Re Carlo incoronazione, a Londra corteo blindato: 11 mila agenti, cecchini e riconoscimento facciale

La polizia potrà intervenire per fermare i gruppi anti-monarchia

Venerdì 5 Maggio 2023 di Vittorio Sabadin
Re Carlo incoronazione, a Londra corteo blindato: 11 mila agenti, cecchini e riconoscimento facciale

LONDRA Centinaia di migliaia di persone assisteranno domattina al passaggio del corteo che porterà re Carlo III e la regina Camilla da Buckingham Palace all'Abbazia di Westminster per l'incoronazione, e di nuovo al palazzo una volta conclusa la cerimonia.

La polizia britannica è abituata a tenere sotto controllo la folla che si ammassa per vedere i Royals, ma questa occasione è diversa: contro Carlo hanno già tirato delle uova, uno squilibrato armato di coltello ha gettato martedì scorso delle cartucce oltre le grate del palazzo reale e i movimenti repubblicani annunciano manifestazioni e cartelli con scritto "Not My King". Molti sudditi, in più, sono arrabbiati per la richiesta che tutti i cittadini giurino fedeltà al Sovrano nel corso della cerimonia. Pare sia stata un'iniziativa dell'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, ma è stata un'idea bislacca e ai giornali arrivano messaggi sdegnati.

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IL PIANO
La polizia sa che questa non sarà la solita sfilata con la regina Elisabetta in carrozza salutata festosamente da tutti, e si è preparata per l'operazione "Golden Orb", come è stata definita più grande mobilitazione di sicurezza mai vista a Londra. Giusto in tempo, il 2 maggio scorso, è stata approvata la nuova legge "Protect Duty", che è mirata a proteggere i luoghi storici ma consente anche agli agenti di intervenire prima che eventuali manifestanti comincino a danneggiare vetrine ed edifici, a rallentare il traffico o a fare qualunque cosa possa disturbare le normali occupazioni dei cittadini. Per tenere sotto controllo la situazione saranno impiegati 11.000 agenti fatti arrivare anche da altre contee, e saranno utilizzate centinaia di telecamere in grado di riconoscere i volti dei sospetti tra la folla. Sono così sofisticate che possono distinguere tra due gemelli, o identificare qualcuno solo sulla base di vecchie foto. Le telecamere confrontano in tempo reale i volti che inquadrano con le immagini di 9.000 potenziali attentatori o disturbatori, selezionati dalla polizia tra i ricercati per qualche reato, tra i rapinatori più noti, tra i sospetti di terrorismo, tra gli eco-guerriglieri e tra chi ha precedenti per disturbo della quiete pubblica. «La nostra tolleranza per qualsiasi interruzione della cerimonia sarà bassissima dicono a Scotland Yard e ci occuperemo con fermezza di chiunque sia intenzionato a minare questa celebrazione». Bisognerà proteggere i circa 100 capi di stato che saranno presenti all'Abbazia insieme a quasi tutte le teste coronate d'Europa, e ci saranno cecchini sui tetti e agenti in borghese mescolati alla folla. La gente è stata invitata a segnalare individui o pacchi sospetti e a collaborare con le forze dell'ordine. Ma soprattutto bisognerà evitare incidenti durante il corteo che si snoderà lungo il Mall, poi a Trafalgar Square, scenderà su Whitehall e in Parliament Square fino al West Gate di Westminster, e poi tornerà indietro.

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I CONTESTATORI
A Trafalgar Square si raduneranno i manifestanti di Republic con i loro cartelli, ma la polizia ha ora, grazie alla nuova legge, il potere di farli sloggiare prima, cosa della quale li ha persino informati con una lettera ufficiale. Scotland Yard è contentissima delle nuove norme e delle telecamere, che non piacciono invece a chi ha letto il romanzo "1984" di Orwell. Madeleine Stone, rappresentante di Big Brother Watch, ha detto che il riconoscimento facciale è «uno strumento autoritario di sorveglianza di massa che trasforma il pubblico in carte d'identità a due gambe: può essere usato in Cina e Russia, ma non ha posto nelle strade della Gran Bretagna». Ne avrà invece sempre di più, e sarà difficile impedirlo. La sorveglianza intorno ai reali è sempre stata molto discreta. Non vanno mai in giro su auto con i vetri oscurati preceduti da sirene della polizia, come fanno i politici. Devono farsi vedere e non dare mai l'impressione di sentirsi in pericolo, o di volersi nascondere. Una volta, nel 1981, un ragazzo si avvicinò alla regina Elisabetta e le sparò contro sei colpi a salve. Lei calmò il cavallo che si era impennato, e proseguì come se niente fosse. Keep calm and carry on, c'è scritto a Londra persino sulle tazze che si vendono ai turisti.
 

Ultimo aggiornamento: 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA