino Azerbaigian, poco dopo l’inizio dell’invasione. Bloomberg, in un reportage, racconta la sua storia e quella di tanti uomini come lui, costretti ad abbandonare lavoro, casa e famiglia per sottrarsi a una guerra che ritengono insensata.

 

L’ANTICIPO

E sono tanti, a giudicare dalle chiamate di amici e conoscenti che Flaks ha cominciato a ricevere subito dopo l’avvio dell’”operazione speciale” da parte del Cremlino. Volevano andarsene, chiedevano come fare. Flaks ha avuto l’idea: noleggiare un aereo e fingere che i passeggeri si recassero a un convegno. Così contatta una compagnia aerea locale che gli offre un Airbus A319, che il governo azero aveva usato una volta, con 55 posti. Conclude l’accordo, ma i proprietari gli chiedono 100 mila dollari di anticipo. È un venerdì e Flaks trascorre i due giorni successivi a racimolare i soldi: ottiene un prestito dalla sorella del suo socio in affari, il pagamento anticipato da un contatto a Baku con otto potenziali passeggeri e, soprattutto, prezioso contante dalla sua preziosa Mercedes-AMG, auto sportiva venduta poco prima di lasciare Mosca. La moglie non nasconde la sua preoccupazione per il progetto, lui però procede imperterrito: «Non abbiamo pensato affatto ai soldi - racconta - Volevamo aiutare». Sparge la voce sui social, spiega del volo che sta organizzando precisando che, chi fosse interessato, avrebbe dovuto agire in fretta. «Meglio i dollari, anche i rubli ok. Pagamento all’arrivo non accettato», le regole d’ingaggio diramate via Telegram. Certo 2.500 dollari a biglietto non sono economici, tuttavia nei giorni successivi al discorso di mobilitazione pronunciato da Putin i voli per il Montenegro e la Turchia erano aumentati di dieci volte, a 5.000 dollari e oltre.

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I PASSEGGERI

Alla fine, dozzine di persone si sono presentate al luogo dell’appuntamento per concludere l’affare, un caffè nella periferia di Mosca, dove hanno incontrato l’assistente di Flaks. Per ammantare di legittimità il volo, l’uomo ha detto ai passeggeri di motivare il viaggio con la partecipazione a una conferenza. Non c’era alcuna garanzia che il pretesto avrebbe retto a una verifica più accurata da parte delle autorità, ma la missione non poteva attendere. Lunedì pomeriggio, il jet - che Flaks ha chiamato in codice “Ark”, in riferimento al più celebre salvataggio biblico - è decollato da Mosca e atterrato tra ore dopo a Vnukovo, scalo realizzato da Stalin per l’Armata Rossa poi convertito a uso civile dopo la Seconda guerra mondiale. Mentre i piloti attendono l’approvazione del loro piano di volo, i passeggeri affrontano il controllo frontiere. «Eravamo tutti molto nervosi, pensando a come rispondere a possibili domande», afferma Mikhail Kort, un fotografo. Con un’ora di ritardo l’Airbus si stacca di nuovo dalla pista e quando tocca il suolo di Baku l’applauso è commosso e spontaneo. Flaks è riuscito a organizzare due voli, la maggior parte dei passeggeri lavora nell’informatica, ma la lista include anche un rabbino, una cantante d’opera, una doppiatrice, un cameraman, un barbiere e un dirigente senior al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Secondo le autorità del Kazakistan e della Georgia almeno 300.000 persone sono fuggite dalla Federazione dopo il proclama di mobilitazione, aggiungendosi alle decine di migliaia che se ne sono andate nei sette mesi precedenti. «La Russia non ha perso sul campo di battaglia - riflette chi è fuggito - La Russia ha perso agli aeroporti e ai confini».

 

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA