Malgrado la Brexit, gli italiani sentono più vicino il Regno Unito: sale il gradimento di Uk

Martedì 14 Settembre 2021 di Mauro Evangelisti
Malgrado la Brexit, gli italiani sentono più vicino il Regno Unito: sale il gradimento di Uk

London calling. Malgrado Brexit, malgrado il distacco causato per molti mesi dalle limitazioni dovute alla pandemia, malgrado la rivalità calcistica esplosa agli Europei, gli italiani sentono più vicino il Regno Unito e vorrebbero visitarlo o tornarci.

Il sondaggio è stato commissionato dall'Ambastaciata britannica ed è stato realizzato da Swg.

Cosa emerge? Tra i paesi sentiti come maggiormente vicini dagli italiani, Uk guadagna una posizione, resta dietro a quelli mediterranei come Francia, Spagna e Grecia, e di poco a Germania, ma comunque è un solido punto di riferimento, tenendo conto che in Gran Bretagna vivono 700mila nostri connazionali. 

Alcuni numeri del sondaggio: il 56 per cento degli italiani dichiara di essere stato almeno una volta nel Regno Unito e quasi tutti vorrebbero tornarci. Il 18 per cento di chi ha visitato Uk vi ha trascorso almeno un anno e di questi il 77 per cento descrive la propria esperienza come totalmente positiva. In crescita rispetto all’anno scorso (83 per cento) è anche la percentuale di chi conferma la propria intenzione di visitare il Regno Unito dopo la conclusione della pandemia, i giovani in particolare desiderano andarci per studiare o specializzarsi.

Cosa apprezzano gli italiani del Regno Unito? Opportunità di studio (74 per cento), le città (73), la cultura (72), la natura (70),  opportunità di carriera (68) e di business (67) e la capacità di innovare (65). La metà degli intervistati ritiene un errore Brexit, mentre in riferimento alla collaborazione tra Regno Unito e Italia nell’ambito delle rispettive presidenze del G7 e del G20 di quest’anno, nonché della partnership in vista della COP26, il summit delle Nazioni Unite sul clima, spicca l'attenzione dei giovani per l’importanza di affrontare insieme i cambiamenti climatici (89 per cento), la lotta alla pandemia (85), il sostegno alle imprese e al lavoro (83) e l’aiuto ai Paesi più poveri (83).

«La collaborazione tra Italia e Regno Unito in questo nostro anno così speciale di presidenze, con l’Italia alla guida del G20 e il Regno Unito a capo del G7, parallelamente alla partnership per COP26, il summit delle Nazioni Unite sul clima a Glasgow, approfondisce il legame tra i nostri Paesi in un momento cruciale per la ripresa dalla crisi pandemica», sottolinea l’ambasciatore britannico in Italia Jill Morris, commentando i dati presentati da Rado Fonda, direttore di Ricerca di Swg.

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