LA GIORNATA

Guerra in Ucraina, Macron: «Caccia all'Ucraina? Nulla è vietato». Kiev chiede sottomarini a Berlino

Gli aggiornamenti sul conflitto in tempo reale

Lunedì 30 Gennaio 2023

F16 all'Ucraina, Biden: «Usa non li invieranno»

Il presidente Usa Joe Biden ha detto che non invierà aerei da combattimento americani in Ucraina. «No», ha infatti risposto Biden a un giornalista che gli chiedeva se avrebbe inviato jet F16 a Kiev, come richiesto dal presidente Volodymyr Zelensky per sostenere il suo sforzo bellico contro la Russia.

Biden, ricorda la Cnn, aveva già detto in più occasioni che gli aerei non sono sul tavolo. La scorsa settimana, ad esempio, ha annunciato che avrebbe inviato 31 carri armati M1 Abrams in Ucraina, nonostante gli alti funzionari statunitensi avessero affermato in precedenza che i veicoli pesanti non erano adatti all'esercito del paese. Biden ha anche detto di non essere sicuro se visiterà l'Europa il mese prossimo per l'anniversario dell'inizio della guerra. Poi, in risposta a una domanda separata, ha spiegato di aver intenzione di visitare la Polonia, ma di non sapere ancora quando.

Macron: «Caccia all'Ucraina? Nulla è vietato»

«In linea di principio, nulla è vietato». Così il presidente francese, Emmanuel Macron, ha risposto alla domanda sulla possibile fornitura di aerei da combattimento all'Ucraina, finora sempre esclusa dagli alleati occidentali. Ma non deve «indebolire l'esercito francese», ha proseguito Macron, aggiungendo: «Vedremo caso per caso».

L'accordo della Francia con l'Italia per la fabbricazione di 700 missili antiaerei Aster diretto ad aggiornare le difese aeree dei 2 Paesi

L'accordo della Francia con l'Italia per la fabbricazione di 700 missili antiaerei Aster andrebbe nella direzione di aggiornare le difese aeree dei due Paesi e renderle sempre in grado di fronteggiare le evoluzioni tecnologiche delle potenziali minacce. Dunque la nuova produzione non è destinata al pacchetto di aiuti a Kiev. È quanto si apprende da fonti informate, secondo cui il partenariato italo francese riattivato dal ministro Crosetto va nella direzione di bilanciare le produzioni extra europee e far ripartire l'industria della Difesa europea creando commesse lavoro ed occupazione.

Kiev chiede sottomarini a Berlino. Ira di Mosca

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la fornitura occidentale di ulteriori armi all'Ucraina porterà solo ad una «significativa escalation» del conflitto, commentando una richiesta del viceministro degli Esteri ucraino di fornire a Kiev sommergibili tedeschi. «La Germania (ThyssenKrupp) produce uno dei migliori sottomarini al mondo HDW Classe 212A. La Bundeswehr ha 6 di questi U-Boot. Perché non inviarne uno in Ucraina? Così butteremo fuori la flotta russa dal Mar Nero», ha scritto due giorni fa su Twitter il viceministro ucraino ed ex ambasciatore in Germania Andriy Melnyk. Kiev «chiede sempre più armi», ha commentato Peskov, secondo cui i Paesi occidentali «incoraggiano queste richieste e professano la propria disponibilità» a fornire tali armi. «Ô una situazione senza uscita: porta ad una significativa escalation, porta i paesi della Nato ad essere sempre più direttamente coinvolti nel conflitto, ma non ha il potenziale per cambiare il corso degli eventi e non lo farà».

Tank britannici arriveranno in Ucraina prima dell'estate

I carri armati donati a Kiev dal Regno Unito arriveranno sul fronte ucraino prima dell'estate. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, citato dal Guardian. Il governo di Rishi Sunak ha accettato di inviare 14 carri armati Challenger 2 in Ucraina per aiutare Kiev a combattere le forze russe. A una domanda alla Camera dei Comuni su quando i tank arriveranno in Ucraina, Wallace ha detto che «sarà prima dell'estate, o maggio, probabilmente verso Pasqua». Wallace ha spiegato che motivi di sicurezza gli hanno impedito di stabilire il calendario dell'addestramento per le forze ucraine sull'uso dei carri armati. La scorsa settimana, il Regno Unito ha dichiarato che il suo piano era di far arrivare i carri armati in Ucraina entro la fine di marzo.

Tajani: probabile invio di sistemi di difesa aerea

«Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilità di inviare nuove armi all' Ucraina, ed è probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea». Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri, a margine della cerimonia in cui ha ricevuto le chiavi della città di Firenze. «Verrà informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto» prima di qualsiasi invio, ha aggiunto. La Francia ha annunciato nel frattempo la conclusione dell'accordo con l'Italia per la fabbricazione di altri 700 missili antiaerei Aster di media portata: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero francese dell'Esercito, in cui si sottolinea che Parigi e Roma condividono una comune volontà, quella di «modernizzare e stabilizzare le loro capacità terrestri e navali di difesa antiaerea».

Ue, Meloni: riaffermare forte coesione nel sostegno a Kiev

«Al Consiglio europeo sarà fondamentale riaffermare la costante e forte coesione europea nel sostegno a Kiev». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Colloquio telefonico Putin-Bin Salman

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino sottolineando che la conversazione ha riguardato la cooperazione nell'ambito dell'organizzazione Opec+ per assicurare la stabilità del mercato petrolifero globale.

Zelensky incontra premier danese durante visita a Mykolaiv

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato nella regione ucraina meridionale di Mykolaiv, dove ha incontrato la premier danese Mette Frederiksen. Secondo quanto riferito da Zelensky su Telegram - pubblicando video e immagini dell'incontro - i due hanno visitato un ospedale per incontrare i soldati feriti durante l'invasione, per poi recarsi al porto marittimo commerciale di Mykolaiv. «Fin dai primi giorni dell'invasione su vasta scala, la Danimarca ha aiutato e sostenuto Mykolaiv», ha sottolineato Zelensky in un messaggio. All'inizio di questo mese il ministero della Difesa danese ha annunciato che il paese avrebbe donato all'Ucraina 19 sistemi di artiglieria obice Caesar di fabbricazione francese.

Bombardamenti notturni a Kharkiv, le foto

Un missile russo è caduto ieri sera su un condominio dell'ucraina Kharkiv, facendo almeno un morto e 3 feriti. 

 

 

Parigi annuncia intesa con Roma su altri 700 missili Aster

La Francia annuncia la conclusione dell'accordo con l'Italia per la fabbricazione di altri 700 missili antiaerei Aster di media portata: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero francese dell'Esercito, sottolineando che Parigi e Roma condividono una comune volontà: quella di «modernizzare e stabilizzare le loro capacità terrestri e navali di difesa antiaerea»

Zelensky a Mykolaiv, incontri con comando Kherson

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato oggi a sorpresa la regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, dove ha incontrato i vertici politici e militari. Lo ha reso noto il suo ufficio in un comunicato, nel quale si riferisce che Zelensky «ha avuto un incontro con la leadership della regione, con il comando operativo delle truppe di Kherson e con i capo delle agenzie di sicurezza della regione di Mykolaiv. I partecipanti hanno discusso della situazione operativa nel sud dell'Ucraina e le conseguenze degli attacchi missilistici e con droni russi, oltre allo stato attuale delle infrastrutture energetiche, dei mezzi di protezione e del percorso di ripresa» della regione.

Ue: tank a Kiev non sono escalation ma risposta secca a Mosca

La consegna dei carri armati all' Ucraina da parte di Paesi dell'Unione Europea non va considerata come una escalation nelle tensioni ma una risposta alle azioni della Russia, che continua ad attaccare l' Ucraina, comprese le sue infrastrutture energetiche e le aree residenziali. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. «Visto che la Russia non abbandona la sua strategia di voler distruggere lo Stato ucraino, l'Ue sta aiutando l' Ucraina a difendersi», ha aggiunto

Cina contro Nato: "Metta da parte mentalità da Guerra Fredda"

La Cina è «un partner cooperativo di tutti i Paesi del mondo e non minaccia gli interessi di alcun Paese», chiedendo alla Nato di mettere da parte la «mentalità da Guerra Fredda». È la risposta della portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning a quanto affermato dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che, durante la sua visita in Corea del Sud, ha detto di ritenere necessario comunicare con Pechino e di cooperare su questioni come il controllo degli armamenti e il cambiamento climatico, ma anche di dover chiarire «le sfide che la Cina pone ai valori, agli interessi e alla sicurezza della Nato».

La Cina: "Gli Usa fermino l'invio delle armi"

Gli Stati Uniti, che dicono di voler risolvere la crisi ucraina, «dovrebbero smettere di inviare armi e raccogliere i frutti della guerra». È il commento della portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, secondo cui «è necessario promuovere quanto prima un allentamento della situazione in modo responsabile e creare ambiente e condizioni favorevoli affinché le parti interessate possano negoziare pacificamente». Mao, nel briefing quotidiano, ha definito gli Usa «il più grande promotore della crisi in Ucraina» nella convinzione che l'invio di armi faccia aumentare «costantemente la durata e l'intensità del conflitto».

Il Cremlino: l'attacco all'Iran è una minaccia alla sovranità del Paese

Il Cremlino condanna l'attacco con i droni avvenuto sabato sera in Iran, come qualsiasi azione che minacci la sovranità di un Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

La Russia «condanna fermamente» l'attacco in Iran

La Russia «condanna fermamente» l'attacco con droni avvenuto sabato sera su un sito militare in Iran, avvertendo che «tali azioni distruttive possono avere conseguenze imprevedibili per la pace e la stabilità del Medio Oriente». Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca in una dichiarazione pubblicata sul suo sito.

Johnson: "Putin minacciò di bombardare la Gran Bretagna"

Il presidente russo Vladimir Putin minacciò Boris Johnson con un attacco missilistico durante una telefonata »straordinaria« nel periodo precedente all'invasione dell' Ucraina da parte di Mosca il 24 febbraio scorso: lo ha detto lo stesso ex premier britannico intervistato dalla Bbc per un documentario dal titolo "Putin contro l'Occidente". L'allora primo ministro ha riferito che Putin gli disse che «sarebbe bastato un minuto». E' impossibile sapere se la minaccia di Putin fosse genuina, scrive la Bbc.

Putin, Boris Johnson rivela: «Minacciò di bombardare il Regno Unito. Mi disse "ci vorrebbe un minuto"»

 

Tuttavia, l'emittente britannica commenta che, visti i precedenti attacchi russi al Regno Unito - l'ultimo dei quali a Salisbury nel 2018 - qualsiasi minaccia da parte del leader russo, per quanto leggera, è probabilmente una minaccia che Johnson non avrebbe avuto altra scelta che prendere sul serio. Prima della minaccia del leader russo, Johnson lo aveva avvertito - durante una «lunghissima» telefonata all'inizio di febbraio 2022 - che la guerra sarebbe stata una «catastrofe totale» e che avrebbe portato a sanzioni occidentali e ad un aumento delle truppe Nato ai confini della Russia. Johnson cercò anche di dissuaderlo dicendogli che l' Ucraina non si sarebbe unita alla Nato «nel prossimo futuro». «A un certo punto mi ha minacciato, dicendo: 'Boris, non voglio farti del male ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minutò. E' qualcosa del genere», ha raccontato l'ex premier alla Bbc. «Ma credo che dal tono molto rilassato che aveva, dalla sorta di aria di distacco che sembrava avere, stesse solo giocando con i miei tentativi di convincerlo a negoziare», ha aggiunto commentando che Putin fu «molto informale» durante quella «straordinaria telefonata». Nove giorni dopo la telefonata, l'11 febbraio, il ministro della Difesa britannico Ben Wallace incontrò a Mosca il suo omologo russo, Sergei Shoigu. Il documentario rivela che Wallace ripartì per Londra con l'assicurazione che la Russia non avrebbe invaso l' Ucraina, ma disse che entrambe le parti sapevano che era una bugia. 

Bombe russe su nove regioni, 5 morti

Cinque persone sono state uccise e altre 13 sono rimaste ferite negli attacchi russi in nove regioni dell' Ucraina nelle ultime 24 ore: è quanto emerge dal bilancio dei dati forniti dalle varie autorità regionali. Lo riporta il Kyiv Independent. Le regioni colpite, oltre al Kherson, sono Donetsk, Kharkiv, Sumy, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Lugansk. La regione di Kherson - la più colpita (42 volte), con tre vittime - è stata attaccata con artiglieria, sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS), mortai, carri armati e veicoli da combattimento di fanteria. Nella città di Kherson, le forze russe hanno preso di mira un ospedale - come riportato ieri - oltre a un porto, una scuola, una stazione degli autobus, un ufficio postale, una banca ed edifici residenziali.

Kiev: tra due anni nella Ue

Il premier ucraino Denys Shmyhal guarda avanti ad un'adesione all'Ue entro i prossimi due anni. Parlando con Politico, Shmyhal ha citato il tema della corruzione nel suo paese, da sempre oggetto di preoccupazione per l'Unione Europea, insistendo sul fatto che il presidente Volodymyr Zelensky se ne occupa con grande serietà. «Abbiamo un approccio di tolleranza zero nei confronti del fenomeno della corruzione», ha dichiarato, sottolineando come nei giorni scorsi i funzionari che avevano sollevato dubbi sul loro comportamento sono stati rimossi con «velocità fulminea». «Purtroppo la corruzione non è nata ieri, ma siamo certi che la sradicheremo», ha affermato, definendo quella della lotta alla corruzione la chiave per il percorso di adesione del Paese all'Ue. «Abbiamo un piano molto ambizioso per entrare a far parte dell'Unione europea entro i prossimi due anni», ha dichiarato.

Lavrov: "Speriamo ancora in un dialogo con l'Europa"

La Russia «non perde le speranze» che in Europa emergano forze politiche interessate ad un dialogo con Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. «Non abbiamo mai abbandonato un dialogo sulla base di uguaglianza con i partner europei né la ricerca di vie per risolvere i problemi della sicurezza», ha sottolineato Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti, ricordando le proposte sulle garanzie di sicurezza fatte da Mosca nel dicembre del 2021.

 

Guerra in Ucraina, gli aggiornamenti di oggi 30 gennaio: la Russia «non perde le speranze» che in Europa emergano forze politiche interessate ad un dialogo con Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA