Nato, Finlandia più vicina all'ingresso (senza aspettare la Svezia): ecco cosa sta bloccando Stoccolma

I due paesi scandinavi in ottobre hanno presentato insieme la richiesta di adesione, in modo da godere della protezione dell'alleanza atlantica nei confronti della Russia

Martedì 24 Gennaio 2023 di Mauro Evangelisti
Nato, Finlandia più vicina all'ingresso (senza aspettare la Svezia): ecco cosa sta bloccando Stoccolma

L'aggressione delll'Ucraina da parte della Russia, cominiciata il 24 febbraio dell'anno scorso, ha alimentato la preoccupazione di Finlandia e Svezia, a causa della loro posizione geografica. Per questo in ottobre hanno presentato, insieme, la richiesta di adesione alla Nato, in modo da godere di una protezione dell'alleanza atlantica nel caso Putin decidesse di fare in Finlandia e Svezia, ciò che ha già fatto in Ucraina.

Quello che però sembrava un procedimento parallelo ora sta mostrando una spaccatura, si rischiano due percorsi distinti, con Helsinki più vicina all'obiettivo, senza attendere Stoccolma.

Nato, cosa sta bloccando la Svezia

Cosa è successo? Vanno rilette le dichiarazioni di Pekka Haavisto, ministro degli Esteri finlandese. Ha spiegato in una intervista alla televisione Yle: «Chiaramente dobbiamo rivalutare la situazione se la richiesta svedese dovesse arenarsi. Dobbiamo ripensare la strategia di andare avanti insieme». In sintesi: la Finlandia non aspetterà la Svezia. Immediata la replica del ministro degli Esteri svedese, Tobias Billström, che ha spiegato: chiederemo chiaramenti ai finlandesi. Ha aggiunto:  «La Svezia rispetta l'accordo tra Svezia, Finlandia e Turchia sulla nostra integrazione nella Nato».

Ma perché l'adesione alla Nato della Svezia si è arenata? Bisogna spostarsi ad Ankara, dove un recente sondaggio on line di una agenzia di stampa turca ha rilevato che il 92 per cento di coloro che hanno risposto al quesito è contrario all'adesione alla Nato della Svezia. Due, sostanzialmente, i problemi. Il primo si trascina da tempo e riguarda quello che Ankara considera uno sforzo insoddisfacente di Stoccolma nel contrastare i gruppi curdi (Pkk e Ypg). Stoccolma sostiene di avere rispettato tutti gli impegni che erano stati previsti in un accordo siglato a Madrid da Svezia, Finlandia a Turchia.

C'è poi un evento più recente: un politico svedese di estrema destra, Rasmus Paludan, sabato scorso ha bruciato una copia del Corano a Stoccolma, davanti all'ambasciata turca. Ad oggi ci sono solo due Paesi che devono ratificare la richiesta congiunta di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia. Uno è l'Ungheria, che però ha assicurato che firmerà. L'altro è, appunto, la Turchia. Il presidente Erdogan ha spiegato, facendo riferimento all'episodio del politico svedese che ha bruciato il Corano: «La Svezia non dovrebbe parlare di diritti e libertà; prima mostrino rispetto per la fede delle persone religiose, se non ci sarà rispetto non ci sarà sostegno da parte nostra per la candidatura di Stoccolma nella Nato».

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA