Re Carlo, le critiche dei conservatori: «Non doveva rendere pubblici i suoi malanni. Il sovrano non deve apparire debole»

Si ricorda che l'asportazione di un polmone per un tumore a Giorgio VI, e il cancro al colon e al seno di sua moglie Elizabeth, sono stati resi pubblici solo dopo la loro morte

Mercoledì 7 Febbraio 2024 di Vittorio Sabadin
Re Carlo, le critiche dei conservatori: «Non doveva rendere pubblici i suoi malanni. Il sovrano non deve apparire debole»

Il principe Harry, duca del Sussex, ha rivisto ieri suo padre, il re Carlo III, per la prima volta dopo 16 mesi.

L'incontro è stato breve e nessuno sa come sia andato. Harry, che non era venuto a Londra quando il padre era stato operato, la scorsa settimana, per un ingrossamento della prostata, ha preso il primo aereo da Los Angeles quando ha saputo della successiva scoperta di cellule tumorali in un organo vicino, probabilmente la vescica. La moglie Meghan e i figli Archie e Lilibet sono rimasti in California, alle prese con le frane e gli smottamenti che a Montecito minacciano le ville delle celebrità a causa delle forti piogge di questi giorni. Harry ha fatto sempre tante storie per avere una scorta pagata dallo Stato quando veniva a Londra, e questa volta non ha dovuto discutere: la Land Rover che l'ha prelevato nel terminal dei vip a Heathrow era preceduta e seguita dalle auto della polizia. Si è fatto portare subito a Clarence House, la residenza del padre dalla quale erano appena usciti, sorridenti e apparentemente sollevati, Beatrice di York e il marito Edoardo Mapelli Mozzi. Non sappiamo se quando è arrivato Harry in casa ci fosse anche la regina Camilla, la donna che il duca di Sussex aveva definito nel suo libro «malvagia e pericolosa», e accusato di avere fatto trapelare storie malevole su di lui per migliorare la propria immagine.

Re Carlo, il tumore. Cognetti: «Può essere asintomatico. E non è necessariamente collegato alla prostata»

LA RICONCILIAZIONE

Carlo ha una natura compassionevole, ed è probabile che abbia comunque accolto il figliol prodigo con un abbraccio. Nel colloquio lo ha forse invitato a incontrare e a riconciliarsi con William, che negli ultimi giorni dicono sia invecchiato di parecchi anni. La moglie Kate è ancora convalescente dopo l'intervento all'addome che l'ha tenuta in ospedale per due settimane, suo padre è menomato da un tumore e la maggior parte degli impegni del sovrano, anche se nessuno l'ha dichiarato ufficialmente, ora ricadranno sulle sue spalle. Carlo ha avuto molto tempo per imparare a fare il re, William no: è stato buttato nell'arena dagli eventi che hanno squassato una famiglia che a Natale sembrava più forte che mai, e che oggi si scopre fragile e vulnerabile.

IL FUTURO

William avrebbe un gran bisogno, ora che Kate è debilitata dal suo male, di riavere al proprio fianco un fratello che lo aiuta, ma forse dalla California è stato sparso troppo veleno nei libri e nelle interviste, le ferite sono ancora aperte e la riconciliazione è lontana. I giornali inglesi ieri tendevano quasi tutti a rassicurare i sudditi, scrivendo che la prognosi per Carlo è positiva e che le possibilità che guarisca presto sono molto alte. Anche il premier Rishi Sunak, che dovrebbe avere ricevuto informazioni riservate, ha detto in un'intervista che «per fortuna è stato scoperto presto», confermando le ipotesi che il tumore possa essere curato con immunoterapia e radioterapia. Il Re si è sottoposto ieri al primo ciclo di cure, ed è poi partito per la residenza di Sandringham. Ma i giornali dicevano anche che questa incredibile serie di sventure ha messo in evidenza come i royals siano oggi troppo pochi per coprire i circa duemila impegni pubblici in calendario ogni anno.

LA FAMIGLIA E GLI IMPEGNI

Il compito di inaugurare asili e ospedali, tenere conferenze, patrocinare associazioni benefiche, partecipare a ricevimenti, accogliere ambasciatori e dignitari, assegnare onorificenze e viaggiare all'estero ricade oggi solo su una decina di persone, alcune delle quali molto anziane. Secondo i resoconti del 2023, la più impegnata è stata la principessa Anna (73 anni), seguita da Carlo (75), dal loro fratello Edoardo (59) con la moglie Sophia (59), e infine da Camilla (76). Insieme, hanno coperto il 71% delle incombenze della famiglia. Il restante 29% ha visto impegnati il duca di Gloucester (81 anni), la duchessa di Gloucester (77), il Duca di Kent (88) e la principessa Alexandra (87). Anche William e Kate fanno parte del secondo gruppo, e sono gli unici giovani (41 e 42 anni) nell'elenco dei royals in attività. Lo scandalo di Andrea, che è ricaduto sulle figlie Eugenia e Beatrice, e la fuga in America di Harry e Meghan hanno creato un vuoto generazionale che la grave malattia di Kate ha allargato ulteriormente. William ha assistito la moglie per settimane, ma oggi dovrà tornare al lavoro: è rimasto solo, la monarchia britannica è più fragile che mai, intorno a lui ci sono solo persone con i capelli bianchi e l'affanno e gli acciacchi della loro età.

IL SOVRANO DEBOLE

Nei circoli conservatori di Pall Mall e St James's si sta criticando la decisione di Carlo di rendere pubblici i suoi malanni e si ricorda che l'asportazione di un polmone per un tumore a Giorgio VI, e il cancro al colon e al seno di sua moglie Elizabeth, sono stati resi pubblici solo dopo la loro morte. La figlia Elisabetta ne aveva seguito l'esempio, mantenendo un grande riserbo sui pochi acciacchi che l'hanno colpita durante i 70 anni di regno. Il sovrano non doveva mai apparire debole, né doveva piangere in pubblico, né sembrare triste. Carlo ha voluto cambiare le cose e con il sostegno di Camilla ha deciso di mostrarsi com'è: un anziano che non può andare in pensione, afflitto dagli stessi problemi di tutti gli anziani. E la gente per questo sembra volergli più bene.

Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA