Putin «incapace di ragionare per gli effetti del Long Covid». La teoria social (non confermata) diventa virale

La storia è stata raccontata da Laurie Garrett, giornalista scientifica e autrice americana Premio Pulitzer

Venerdì 25 Febbraio 2022
Putin «incapace di ragionare per gli effetti del Long Covid». La teoria social (mai confermata) che diventa virale

In Ucraina si combatte una guerra di assalti, bombardamenti, ma anche di informazioni e disinformazione. Perché orientarsi tra le notizie vere e quelle false in un momento di caos non è mai semplice. Tra le teorie social più bizzarre intorno alla figura di Vladimir Putin una riguarda i presunti (e mai confermati da nessuna evidenza scientifica) effetti su di lui del Long Covid, che avrebbero contribuito alla dose di follia con cui ha dato inizio all'invasione dell'Ucraina. La storia è stata raccontata da Laurie Garrett, giornalista scientifica e autrice americana Premio Pulitzer per il giornalismo esplicativo per una serie di lavori pubblicati su Newsday che raccontavano l'epidemia del virus Ebola nello Zaire. «Si è letto che Putin non stia ragionando correttamente, forse a causa del long Covid - ha cinguettato a poche ore dall'inizio della guerra -.

Non c'è nessuna prova, ovviamente».

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Perché si è diffusa la notizia degli effetti del Long Covid su Putin

Quella precisazione è stata però un modo per ricostruire la storia-Covid di Putin, che a settembre è andato in quarantena dopo che eranno emersi alcuni casi Covid tra i suoi collaboratori più stretti. «A ottobre poi è scomparso - scrive Garrett - e c'era una diffusa speculazione che fosse stato infettato. Ma è possibile anche se stesse cercando semplicemente di stare al sicuro visto che il vaccino Sputnik non è molto efficaci contro le varianti, compresa Omicron». Putin ha ricevuto la prima dose del vaccino nel giugno 2021, poi la seconda il 21 novembre. Durante tutta l'estate ha viaggiato e incontrato leader stranieri nonostante la scarsa protezione. In autunno, invece, quando Putin era assente dall'opinione pubblica, i russi hanno cominciato a diffidare del presidente. E infatti - avevano raccontato diversi media locali indipendenti - la fiducia verso Putin era drasticamente calata nei sondaggi». Il governo russo, con il Paese colpito duramente dalla pandemia, accusava i cittadini dell'inefficacia delle misure e dei bassi tassi di vaccinazione. Nella popolazione il vaccino Sputnik non godeva della fiducia dei russi ma Putin sulla tv di stato aveva comunque mostrato segnali di ottimismo in cui aveva spiegato che la situazione era «difficile» ma che la vita «andava avanti». 

«Gli effetti cerebrali del Long Covid su Putin»

Laurie Garrett spiega che in alcuni recenti incontri del «Council on Foreign Relations», diversi esperti hanno spiegato che il comportamento di Putin e le sue affermazioni non sono «corrette», suggerendo che stia soffrendo a causa della cosiddetta «brain fog», una nebbia cerebrale che colpisce il cervello dopo l'infezione del Covid, soprattutto a lungo termine. Una circostanza però in realtà mai confermata ma che sui social ha subito avuto ampia diffusione. 

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA