Putin, i soldati russi si ribellano: «Attacco folle nel Donetsk, ci mandano a morire»

La 155esima brigata di fanteria della Flotta del Pacifico, si è rivoltata contro i suoi comandanti

Lunedì 7 Novembre 2022
Soldati russi d'elite si ribellano: «Mandati allo sbaraglio, 300 di noi sono morti»

Un ammutinamento rischia di mettere in crisi l'offensiva di Putin nel Donetsk. La 155esima brigata di fanteria della Flotta del Pacifico, una unità di élite delle forze di Mosca, si è rivoltata contro i suoi stessi comandanti definendo "sconcertante" l'attacco al villaggio ucraino di Pvlivka (sudovest del Donetsk). I soldati ribelli dicono di essere stati ridotti a "carne di cannone" e hanno scritto una lettera ai comandanti sull'alto numero di vittime: circa 300 russi sarebbero morti o dispersi in 4 giorni di combattimento. 

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Un'offensiva «scellerata»

A scatenare l'ira dei soldati è stata l'operazione nel villaggio di Pvlivka in Ucraina che aveva lo scopo di assumere il controllo di una strada fondamentale per i rifornimenti.

Un attacco che pero è costato un alto numero di vittime ai russi: nell'offensiva sono morti 63 uomini in due giorni e ci sarebbero già circa 300 vittime russe tra morti feriti e dispersi. 

 

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La lettera: «Mandati a morire come carne da cannone»

«Siamo stati gettati in un'offensiva sconcertante» scrivono i sopravvissuti in una lettera al governatore della regione di Primorye « L'avanzata è stata pianificata, malgrado un chiaro svantaggio strategico solo a beneficio dei rapporti e dei premi dei comandanti. Abbiamo perso circa 300 uomini negli scontri in seguito a una offensiva attentamente pianificata dai grandi comandanti. Il comandante del distretto e il comandante della brigata stanno nascondendo quello che è avvenuto per paura di doverne rispondere. L'unica cosa che interessa loro è mettersi in mostra. Ci chiamano carne da cannone».  A diffondere il testo della lettera è la blogger pro guerra Anastasia Kashevarova e dal canale Telegram Grey Zone.  

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I dubbi dei soldati 

I soldati concludono chiedendo al Cremlino un'indagine indipendente (condotta al di fuori del ministero della difesa) per indagare sulla fattibilità della campagna di Pavlivka. Mosca però nega tutto: il Cremlino ha ordinato un'inchiesta per possibile disinformazione da parte dei servizi di intelligence ucraini.

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Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA