I ribelli ceceni si preparano ad aprire un altro fronte contro i russi. Una nuova guerra civile potrebbe scoppiare nel Caucaso, dove gli indipendentisti avrebbero intenzione di approfittare della difficoltà per l'esercito di Mosca di distogliere truppe dall'Ucraina.
La Russia è stata già coinvolta in due guerre in Cecenia negli anni Novanta e all'inizio degli anni Duemila. Guerre in cui i separatisti islamici hanno tentato di ottenere l'indipendenza dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Al termine il potere è finito nelle mani di Ramzan Kadyrov, l'attuale capo filorusso della repubblica cecena e fedelissimo di Putin.
Russia, soldati sfiduciati: «La verità? Stiamo perdendo». E le mappe usate sono del 1969
L'intelligence Usa: i ribelli ceceni potrebbero approfittare della guerra
Rebekah Koffler, esperto di intelligence Usa, ha detto su Fox News: «La possibilità che i ribelli ceceni, per affermare la propria indipendenza, approfittino del fatto che le forze russe siano impiegate in Ucraina è plausibile. E anche se non riuscissero a mettere in atto le loro minacce farebbero almeno credere a Putin che rischia di dover sguarnire le sue forze in Ucraina, lasciando così a Kiev la possibilità di lanciare una controffensiva». Intanto, Kadyrov ha chiesto a Putin di armare il Caucaso con un sistema di difesa antiaerea nelle montagne della regione e una base di carri armati a Shali. Kadyrov ha affermato che «la Russia ha bisogno di soluzioni militari strategiche» dato l'attuale contesto geopolitico. «Nelle montagne della Cecenia, al confine meridionale della Russia, i sistemi di difesa antiaerea sono più che mai necessari», ha scritto sul suo canale Telegram. E ha battezzato il nuovo reggimento Akhmat nord (dal nome del padre, Akhmat Kadyrov) che fa capo al ministero della Difesa russo ed è composto da «combattenti con esperienza nelle operazioni in Siria e in Ucraina». Il reggimento si aggiungerà ad Akhmat est, Akhmat ovest e Akhmat sud.