Guerra Ucraina, chi è Li Hui: sarà rappresentante speciale della Cina per la crisi. Ma è già stato premiato da Putin

Li Hui è stato viceministro degli Esteri della Cina dal 2008 al 2009 e ambasciatore della Cina in Russia dal 2009 al 2019. E ha ricevuto una "medaglia dell'amicizia"

Mercoledì 26 Aprile 2023
Guerra Ucraina, chi è Li Hui: sarà rappresentante speciale della Cina per la crisi. Ma è già stato premiato da Putin

Un inviato speciale per trovare una soluzione alla crisi ucraina. L'annuncio lo ha dato Xi Jinping dopo il colloquio con Zelensky. La Cina invierà «il rappresentante speciale del governo per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina», ha fatto sapere la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in merito al primo colloquio telefonico dall'aggressione russa tra il presidente Xi Jinping con la controparte ucraina Volodymyr Zelensky.

Chi è Li Hui, ambasciatore e "amico" di Putin

A guidare la delegazione per risolvere la crisi in Ucraina sarà Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli Affari eurasiatici ed ex ambasciatore in Russia.

Lo ha annunciato Yu Jun, vicedirettore del Dipartimento per l'Asia centrale e l'Europa presso il ministero degli Esteri di Pechino, fornendo ulteriori dettagli su quanto preannunciato dal presidente Xi Jinping. Li Hui è stato viceministro degli Esteri della Cina dal 2008 al 2009 e ambasciatore della Cina in Russia dal 2009 al 2019. In molti hanno ricordato i suoi stretti rapporti con Putin, con cui ha già ovviamente lavorato durante il suo periodo in Russia. Tanto da ricevere una «medaglia all'amicizia» nel 2019. 

Stefanini: «Buon segnale, ma è solo un primo passo»

«È un buon segnale, ma è solo il primo passo di un percorso diplomatico che sarà abbastanza lungo. È un'indicazione di attivismo da parte della Cina che può essere importante in una prospettiva di rilancio della diplomazia, ma è estremamente prematuro pensare possa portare alla fine della guerra». Stefano Stefanini, ambasciatore, già rappresentante permanente dell'Italia presso la Nato, oggi Senior Advisor dell'Ispi, ragiona così con l'Adnkronos dopo la telefonata tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la prima da 14 mesi, dall'invasione russa dell'Ucraina, un colloquio che arriva a un mese dalla visita di Xi a Mosca dal capo del Cremlino Vladimir Putin. Stefanini parla di un «segnale» da cui si evince che la Repubblica Popolare - che nelle scorse settimane ha promosso la sua iniziativa in 12 punti per la «pace» - «vuole finalmente prendere sul serio un suo possibile ruolo di tramite nella guerra ucraina». Ma, evidenzia, una telefonata «non fa della Cina un Paese "neutrale"» perché se «da una parte c'è un colloquio telefonico, da un'altra c'è un rapporto molto stretto con la Russia», c'è una «amicizia senza limiti» con Mosca che Pechino «vuole mantenere».

È un segnale «moderatamente positivo nelle prospettive di un rilancio della diplomazia sulla crisi ucraina», rimarca. Se si pensa a un cessate il fuoco, a una trattativa per porre fine al conflitto che va avanti dal 24 febbraio 2022, il gigante asiatico «è uno dei pochi Paesi - osserva - che può avere influenza sulla Russia, così come gli Stati Uniti e i Paesi europei possono averla sull'Ucraina».

«Non c'è nessuna indicazione che dalla telefonata scaturisca un'iniziativa a breve termine», sottolinea Stefanini dopo il «silenzio di 14 mesi nei contatti (cinesi) con l'Ucraina» durante i quali però «hanno avuto fitti contatti con la Russia, fino alla visita di Stato di Xi a Mosca» lo scorso marzo. E, ad oggi, «a quest'ora la prospettiva rimane sempre di una controffensiva ucraina ormai attesa da tempo, dopo di che potrà sperabilmente esserci un rilancio diplomatico», continua Stefanini dopo la telefonata tra Xi e Zelensky, nella quale - evidenzia - «non sappiamo cosa si siano detti» perché il presidente ucraino «si è espresso positivamente» dopo il colloquio, «ma si è ben guardato dal dire cosa si sono detti». 

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA