LA GIORNATA

Armi nucleari, Putin: «Quelle russe sono le migliori al mondo, non hanno pari»

Gli aggiornamenti sul conflitto in tempo reale

Venerdì 2 Dicembre 2022

Putin: "Le nostre armi nucleari non hanno eguali"

Molti sistemi militari russi, compresi quelli nucleari, «non hanno pari» al mondo, ha affermato il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass.

Putin ha sottolineato inoltre che Rosatom, l'azienda pubblica russa in campo atomico, «aiuta a rafforzare lo scudo nucleare» del Paese.

Kiev: "Putin non può essere oggetto di dialogo con il mondo"

«Una realtà già compresa nelle principali capitali, ma non ancora riconosciuta a Mosca: Putin non può essere oggetto di dialogo con il mondo perché non ha una sua prospettiva politica nella Russia stessa. L'unica possibilità di sopravvivenza per la Russia è azzerare le élite per cancellare gli 'errori degli altrì». Lo afferma il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, su Twitter.

Putin a Scholz: "Attacchi missilistici inevitabili"

Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha definito gli attacchi missilistici russi in Ucraina «una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e impianti energetici»: lo riferisce il Cremlino, ripreso dalla Tass.

Putin al telefono con Scholz: "Politiche occidentali distruttive"

Il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica col cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito «distruttiva» la linea dei Paesi occidentali in Ucraina accusandoli per le armi fornite all'esercito ucraino. Lo riferisce il Cremlino ripreso dalla Tass. «L'attenzione è stata attirata sulla linea distruttiva degli stati occidentali, compresa la Germania, che hanno potenziato il regime di Kiev con le armi, addestrato l'esercito ucraino», afferma una nota del Cremlino.

Kiev, tre morti in un attacco

Tre persone sono state uccise e altre 7 sono rimaste ferite dai bombardamenti russi nella regione meridionale ucraina di Kherson nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il governatore regionale, Yaroslav Yanushevych su Telegram, scrive il Guardian online. Secondo il governatore, le truppe russe hanno bombardato la città di Kherson e altre parti della regione 42 volte nello stesso periodo. La città è stata liberata dalle forze ucraine a metà novembre dopo mesi di occupazione russa, ma da allora è sotto il fuoco delle truppe di Mosca che si sono ritirate sul lato opposto del fiume Dnipro. La città ha anche avuto problemi con la fornitura di energia elettrica. Yanushevych ha affermato che l'energia elettrica è stata nuovamente interrotta ieri dopo essere stata recentemente ripristinata. Allo stesso tempo, le autorità filorusse di Kherson hanno annunciato che inizieranno ad evacuare alcune persone a mobilità ridotta dalla città di Kakhovka, occupata dai russi, sulla sponda orientale del fiume Dnipro. Le evacuazioni dovrebbero iniziare domani, scrivono le autorità su Telegram, riferisce il Guardian.

 

 

Zelensky ha firmato un decreto: restrizioni all'attività della Chiesa ortodossa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che pone restrizioni all'attività della Chiesa ortodossa del Paese legata al Patriarcato di Mosca. Lo rende noto Ukrinform. Zelensky aveva preannunciato ieri sera l'iniziativa, affermando che intendeva «impedire alle organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza della Federazione Russa di operare in Ucraina». L'agenzia ucraina aggiunge che sono proseguite oggi in tre chiese le perquisizioni dei servizi di sicurezza interni, Sbu, avviate da alcune settimane.

 

Il Papa: "Danni incalcolabili per vittime e crisi energetica"

La «globalizzazione dei problemi si ripropone oggi a proposito del drammatico conflitto bellico in corso all’interno dell’Europa, tra Russia e Ucraina, dal quale, oltre ai danni incalcolabili di ogni guerra in termini di vittime, civili e militari, conseguono la crisi energetica, la crisi finanziaria, la crisi umanitaria per tanta gente innocente costretta a lasciare la propria casa e a perdere i beni piu cari e, infine, la crisi alimentare, che colpisce un numero crescente di persone in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi piu poveri». Lo dice Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione dell’edizione 2022 dei Rome Med Dialogues, in corso a Roma.

Spagna: indagini sui crimini di guerra in Ucraina

Un team formato da agenti spagnoli della Polizia Nazionale e della Guardia Civil è partito la scorsa notte per l'Ucraina, dove sarà impegnato in indagini su possibili crimini di guerra commessi nel corso del conflitto. Lo si legge in una nota del Ministero dell'Interno. La squadra è composta da 11 agenti, specialisti nelle aree di polizia scientifica, criminalistica e disattivazione di esplosivi, coordinati da un comandante e da un ispettore capo. Sul campo, il team lavorerà nelle indagini in collaborazione con le autorità ucraine nelle indagini.

Cremlino: "Putin è aperto ai colloqui sull'Ucraina"

Il presidente russo Vladimir Putin rimane «aperto a colloqui per assicurare gli interessi della Russia». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass, dopo l'offerta di negoziati dal presidente americano Joe Biden. Peskov ha aggiunto che Mosca «considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi».

 

 

Tajani: "Dialogo Ucraina-Russia? Magari ci fosse"

«Soltanto con il dialogo, e magari ci potesse essere un dialogo quanto prima tra Russia e Ucraina per dar vita a una pace giusta, quella che garantisce l'indipendenza di un Paese perché l'invasione e l'aggressione non sono mai accettabili. Ma noi dobbiamo lavorare per la pace»: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai Med Dialogues.

Il Cremlino: gli Usa riconoscano come russe le regioni ucraine annesse

La via preferita per risolvere la situazione in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo al presidente americano Joe Biden che si era detto pronto a un incontro con quello russo Vladimir Putin.

 

Russia: Putin rifiuta le condizioni dei negoziati di Biden

Per la Russia è impossibile accettare la condizione posta dal presidente Usa Joe Biden per trattative sull'Ucraina, cioè che prima le truppe di Mosca lascino il territorio ucraino. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.

Per la Russia è impossibile accettare la condizione posta dal presidente Usa Joe Biden per trattative sull'Ucraina, cioè che prima le truppe di Mosca lascino il territorio ucraino.

Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.

Ucraina, Biden-Macron e la conferenza per la pace in Ucraina. Il capo della Casa Bianca: «Pronto a parlare con Putin»

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA