Riaperture, da oggi si torna a viaggiare: dalla Grecia all'Austria, regole e quarantena

Domenica 14 Giugno 2020 di Michele Galvani
Riaperture, da oggi si torna a viaggiare: dalla Grecia all'Austria, regole e quarantena

Oggi, 15 giugno, ipoteticamente si può tornare a viaggiare in Europa. Si può volare. E finalmente si può andare in vacanza all'estero. Cadono molte delle misure restrittive imposte con il lockdown per il coronavirus. Non tutti i Paesi aprono. E soprattutto, ognuno vuole tornare alla normalità secondo schemi personalizzati. Paura e tasche permettendo, ecco cosa accade da oggi dalla Grecia fino all'Islanda.

Grecia. Oggi riapre le porte ai turisti ma con delle limitazioni. Tutti i passeggeri provenienti da Italia, Spagna e Olanda, infatti, dovranno sottoporsi al test per il Covid-19 al loro arrivo, mentre restano bloccati fino a fine mese i voli provenienti dalla Gran Bretagna.

Lo hanno riferito i ministri del Turismo e della Salute di Atene. «Il divieto (ai voli passeggeri, ndr) dalla Gran Bretagna resta in vigore» per le due settimane successive, ha dichiarato il ministro greco del Turismo, Harry Theoharis. «Il nostro obiettivo è che la Grecia resti un paese sicuro in attesa della stagione turistica», ha aggiunto il suo collega della Salute, Vassilis Kikilias. 
 

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Il governo di Atene nei giorni scorsi ha annunciato una
fase ponte dal 15 al 30 giugno durante la quale solo gli aeroporti di Atene e Salonicco potranno ricevere voli passeggeri dall'estero. Gli altri scali apriranno il primo luglio. Fino al 30 giugno i passeggeri da Italia, Spagna e Olanda potranno volare solo su Atene, mentre il blocco per la Gran Bretagna cadrà dal primo luglio. Qualsiasi passeggero dovesse risultare positivo al tampone dovrà osservare una quarantena di 14 giorni in un hotel a spese della Grecia. 

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Svizzera. Riapre oggi le frontiere con tutti gli Stati membri dell'Ue, dell'Aels e col Regno Unito. Chiunque può quindi viaggiare all'estero, ma deve rispettare le norme igieniche del paese in cui si trova. In una videoconferenza informale dei ministri dell'Interno degli Stati Schengen all'inizio di giugno, molti ministri hanno espresso l'auspicio di un ritorno alla normalità e dell'abolizione dei controlli alle frontiere interne in Europa a partire dal 15 giugno. La possibilità di fare del turismo degli acquisti è stata ripristinata, mentre i valichi di frontiera che erano stati chiusi saranno riaperti. Poiché ogni Paese stabilisce le proprie condizioni d'ingresso, gli svizzeri dovranno informarsi prima del viaggio. In alcuni paesi possono essere richieste anche quarantene all'arrivo o misure come l'uso di una maschera (ad esempio in Lombardia). Va ricordato che i cittadini svizzeri non potranno viaggiare in tutti i Paesi europei. In particolare la Spagna, la seconda destinazione turistica al mondo, prevede di riaprire i suoi confini solo all'inizio di luglio.

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La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha indicato all'agenzia Keystone-Ats che solo i cittadini o le persone con un permesso di soggiorno in un Paese dell'Ue o dell'Aels o nel Regno Unito potranno entrare in Svizzera. Ad un turista proveniente dagli Stati Uniti o dalla Cina verrà negato l'ingresso. Le restrizioni all'ingresso sono già state allentate lo scorso 16 maggio tra Germania, Austria e Svizzera. Le coppie transfrontaliere possono ora attraversare di nuovo il confine. È anche possibile visitare la famiglia, partecipare a un matrimonio o a un funerale, godersi la loro seconda casa o il loro appezzamento di terreno. L'Italia aveva deciso unilateralmente di abolire le restrizioni all'ingresso per gli europei il 3 giugno. La Svizzera, tuttavia, lo ha ritenuto prematuro. Dal canto suo, mercoledì la Commissione europea ha proposto una riapertura «graduale» delle frontiere esterne dell'UE a partire dal primo di luglio. Da questa data, i 27 prevedono di abolire le restrizioni con alcuni paesi terzi, tenendo conto «di un certo numero di principi e criteri» e sulla base di un «approccio comune» tra gli Stati membri, ha precisato mercoledì il vicepresidente Josep Borrell. Tuttavia, Bruxelles può solo esprimere un parere, la decisione finale spetta a ciascuno Stato membro.

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Svezia. Attualmente non sussistono limitazioni all’ingresso in Svezia per tutti i cittadini di paesi Ue e Schengen o con permessi di soggiorno in corso di validità emessi da tali Paesi. La situazione relativa ai collegamenti aerei con l’Italia sta lentamente tornado alla normalità, pur in mancanza ad oggi di collegamenti aerei diretti dalla Svezia.

Paesi Bassi. A partire da oggi, viene a cadere la misura consigliata di auto-isolamento di 14 giorni per i connazionali in arrivo nei Paesi Bassi da ogni Regione d'Italia.


Islanda. A partire da oggi si avranno due opzioni: o porsi in quarantena per un periodo di 14 giorni oppure sottoporsi ad un test virologico (test PRC) all'arrivo, il cui risultato sarà comunicato normalmente entro 24 ore.

Regno Unito. Già dall’8 giugno il governo britannico ha disposto, per chi proviene dall’estero, un isolamento domiciliare di 14 giorni.

Spagna. Pur in assenza, al momento, di un provvedimento specifico, il governo ha annunciato che la Spagna aprirà le porte al turismo internazionale a partire dal 1° luglio.


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Austria. Sblocco della frontiera con l'Italia da domani 16 giugno, anche se mantiene un invito alla cautela sui viaggi in Lombardia. Tra forti timori di una seconda ondata del virus e Paesi extra-europei che sono ancora nel pieno dell'emergenza Covid-19, l'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha rotto gli indugi dichiarando che la Commissione raccomanda «una revoca graduale e parziale» delle frontiere esterne a partire «dal primo di luglio». In questo senso nelle prossime ore presenterà «una raccomandazione per un approccio comune e coordinato». Anche Berlino ha comunicato che dal 16 giugno non saranno più effettuati controlli dei cittadini Ue ai confini ad eccezione con la Spagna per la quale, «per una questione di reciprocità», rimarranno validi fino al 21 giugno.

Turchia. Ha revocato l'obbligo di quarantena per i suoi cittadini che arrivano dall'estero attraverso i confini terrestri, nelle stesse ore in cui ha riaperto i primi collegamenti aerei internazionali dopo due mesi di stop per l'emergenza Covid-19. Lo ha annunciato il presidente della Direzione per i turchi all'estero e delle popolazioni affiliate (Ytb), Abdullah Eren, spiegando che la decisione è stata presa per favorirne il ritorno a casa per vacanze e visite familiari. Finora Ankara ha imposto una quarantena di 14 giorni per tutti gli arrivi dall'estero, che da inizio giugno doveva svolgersi a domicilio, mentre in precedenza avveniva sotto sorveglianza nei dormitori studenteschi statali. E' probabile che la fine dell'obbligo di quarantena riguarderà nelle prossime settimane anche gli arrivi in aereo e gli stranieri, in modo da non scoraggiare il turismo. Intanto, dopo la compagnia di bandiera Turkish Airlines, anche la Pegasus Airlines ha annunciato una ripresa graduale dei voli verso l'Europa dal 15 giugno, con un primo volo inaugurale per la Germania previsto già sabato. Al momento non risultano ancora previsti voli per l'Italia.

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Voli. Gli aerei possono riempirsi di nuovo completamente. Sempre nell'era del Covid-19, vengono ammesse eccezioni. «E' consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili - si legge nell'allegato tecnico sul settore aereo, accluso al Dcpm dell'altro sera sulla nuova tornata di riaperture - nel caso in cui l'aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri EPE, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell'aria, nonché in caso in cui siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria, prevedendo in particolare la misurazione della temperatura prima dell'accesso all'aeromobile e vietando la salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 °C».

 
 

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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