Putin «usa armi vietate in Ucraina»: dai razzi Grad alle mine un report svela la stragegia del terrore dello zar

Il New York Times ha analizzato oltre 1000 foto di munizioni e armi trovate in Ucraina. Oltre 210 appartengono a tipologie che sono state messe al bando dalla comunità internazionale

Lunedì 20 Giugno 2022
Putin sta usando armi vietate in Ucraina: dalle bombe a grappolo alle mine, Mosca sta violando il diritto internazionale

Bombe a grappolo, mine antiuomo, razzi non tele-guidati. Armi della guerra fredda o addirittura della seconda guerra mondiale, vietate dai trattati internazionali e usate su ampia scala e soprattutto su aree residenziali per colpire la popolazione civile e indifesa. È la strategia del terrore di Putin in Ucraina, svelata da un report del New York Times che ha analizzato oltre 1000 foto di giornalisti e altre fonti che ritraggono munizioni e armi rinvenute nei territori sotto attacco. 

Secondo la testata americana, oltre 210 munizioni ritrovate appartengono a tipologie che sono state messe al bando dalla comunità internazionale: «Quasi tutte erano munizioni a grappolo, comprese le loro sub-munizioni, che rappresentano un grave rischio per i civili per decenni dopo la fine della guerra» si legge nel report «più di 330 altre armi sembrano essere state usate contro o vicino strutture civili».

Dopo le immagini di Bucha e delle fosse comuni ritrovate in molte città del nord, quest'ultima analisi riconferma che quella di Mosca in Ucraina è una strategia di guerra "scandalosamente barbara e antiquata", volta a piegare la resistenza ucraina attraverso attacchi indiscriminati sulla popolazione civile.

Di fatto, l'entità delle prove raccolte e catalogate dal Times mostra che l'uso di questo tipo di armi da parte della Russia non è stato limitato ma che ha costituito di fatto la parte centrale della strategia russa dall'inizio dell'invasione.  

 

Armi non guidate contro i civili 

Il primo dato rilevato dal New York Times è che le armi usate da Putin sono per la maggior parte "non pilotate", come obici e artiglieria sparate a lungo raggio. Queste armi mancano di precisione e, di conseguenza, vengono sparate a più riprese per riuscire a centrare il bersaglio: ciò aumenta il rischio che proiettili e razzi cadano in aree popolate da civili e non solo su obiettivi militari. 

Negli eserciti moderni, questo tipo di armi sono stati limitati aumentando la percentuale di armi teleguidate e di precisione. È possibile che per la Russia non sia stato possibile acquistare questi mezzi di ultima generazione a causa delle sanzioni, e ciò abbia costrett l'esercito di Mosca a utilizzare armi più datate, più letali e vietate. 

Le armi non guidate possono costituire una violazione del diritto internazionale nel caso in cui colpiscano indiscriminatamente i civili. Secondo le Convenzioni di Ginevra del 1949 e lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale i combattenti non devono compiere attacchi sproporzionati e indiscriminati sui civili. Bombe e missili dovrebbero essere rivolti solamente a obiettivi militari. «La legge di guerra è molto più esigente della regola della semplice convenienza e convenienza», ha affermato Mike Newton, un professore di legge della Vanderbilt University che spesso sostiene gli sforzi per perseguire i crimini di guerra in tutto il mondo «Solo perché ho un'arma non significa che posso usarla».

Di fatto l'utilizzo di queste armi si traduce in una strategia che rende la guerra in Ucraina molto più simile a quelle del passato che alle guerre del 21esimo secolo:  «Penso che quello che stiamo vedendo qui con i russi sia un po' come quello che abbiamo vissuto nella seconda guerra mondiale, quando i bombardamenti sulle persone erano parte della strategia di guerra», ha detto al New York Times un alto funzionario della difesa americana.

Razzi di artiglieria della guerra fredda 

Tra le armi dell'esercito di Putin ci sono anche mezzi datati come i razzi di artiglieria Grad da 122 millimetri. Vengono utilizzati in strategie chiamate "fuoco di saturazione": pochi lanciarazzi mobili sparano fino a 40 razzi in 20 secondi, offrendo così una potenza di fuoco paragonabile a quella di dozzine di obici più grandi. Colpi poco precisi, ma tantissimi e in rapida successione: così ci si assicura di distruggere il bersaglio, ma si fa, allo stesso tempo terra bruciata di tutto ciò che c'è intorno. 

I loro effetti sono devastanti: quando esplodono, producono un'onda d'urto che rimbalza sugli edifici , frantumando il cemento e danneggiando gli organi interni di chiunque si trovi nelle vicinanze. L'involucro della munizione si rompe in frammenti affilati come rasoi che penetrano i corpi anche a grandi distanze. 

Munizioni a grappolo 

Diverse organizzazioni non governative hanno segnalato feriti e decessi in Ucraina a causa di munizioni a grappolo, una classe di armi composta da razzi, bombe, missili, mortai e proiettili di artiglieria che si aprono a mezz'aria e distribuiscono submunizioni più piccole su un'ampia area.

Si tratta di un tipo di arma che, per i suoi effetti devastanti e l'impossibilità di colpire bersagli scelti, è stata messa al bando da un trattato internazionale. Tuttavia né la Russia, né l'Ucraina  (né gli Stati Uniti) hanno aderito a questo trattato. 

Ci sono prove che Mosca abbia usato questo tipo di armi in Donbass già dal 2014 e che che a febbraio le abbia utilizzate contro i residenziali di Kharkiv, uccidendo almeno tre civili (come denuncia Human Rights Watch). Amnesty International ha riferito che un razzo cargo ha sganciato bombe su un asilo nido e un asilo nido a Okhtyrka, uccidendo tre persone tra cui un bambino. 

Mine anti-uomo POM-3 

Tra le violazioni del diritto umanitario operate dalle forze russe in Ucraina c'è l'utilizzo di mine-antiuomo. Si tratta di un'arma particolarmente insidiosa, vietata da un apposito trattato internazionale del 1997 a cui l'Ucraina ha aderito (mentre Russia e Stati Uniti no). La mina POM-3 è un nuovo tipo di arma, dotata di sensori in grado di rilevare quando le persone camminano nelle vicinanze, a differenza dei vecchi tipi di mine terrestri, che in genere esplodono quando le persone le calpestano o disturbano i cavi di scatto collegati. Funzionari militari ucraini hanno riferito di aver trovato tali mine nelle regioni di Kharkiv e Sumy. 

Trappole esplosive nascoste in oggetti quotidiani 

Nella galleria degli orrori delle armi russe, ci sono anche esplosivi nascosti, lasciati appositamente nelle case degli ucraini dopo l'abbandono delle aree occupate. Si tratta di piccoli esplosivi nascosti, progettati per esplodere quando vengono toccati e vengono nascosti in oggetti apparentemente innoqui. In foto una bomba nascosta in una tazza di caffè. 

Cilindri incendiari e flechettes

Il New York Times ha raccolto foto di cilindri esagonali di termite, un composto incendiario che viene fatto esplodere a mezz'aria, facendo ricadere bastoncini di termite in fiamme sul terreno sottostante. Il diritto internazionale ne vieta espressamente l'uso in prossimità di aree civili.Tra le armi vietate usate da Putin ci sono anche le flechettes, minuscole frecce d'acciaio rilasciate da alcuni tipi di proiettili. Non sono armi vietate, ma potrebbero violare le leggi di guerra se causano sofferenze inutili in aree civile.

Armi inesplose

Il pericolo dell'utilizzo indiscriminato di armi vietate in Ucraina no riguarda solo il presente e continuerà a pesare sulle generazioni future anche dopo la fine della guerra. Si calcola che ci vorranno anni per "sminare" e trovare tutte le centinaia di mine e bombe inesplose disseminate in tutto il paese. È probabile che la scia di sangue della guerra non si fermi con il trattato di pace: il numero delle vittime continui ad aumentare per anni.  

In Laos, dove gli Stati Uniti hanno ampiamente utilizzato munizioni a grappolo durante la guerra del Vietnam, dopo il conflitto sono rimaste da nove a 27 milioni di munizioni inesplose , causando oltre 10.000 vittime civili, secondo il Congressional Research Service. Più di un intero secolo dopo la prima guerra mondiale, proiettili inesplosi sparpagliano ancora parti dell'Europa dove si combattevano battaglie. Alcune zone sono ancora disabitate perché considerate pericolose.

Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA