New York bloccata dal gelo ma il sindaco è in vacanza. Usa nella morsa del gelo: finora 55 vittime e molti dispersi

Con la metropoli in ginocchio, Adams ha fatto «una corsetta» in Giamaica.

Martedì 27 Dicembre 2022 di Anna Guaita
New York bloccata dal gelo ma il sindaco è in vacanza. Usa nella morsa del gelo: finora 55 vittime e molti dispersi

Giovedì scorso la governatrice di New York Kathy Hochul ha annunciato lo stato di emergenza. In città, a New York, lo stesso annuncio è arrivato anche dal Commissario per le emergenze Zach Iscol. Mentre si aspettava il ciclone polare, hanno però notato i newyorchesi, il sindaco Eric Adams brillava per la sua assenza.

Bufera di neve Usa, a Buffalo le case intrappolate nel ghiaccio - Video

New York bloccata dal gelo ma il sindaco è in vacanza


Per due giorni la città ha affrontato un gelo killer, la paralisi dei trasporti, le inondazioni lungo le coste, la necessità di evacuare i cittadini più esposti e gli anziani.

Ma il sindaco non c'era, aveva fatto «una corsetta» in Giamaica, ha poi spiegato la vicesindaco Lorraine Grillo, che ha assicurato che comunque Adams era «in costante contatto» con lei. Il sindaco è ricomparso alla Messa di mezzanotte, come se nulla fosse. Inutile dire che la stampa conservatrice lo ha attaccato ferocemente, e il New York Post gli ha dedicato la prima pagina, accusandolo di essere assente nel momento della crisi.


E crisi è stata, anche se in realtà la città di New York è stata risparmiata almeno dalla neve, che ha invece ricoperto con un manto killer la parte Nord dello Stato. Nel week-end di Natale una morsa di gelo apocalittico ha colpito quasi il 60% della popolazione Usa, dal Texas a New York, colpendo anche il Canada, e paralizzando gli stessi servizi di soccorso. I morti sono state decine e ieri sera si era arrivati a 55, ma è scontato che se ne troveranno altri, una volta che i cumuli di neve si scongeleranno.
Almeno una ventina sono state le vittime di incidenti stradali, dal Kentucky all'Ohio, al Missouri al Kansas. La pioggia caduta poco prima del ciclone polare si è congelata sul manto stradale, formando quel pericolosissimo strato di ghiaccio nero, che ha causato un'infinità di incidenti. Più a Nord a uccidere è stato il freddo unito alla neve. Con uno di quei fenomeni estremi che caratterizzano il clima della nostra epoca, il freddo è arrivato di colpo, con il termometro che registrava cadute di cinque gradi ogni ora, con punte di 50 sottozero in alcune aree del Montana, mentre a New York si è registrata una temperatura percepita di -25.


Contemporaneamente si è levato un forte vento che spirava a 120 km orari, e negli Stati più nordici ha cominciato a nevicare intensamente. La neve giungeva a fortissima velocità, trasversalmente, causando il white out, una condizione in cui non si vede più nulla e si perde l'orientamento. E' stato un cocktail omicida. Centinaia di persone sono rimaste nei negozi nelle cittadine nel Nord dello stato di New York, perché non riuscivano più a uscire dal parcheggio, dove la neve era già arrivata a oltre un metro. Aerei fermi, treni fermi, autobus fermi: il Paese è stato di colpo messo in ginocchio. Dodicimila voli sono stati cancellati in due giorni, mentre le telefonate al 911, il numero delle emergenze, sono spesso rimaste senza riposta perché anche le ambulanze e gli spalaneve sono restati bloccati per strada.


IL DRAMMA DI BUFFALO
A Buffalo, città che peraltro è abituata a grandi nevicate, la crisi è stata peggiore che altrove: squadre speciali di volontari sono dovute andare a salvare gli stessi soccorritori. Poi, in fila indiana, legati con una corda, per non perdere l'orientamento, hanno controllato centinaia di automobili ferme sulla strada, salvando un'infinità di automobilisti. «Stiamo combattendo una battaglia con madre Natura, che sta usando tutte le armi a sua disposizione per sconfiggerci», ha lamentato la governatrice Hochul.
Ci sono stati anche molti casi di eccezionale generosità. Mentre 1 milione e mezzo di case rimanevano senza luce elettrica, un barbiere di Buffalo ha mandato un messaggio sui social invitando gli amici a recarsi nel suo negozio dove li avrebbe protetti dal gelo. Ce ne sono andati 25, e sono rimasti al caldo fino a ieri mattina, quando il termometro era salito a un più maneggevole -6.


Non meno eroica la decisione di una coppia, Alex e Andrea Campagna, lui originario di Pisterzo, vicino Latina, la cui casa è sulla strada verso le cascate del Niagara. Un autobus con 10 turisti sudcoreani era rimasto bloccato dalla neve, l'autista ha bussato alla loro porta per chiedere in prestito delle pale, ma Alex ha reagito: «Non potete stare là fuori con questo tempo, venite tutti dentro al caldo». I turisti sono rimasti con la coppia per tre giorni: «Siamo stati felici di aiutarli, abbiamo dormito per terra, ma al caldo. E abbiamo anche cucinato coreano. Era la cosa giusta da fare».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA