Ostaggi israeliani, operazione "cigno nero letale": il generale Gal Hirsch incaricato di trovarli

Il primo ministro Netanyahu lo ha incaricato di coordinare le operazioni per rintracciare almeno 130 persone

Martedì 10 Ottobre 2023 di Raffaella Troili
Ostaggi israeliani, operazione "cigno nero letale": il generale Gal Hirsch incaricato di trovarli

Con la sua teoria del “cigno nero letale” Gal Hirsch, ex generale delle forze speciali della Shaldag, torna in campo: a lui il compito di ritrovare prigionieri e dispersi israeliani.

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha nominato il generale di brigata in pensione Gal Hirsch «coordinatore per i prigionieri e i dispersi. Tutti i ministeri del governo eseguiranno le sue direttive su questo tema». Si tratta per ora di almeno 130 persone di cui si sono ufficialmente perse le tracce. 

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Come funziona la teoria del "cigno nero letale"

Il governo israeliano sta lavorando per ottenere una «evoluzione completa» della situazione degli ostaggi catturati da Hamas - ha detto Hirsch - promettendo di creare «un meccanismo efficace» per aiutare in queste ore cruciali «tutte le famiglie in ansia per la sorte dei loro cari». Hirsch, 9 anni fa, scrisse su una rivista del settore forze armate un saggio di teoria militare: «Nel fronteggiare un nemico che opera in mezzo alla popolazione civile, dobbiamo sviluppare il nostro cigno nero letale, che agisce nella quarta dimensione, quella dell’incertezza, dell’illegalità e del disordine, al di fuori di modelli concettuali accettati e prevedibili». Hirsch andò in pensione a 42 anni, al termine della seconda guerra del Libano, estate 2006, poiché ritenuto in parte responsabile del fallimento. Eppure Netanyahu non lo ha perso di vista, tanto che lo avrebbe voluto come capo della polizia 9 anni dopo, nel 2015, ma tutto saltò per l’accusa dell’Fbi americana di corruzione (avrebbe corrotto un ministro georgiano per ottenere contratti per la sua società di sicurezza) e l’incriminazione per evasione fiscale in Israele.

Chi è Hirsch

Hirsch, dapprima nella 35esima Brigata, la brigata dei paracadutisti dello Stato di Israele, poi nella Unità Shaldagh, l'élite delle forze speciali dell'Aeronautica israeliana, è sempre stata una figura temuta e controversa. Dopo anni di operazioni clandestine, controspionaggio, liberazioni di ostaggi e assalti oltre le linee nemiche, Hirsch è diventato comandante dello Shaldagh, poi nel 2006 è stato scelto per comandare la 91esima divisione delle Idf durante la guerra del Libano, dopo di che lo scivolone, dall'altare alla polvere, poiché considerato responsabile del fallimento proprio per le sue strategie militari. Che l'ex generale ha continuato a teorizzare e portare avanti a cominciare dall'approccio del "cigno nero letale" per colpire i nemici. Nel 2018 è entrato in politica, nel Likud, il partito di Netanyahu, poi ha tentato un'esperienza con un suo partito. Ora, per l'ex paracadustista, aggressivo, determinato, coraggioso, l'incarico più importante anche dal punto di vista strategico, dopo incarichi importanti, cadute e ritorni: salvare gli ostaggi in mano ad Hamas.

I richiami letterari

Il "cigno nero" è considerato un'incognita, un fuoriprogramma, improbabile. Famoso il best seller di Nassim Nicholas Taleb secondo cui «Basta un solo cigno nero per sbriciolare un’asserzione generale ricavata da millenni di avvistamenti di milioni di cigni bianchi. E allora perché ci ostiniamo a basare le nostre vite sulla previsione del futuro e sul controllo dei rischi?»

Ultimo aggiornamento: 19:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA