Gas, la decisione sul price cap slitta a ottobre. Putin minaccia ma è più isolato (e in difficoltà per l'offensiva ucraina)

Nei territori conquistati Mosca continua a far sentire la sua pressione

Giovedì 8 Settembre 2022 di Cristiana Mangani
Putin, l'offensiva ucraina e l'isolamento della Russia: gli Usa confermano gli aiuti militari e preparano un piano per i prossimi 5 anni

La proposta di introdurre un tetto al prezzo del gas proveniente da gasdotto russo non verrà discussa domani dai ministri europei dell'Energia, la decisione dovrà in ogni caso essere assunta a livello dei leader Ue. È quanto si apprende da fonti diplomatiche europee.

I capi di Stato e di governo europei si riuniranno il 6 e 7 ottobre a Praga per un vertice informale e poi ancora il 20 e 21 ottobre a Bruxelles. Resta da definire in quale di queste riunioni il tema verrà affrontato.

L'Italia vuole price cap su tutte le importazioni

L'Italia ribadisce la sua volontà di introdurre un price cap generalizzato su tutte le importazioni di gas via gasdotto e non soltanto a quelle provenienti dalla Russia. Si apprende da fonti diplomatiche europee alla vigilia della riunione straordinaria dei ministri dell'Energia europei. La proposta annunciata ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di un tetto limitato al gas russo è vista da Roma come positiva perché capace di rompere il tabù vissuto fin qui (con la netta opposizione espressa nei mesi scorsi da Germania e Olanda), imprimere una dinamica negoziale e avere un impatto sui mercati, ma rappresenta solo un primo passo. Tra le richieste di Roma c'è anche l'accelerazione sulla riforma del mercato elettrico, con il disaccoppiamento ('decoupling') del prezzo del gas da quello dell'elettricità. Per ora il tetto ai maxi-ricavi delle compagnie energetiche che producono elettricità da fonti a basso costo rispetto al gas, proposto ieri da Bruxelles, è considerato come un primo passo verso un decoupling strutturale.

Le minacce di Putin

Vladimir Putin è in difficoltà, ed è per questo - secondo gli analisti - che alza il tiro: minaccia l'Europa di chiudere i rubinetti del gas e anche di interrompere i rifornimenti del grano. Almeno finché l'Occidente non cancellerà le sanzioni nei confronti della Russia. Per spiegare all'Europa la sua nuova strategia lo zar ha tirato in ballo un'antica fiaba russa, di quelle che vengono raccontate ai bambini la sera prima di addormentarsi. Nel suo discorso a Vladivostok, il leader del Cremlino ha assicurato di avere il controllo della situazione, ma, in realtà, Mosca non è mai stata così isolata. E allora per spiegare come andrà con il gas, cita la storia di una furba volpe e di un lupo prepotente, che vorrebbe mangiare il pesciolino che quella ha appena pescato in un lago ghiacciato. Alla fine la brutta figura la fa il lupo prepotente (l'Europa) che non riesce a vincere la sfida con la volpe (naturalmente, la Russia). E che Putin concretizzare nel taglio totale di gas, petrolio, carbone o kerosene. «Non forniremo niente», dichiara.

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L'attacco frontale all'Europa sui rifornimenti è la risposta all'offensiva che l'Ucraina ha lanciato nel sud del Paese. E questo sembra aver convinto gli Usa a proseguire con il sostegno a Kiev, anzi ad accelerare. E la conferma arriva dallo stesso capo del Pentagono Austin che sarà oggi a Ramstein, in Germania, per l'Ukraine defense contact group, al quale parteciperà il ministro della Difesa Guerini, confermando anche l'impegno italiano per Kiev. Alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina sarà presente anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Mentre da Washington ci si aspetta ulteriori annucci riguardo all'assistenza militare offerta a Zelensky, dopo che Biden ha chiesto al Congresso altri 13 miliardi di dollari per proseguire le operazioni.

Il Pentagono ipotizza una guerra ancora molto lunga e sta già preparando i piani per l'assistenza militare di cui l'Ucraina avrà bisogno fra 3 e 5 anni. Inoltre, la resistenza sul campo si fa ogni giorno più pressante. In base all'analisi del think thank di base negli Usa, The Institute for the study of war, l'Ucraina ha ripreso 400 kmq di territorio nella regione di Kharkiv, nell'est del Paese. Le forze di Kiev, secondo gli analisti americani, stanno «con tutta probabilità, sfruttando la riallocazione delle forze russe» nel sud. Una chance che ha consentito quindi di «condurre una opportunistica ma molto efficace» controffensiva nel nord-ovest della città di Izyum. Dal canto suo la Russia è stata indotta a riconcentrare le sue forze al sud come risultato delle operazioni ucraine nella regione di Kherson. L'armata del Cremlino sta opponendo una resistenza feroce, nel tentativo di respingere l'assalto degli uomini del presidente Volodymyr Zelensky. Ma ancora una volta è la profonda conoscenza del territorio, sono le caratteristiche specifiche del terreno, a dare un forte contributo alle unità di fanteria di Kiev che, come per i soldati di Mosca, si stanno muovendo senza il supporto di unità meccanizzate. 

Putin ha ben compreso che la guerra non sta andando secondo le sue previsioni e si è rivolto alla Corea del Nord per ottenere più armi. Nonostante la resistenza dei paracadutisti russi, l'Ucraina è riuscita a mantenere il suo slancio in avanti, mentre cerca di sfruttare i suoi primi vantaggi. I report che circolano sui canali di Telegram suggeriscono che l'esercito di Kiev ha superato la seconda “barriera” di difesa russa nella provincia di Mykolaiv, che confina con la regione di Kherson. E questo vuol dire che le unità russe collocate a Nord sono ora tagliate fuori e rischiano di essere spazzate via completamente.

E' un prezzo pesante quello che si sta pagando per questa guerra: aumentano i costi, decine di migliaia di soldati russi uccisi, 14 milioni di cittadini ucraini costretti a fuggire dalle loro case, città storiche ridotte in macerie, scarsità di cibo, prezzi alle stelle in tutto il mondo, tutto perché Putin è determinato a conquistare un altro Paese. Anche i responsabili politici della Russia, compreso il suo ministro delle Finanze, hanno ammesso che le sanzioni hanno causato serie sfide. Si prevede che la guerra di Putin annullerà gran parte dei guadagni economici della Russia negli ultimi 15 anni.

Nei territori conquistati, però, Mosca continua a far sentire la sua pressione. «Donetsk, Lugansk e molte altre città russe torneranno finalmente a casa. E il mondo russo, oggi diviso da confini formali, riacquisterà la sua integrità», hanno dichiarato i vertici di Russia Unita, il partito di Putin, che hanno annunciato la proposta di un referendum per l'annessione dei territori ucraini «liberati». C'è anche una data, a dare una connotazione ancora più precisa alle intenzioni russe: il 4 novembre, quando Mosca celebrerà non a caso la sua Giornata dell'Unità Nazionale. Da Kherson - sulla cui direttrice è in corso la controffensiva di Kiev - è giunta immediata l'adesione dell'amministrazione filorussa locale, garantita all'agenzia Tass dal vice responsabile Kirill Stremousov: «Siamo sicuri che l'80% della popolazione aderirà al referendum», hanno affermato.

Parte anche da questo l'offensiva al momento tutta politica che Mosca sembra aver scelto per rompere lo stallo di un conflitto impantanato da settimane o mesi. Sul terreno infatti Kiev rivendica piccoli avanzamenti e segnala nuovi bombardamenti russi a Sloviansk, nella regione d i Donetsk. Secondo irapporti dell'intelligence britannica - pesanti combattimenti su tre fronti: a nord, vicino a Kharkiv, a est nel Donbass e a sud nell'Oblast di Kherson. 

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Ed è per questo che lo zar incalza l'Europa e minacca, perché ha ben chiari gli avvertimenti dei suoi stessi consiglieri economici, secondo i quali ci vorranno anni perché l’economia russa torni ai livelli degli anni precedenti. «È impossibile isolare la Russia», dice Putin. Ma accanto a lui, sul palco di Vladivostok, ci sono il leader di Myanmar, il premier della Mongolia e il numero tre della nomenklatura cinese. Forse andrà meglio la prossima settimana a Samarcanda, dove il leader del Cremlino incontrerà il presidente Xi Jinping. Ma nella città di Tamerlano, Putin non sarà il protagonista.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA