Un appello, una richiesta di aiuto, che però ha tutta la sensazione di rimanere inascoltata. È quella delle madri e mogli russe che hanno girato un video nel quale viene chiesto a Putin di non mandare «al massacro» i loro uomini. Lo riferisce la Cnn, citando un video condiviso dal canale russo indipendente Sota.
«I nostri uomini mobilitati vengono mandati al massacro come agnelli per attaccare aree fortificate, in cinque alla volta contro 100 uomini armati pesantemente», denunciano le donne. «Erano pronti a servire la patria, ma secondo le specializzazioni per i quali erano stati addestrati, non come truppe d'assalto, Chiediamo che siano ritirati dalla linea di contatto e che agli artiglieri vengano fornite armi d'artiglieria e munizioni», continuano le donne, le quali recano un cartello con la scritta: «Divisione separata 580 di obici d'artiglieria» e la data dell'11 marzo 2023.
Le critiche alla mobilitazione
Le famiglie degli uomini russi arruolati hanno criticato la mobilitazione, affermando che è afflitta da crisi come problemi disciplinari e mancanza di leadership da parte di ufficiali di medio rango, addestramento inesistente e difficoltà logistiche come uniformi insufficienti, cibo scadente e mancanza di assistenza medica. forniture.
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