Putin, i soldati russi si ribellano, non combattono e puntano le armi contro i ceceni (inviati dallo Zar)

L'esercito di Mosca ha il morale a terra e la presenza degli uomini di Kadyrov ha scatenato una reazione interna che sta minando la stabilità del fronte

Sabato 30 Aprile 2022 di Simone Pierini
Putin, i soldati russi si ribellano, non combattono e puntano le armi contro i ceceni (inviati dallo Zar)

Putin sta affrontando un catastrofico crollo del morale del suo esercito e, secondo le ultime notizie giunte dal fronte, i soldati russi hanno iniziato a puntare le armi contro i loro "compagni" ceceni. Gli ufficiali delle forze di Mosca avrebbero messo in atto un vero e proprio ammutinamento denunciando le condizioni in cui sarebbero stati lasciati dal governo. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, da parte sua, è uno stretto alleato del presidente ed è un forte sostenitore della guerra di Putin in Ucraina.

Ha inviato le sue milizie, conosciute come "Kadyrovtsy", per aiutare a sostenere l'esercito dello Zar nella loro invasione.

L'ammutinamenti dei soldati russi (contro i ceceni)

I ceceni si portano dietro una terribile reputazione. In passato hanno dovuto affrontare ripetute accuse di abuso dei diritti umani, molti li hanno definiti dei «macellai». Parte del loro ruolo è impedire agli stessi soldati russi di fuggire dalla battaglia minacciando di sparargli se tentano di disertare. Proprio questa loro posizione ha fatto infuriare una parte dell'esercito di Mosca che ora ha preso in mano la situazione e ribaltato la situazione nei confronti degli oppressori ceceni. Victor Kovalenko, un ex veterano dell'esercito ucraino, ha dichiarato che i soldati russi avrebbero puntato le armi contro le milizie di Kadyrov. «Nel villaggio occupato di Kiselivka (vicino al famoso deposito di armi russo di Chornobaivka) nella provincia di Kherson, circa 50 soldati russi di nazionalità buriata hanno aperto il fuoco di notte contro compagni ceceni kadyroviani», ha scritto su Twitter. «Ci sono morti e feriti», ha aggiunto. 

Le accuse

Le accuse dei soldati russi nei confronti degli uomini di Kadyrov sono pesantissime. «Invece di combattere al loro fianco - spiega Kovalenko - li hanno minacciati di ucciderli nel caso si fossero ritirati dal campo di battaglia, si sono appropriati della maggior parte delle provviste, hanno derubato la gente del posto e saccheggiato le case abbandonate dagli ucraini».

Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 13:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA