È con i diamanti che Putin sta finanziando la guerra. Perché? Non sono ricompresi nelle sanzioni dell'Unione Europea. E quindi la Russia ha piena libertà di continuare a venderli ad Anversa e al resto d'Europa. Anche se, secondo le prime raccomandazioni della Commissione Europea ricevute da EUobserver, Bruxelles aveva pianificato di inserire nella lista nera la grande compagnia russa di estrazione di diamanti Alrosa.
Putin e la compagnia di diamanti Alrosa
Secondo l'UE, Alrosa ha finanziato direttamente un nuovissimo sottomarino russo e ha contribuito con miliardi di euro all'anno alla guerra del Cremlino. Anche Putin ha detto di aver ricevuto profitti "sostanziali" dalla società che era in gran parte di proprietà dello stato russo. Tuttavia, poiché i negoziatori si sono avvicinati alle concessioni per l'attività, il nome di Alrosa è stato rimosso dall'elenco di 29 persone e 7 società russe che sarebbero state soggette a un divieto dell'UE e al congelamento dei beni.
La lobby e i rischi di sciopero
Inoltre, secondo i diplomatici, Alrosa non è stata inclusa nell'accordo definitivo sulle sanzioni raggiunto mercoledì a Bruxelles. I lobbisti del Centro dei diamanti di Anversa ei diplomatici belgi avevano precedentemente avvertito che uno sciopero contro l'industria dei diamanti russa comporterebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro nella città belga, che ospita la più grande borsa di diamanti del mondo. Il ministero degli Esteri belga ha rifiutato di commentare l'inversione di marcia di Alrosa.
Great article by @MatinaStevis. Russian diamond trade & partly RU state owned company Alrosa should be included on sanctions list. The USA sanctioned them in March, EU should not give in for lobby.
Russian diamonds =blood diamondshttps://t.co/5wrbTYQzP0— Roland Papp (@rlnd_papp) October 18, 2022
La posizione di Irlanda e Polonia
Le nazioni baltiche, Irlanda e Polonia, inizialmente sostenevano un divieto globale sui diamanti, ma poi hanno fatto marcia indietro. Il 6 ottobre è entrato in vigore l'8° pacchetto di sanzioni economiche dell'UE contro la Russia. È stato fissato un tetto ai prezzi delle esportazioni russe di petrolio e si sono intraprese azioni commerciali contro i settori siderurgici e forestali russi che potrebbero costare fino a 7 miliardi di euro. Ma nulla contro i preziosi.
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