UCRAINA

Guerra, Zelensky: «Il 9 maggio Kiev festeggia l’Europa». Mosca: fermati reattori nucleari di Zaporizhzhia. Pulitzer all'Ap per Mariupol e al Nyt per Bucha

Attacco con i droni e missili da Kiev a Odessa

Lunedì 8 Maggio 2023

Mosca: sospeso funzionamento reattori centrale di Zaporizhzhia

«Le autorità della regione di Zaporizhzhia hanno sospeso il funzionamento dei reattori della centrale nucleare per evitare provocazioni da parte delle forze armate ucraine».

Lo ha affermato il governatore ad interim della regione Yevgeny Balitsky in un'intervista al canale televisivo Krym-24, scrive l'agenzia russa Tass, precisando che «le forze armate ucraine hanno iniziato a scaricare l'acqua dalle dighe». «Il nostro livello dell'acqua nel bacino idrico di Kakhovka è salito a 17,08 metri. Comprendiamo che si tratta di una manipolazione. I reattori nucleari sono sospesi per l'imprevedibilità delle azioni della parte ucraina», ha aggiunto.

Premio Pulitzer ai reporter ucraini dell'Ap a Mariupol e al NYT per Bucha

I giornalisti ucraini dell'Ap Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka, Vasilisa Stepanenko e Lori Hinnant hanno vinto il premio Pulitzer per il servizio pubblico - il più prestigioso di tutti i Pulitzer - per i loro «coraggiosi» reportage da Mariupol, allora sotto assedio russo. L'Ap ha vinto un Pulitzer pure per la copertura fotografica della guerra, mentre lo staff del New York Times si è aggiudicato il premio «International Reporting» per la sua «risoluta copertura dell'invasione russa dell'Ucraina, compresa un'indagine di otto mesi sulle morti ucraine a Bucha».

L'ambasciata italiana a Kiev: lasciare il Paese

Di seguito il messaggio pubblicato sul sito dell'ambasciata italiana in Ucraina

 

 

Si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino. Si raccomanda la massima prudenza e di seguire aggiornamenti ed indicazioni delle autorità locali. Per emergenze, contattare l’Ambasciata d’Italia a Kiev al numero +38 050 3102111.
Tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati.
Ai connazionali ancora presenti in Ucraina è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare immediatamente il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco.
Ai connazionali che debbano recarsi in Ucraina per ragioni di lavoro, si ricorda che un eventuale viaggio in presenza di questo sconsiglio configura una responsabilità in capo al datore di lavoro, come da disposizioni di legge. Si raccomanda pertanto di adottare idonee misure di prevenzione e mitigazione del rischio e massima cautela.
A tutti i connazionali presenti nel Paese a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” , scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione, e di segnalare la propria presenza e localizzazione alla Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Kiev (consolato.kiev@esteri.it). L'Unità di Crisi è sempre raggiungibile al numero +390636225.
I ripetuti bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche ucraine comportano gravi e prolungate interruzioni di elettricità, acqua corrente e riscaldamento in tutte le aree del Paese, compresa la capitale Kiev. Frequente è il non funzionamento di internet e delle linee telefoniche, nelle aree rurali ma anche nei centri urbani, in tutte le regioni dell'Ucraina. La situazione resta critica, con il concreto rischio di completo collasso delle infrastrutture energetiche. In questo contesto, risulta spesso impossibile ricevere assistenza in caso di necessità.
E' in vigore un coprifuoco generalmente a partire dalla mezzanotte alle ore 05.00. In circostanze particolari, le autorità locali possono imporre un coprifuoco “rafforzato”, che si può estendere anche per due giorni consecutivi. 
Analoghe misure possono essere disposte in altre città, anche con scarso preavviso. Si prega pertanto di tenersi informati sulle disposizioni in vigore. Durante il coprifuoco solo coloro che sono in possesso di specifica autorizzazione possono spostarsi in città. Si può lasciare la propria abitazione solo per recarsi nei rifugi.
 

Mosca: Zelensky è un Giuda del 21esimo secolo

Un «traditore», la «nuova incarnazione di Giuda nel 21/o secolo». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova definisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per avere anticipato all'8 maggio le celebrazioni per la sconfitta del nazismo, differenziandosi così da Mosca che festeggia questa giornata il 9 maggio. Zelensky, scrive Zakharova su Telegram, è «un collaborazionista fascista 80 anni dopo» che «ha tradito i suoi padri: coloro che hanno combattuto nelle file dell'Armata Rossa, che hanno sofferto e sono stati torturati nei campi di concentramento, che hanno lavorato per la vittoria nella retrovie».

Zelensky: «Il 9 maggio celebriamo l’Europa che sconfiggerà i russi»

«Molti anni fa, nel nostro continente è stata istituita la tradizione di celebrare la Giornata dell'Europa per segnare le conquiste della pace e dell'unità. Oggi, l'unità nel nostro continente ci avvicina alla celebrazione del primo giorno della nostra pace. Ogni anno a partire da domani, 9 maggio, commemoreremo la nostra storica unità - l'unità di tutti gli europei che hanno distrutto il nazismo e sconfiggeranno il rashismo (fascismo russo)». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Sfortunatamente, il male è tornato. Come 80 anni fa il male è caduto sulle nostre città e villaggi, così sta facendo ora. Sebbene ora siano un aggressore diverso, i rashisti hanno lo stesso obiettivo dei nazisti: schiavitù o distruzione. E proprio come nella seconda guerra mondiale, non siamo soli contro il male. Combattiamo contro di lui, facendo affidamento sulla forza congiunta dei popoli del mondo libero», ha dichiarato Zelensky nel messaggio, pubblicando la foto della bandiera europea con quella ucraina. Il 9 maggio «sarà la Giornata dell'Europa, che ha sostenuto gli ucraini per nove anni di aggressione russa e 439 giorni di invasione su vasta scala. Questa sarà la Giornata dell'Europa, che ci aiuta a combattere in tutte le direzioni. Questa sarà la Giornata dell'Europa, nostra alleata. Questa sarà la Giornata dell'Europa - la nostra, di cui l'Ucraina è sempre stata, fa e farà parte».

Kiev: «A Bakhmut morti centomila soldati russi»

Sarebbero almeno 100mila i soldati russi morti nel tentativo di conquistare Bakhmut. La stima è del colonnello Serhiy Cherevaty, portavoce del comando orientale delle forze armate ucraine. Si tratta di un calcolo «approssimativo», ha detto alla Tv ucraina, rilanciato dal Guardian. «Sono sicuro che ulteriori verifiche faranno crescere il dato. Questo è normale perché il nemico ha utilizzato i cosiddetti assalti tritacarne», ha aggiunto, riferendosi alle ondate successive di attacchi di soldati russi usati come carne da cannone. Secondo Cherevaty, i russi a Bakhmut non sono a corto di munizioni come sostiene Yevgeny Prigozhin. Queste dichiarazioni del capo dei mercenari della Wagner, sostiene, arrivano perchè Prigozhin «ha fatto troppe promesse sulla cattura di Bakhmut e inventa questo nonsense sulla mancanza di munizioni, perché non ha altre 'vittoriè oltre alle perdite di uomini».

Putin: "Lotta agli eredi dei nazisti"

È necessario opporsi agli «attuali eredi ideologici» del nazismo. Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio inviato in occasione del 78/o anniversario della sconfitta del Terzo Reich ai leader di diverse ex repubbliche sovietiche e «ai popoli della Georgia e della Moldavia».

 

 

Il messaggio, come si legge sul sito del Cremlino, è stato inviato ai leader di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e delle due repubbliche separatiste sul territorio georgiano Abkhazia e Ossezia del Sud. Ma è rivolto anche, appunto, «ai popoli» della Moldavia e della Georgia. «Oggi - si legge nel messaggio - è nostro dovere morale preservare le sacre tradizioni di amicizia e reciproca assistenza tramandate dai nostri padri e nonni, non permettere che la verità storica sulla Grande guerra patriottica sia distorta e non permettere le giustificazioni dei nazisti, dei loro complici e dei loro attuali eredi ideologici».

 

Il sindaco di Kiev: "L'attacco più grave dall'inizio della guerra"

Quello di stanotte è stato il più massiccio attacco russo a Kiev dall'inizio dell'invasione. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ai media mentre si trovava sul luogo della caduta del relitto di uno dei droni abbattuti sulla capitale. «Grazie alle nostre forze di difesa aerea, tutti i 36 droni sono stati abbattuti. Questo è l'attacco più massiccio alla nostra città dall'inizio della guerra», ha affermato, citato da Unian, sottolineando che nessuno è morto mentre 5 persone sono rimaste ferite. «Nessuno è in pericolo di vita», ha spiegato, riferendo inoltre di danni a edifici residenziali, oltre a un asilo e una scuola.

Mosca manda al fronte i carri armati T-55 della Guerra Fredda

Mosca ha tirato fuori dai depositi attrezzature militari vecchie, inclusi i carri armati T-55, un modello commissionato per la prima volta dall'Armata Rossa dell'Unione Sovietica nel 1948, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Sono così vecchi che si possono trovare nei musei. Lo sostiene la Cnn che ha analizzato immagini satellitari. «L'Y 55 è stato il carro armato principale utilizzato dall'Unione Sovietica nell'era della Guerra Fredda», ha detto lo storico John Delaney, curatore senior presso l'Imperial War Museum (IWM) a Duxford, Cambridge. Quando la Russia iniziò a smantellare i propri T-55 negli anni '80, ce n'erano ancora più di 28.000, ha detto Delaney, aggiungendo che erano stati messi fuori servizio piuttosto che demoliti. «I sovietici non hanno mai buttato via niente», ha spiegato. «Probabilmente ce n'è un numero significativo nei capannoni in attesa di essere riconfigurato». Le immagini satellitari indicano che la Russia ha prelevato dozzine di carri armati dal deposito di una base ad Arsenyev, nell'estremo oriente della Russia. Le foto disponibili al pubblico mostrano che uno dei carri armati immagazzinati alla base è il T-55. «Saranno lì da un decennio o più», dice Delaney. «Avranno bisogno di una notevole quantità di lavoro per riportarli in buone condizioni di funzionamento». La Russia non ha confermato che sta schierando il T-55 in prima linea e il Ministero della Difesa di Mosca non ha risposto alla richiesta di commento della Cnn. Ma, nelle ultime settimane, blogger pro-Cremlino ben informati hanno condiviso fotografie che mostrano questi carri armati nei territori occupati dai russi in Ucraina. Il sito Web di intelligence open source con sede nei Paesi Bassi Oryx afferma di avere prove visive che la Russia ha perso più di 1.900 carri armati dall'inizio dell'invasione, quasi i due terzi di una flotta iniziale di circa 3.000.

La Russia sta reclutando immigrati in Asia

La Russia sta reclutando i lavoratori presenti nel Paese e provenienti dalla Asia centrale per prestare servizio come militari in Ucraina. Lo scrive su Twitter l'intelligence britannica, precisando che «i reclutatori hanno visitato le moschee e gli uffici dell'immigrazione per arruolare personale». «Radio Free Europe ha riferito che i reclutatori offrono bonus di iscrizione di 2.390 dollari e stipendi fino a 4.160 al mese - prosegue il ministero della Difesa di Londra - Ai migranti è stato anche offerto un percorso rapido per la cittadinanza russa da sei mesi a un anno, invece di cinque anni». «L'elevato stipendio mensile e i bonus di iscrizione attireranno alcuni lavoratori migranti a iscriversi - spiega il rapporto di intelligence - Queste reclute vengono probabilmente inviate in prima linea in Ucraina, dove il tasso di vittime è estremamente alto. Il reclutamento di migranti fa parte dei tentativi del Ministero della Difesa russo di raggiungere il suo obiettivo di 400.000 volontari per combattere in Ucraina. Le autorità stanno quasi certamente cercando di ritardare il più a lungo possibile qualsiasi nuova mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno».

Attacco aereo a Kiev, distrutti 35 droni su 35

La scorsa notte i russi hanno attaccato l'Ucraina con 35 droni kamikaze di fabbricazione iraniana, che sono stati tutti distrutti dalla contraerea. Lo comunica lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook. «La notte dell'8 maggio 2023 il nemico ha nuovamente attaccato l'Ucraina, utilizzando Uav d'attacco Shahed di fabbricazione iraniana. I nostri difensori hanno distrutto 35 droni su 35» si legge nel post.

 

 

Missili su Odessa, colpito un magazzino

Missili hanno colpito la città di Odessa, nel sud dell' Ucraina. L'attacco - secondo quanto riferisce il Comando Operativo «Sud» dell'esercito ucraino - è stato lanciato dall'aviazione. «Il nemico ha lanciato un attacco missilistico su Odessa da aerei strategici. Ha diretto i missili X-22 sul magazzino di un'impresa alimentare e su un'area ricreativa sulla costa del Mar Nero», si legge in un post su Facebook.

Esplosioni a Kiev, aerei in azione

L'amministrazione militare della città di Kiev riferisce che la difesa aerea è in funzione, mentre i media riportano di esplosioni che risuonano nella capitale.

 

Guerra in Ucraina, gli aggiornamenti di oggi 8 maggio: l'amministrazione militare della città di Kiev riferisce che la difesa aerea è in funzione, mentre i media riportano di esplosioni che risuonano nella capitale. L'attacco sarebbe avvenuto con una serie di droni.

Putin, il boom di uomini russi che cambiano sesso. «Così evitano il fronte». E Mosca impone l'operazione

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA