​Putin e i meme, così una squadra di migliaia di spie protegge lo zar dalla gogna social

Continuano a diffondersi meme su Putin che lo ritraggono come un “nano”, come un “granchio” o come un “aspirante Hitler". E l'agenzia di Mosca lavora senza sosta

Sabato 11 Febbraio 2023 di Marta Giusti
Putin e i meme, così una squadra di migliaia spie protegge lo zar dalla gogna social

La guerra si combatte anche online. Se il dissenso politico, fatto di volti, voci, manifestazioni, può essere facilmente messo a tacere, quello strisciante dell'ironia, a volte più pungente e pericoloso per il potere, è difficile da arginare. Sui social, in particolare dall'inizio del conflitto in Ucraina, continuano a diffondersi meme su Putin che lo ritraggono come un “nano”, come un “granchio” o come un “aspirante Hitler".

Una valanga di foto ritoccate dello zar che denigrano il presidente russo, rendendo la sua figura, tradizionalmente austera e impeccabile, ridicola e oggetto di scherno. Una situazione inaccettabile per il Cremlino, poco abituato alle impurità della satira, che è corso subito ai ripari formando una squadra di specialisti con il compito di raccogliere informazioni sulle "blasfemie" di internet. Un vero e proprio team di spie incaricato di proteggere la reputazione di Putin. 

Putin, la stretta sui meme

È quanto emerge dai rapporti su una fuga di notizie da Roskomnadzor, la principale agenzia dietro la censura online a Mosca, responsabile del blocco del materiale informatico sull'invasione dell'Ucraina e, da qualche tempo, di qualsiasi post offensivo sullo zar. L'agenzia compila rapporti su tutte le pubblicazioni negative e le invia al piano di sopra del Cremlino e ai servizi di sicurezza russi per informarli su tutti i critici del regime tramite un sistema di messaggistica interno. L'immagine di Putin è monitorata costantemente, rivelano diversi fonti russe indipendenti. Roskomnadzor impiega migliaia di persone, molte delle quali dovrebbero lavorare durante il fine settimana o nei giorni festivi.

 

Un enorme numero di documenti dell'agenzia sono stati recuperati da un gruppo di hacker bielorussi, che alla fine del 2022 hanno affermato di essere stati in grado di violare la interna di Roskomnadzor e copiare i diversi dati immagazinati. Questi sono stati poi consegnati a giornalisti russi indipendenti, nonché al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung e ad altre testate giornalistiche occidentali, che hanno pubblicato i loro risultati. 

Secondo  iStories  - un sito di notizie russo - lo staff di Roskomnadzor si riunisce ogni mattina alle 8:30 per setacciare il web alla ricerca di qualsiasi attività che possa rappresentare una minaccia per Putin e la sua immagine, compresi i meme. La stretta sul dissenso di fa capillare. Agisce sistematicamente e senza sosta sulle diverse piattaforme, raccoglie informazioni, traccia collegamenti, stabilisce contatti. Ma si può davvero controllare l'ironia e la fantasia? Nessuno, fino ad ora, è mai riuscito in una tale impresa. Con o senza carri armati. 

Ultimo aggiornamento: 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA