Nastro di san Giorgio: cos'è il simbolo della lealtà a Putin apparso alla parata (e dove è vietato)

É utilizzato soprattutto per commemorare i veterani del fronte orientale della seconda guerra mondiale

Lunedì 9 Maggio 2022 di Stefania Piras
Nastro di san Giorgio: cos'è il simbolo della lealtà a Putin apparso alla parata (e dove è vietato)

È vietato in alcuni Paesi, perché richiama l'imperialismo russo. In Russia, invece, il Nastro di San Giorgio è un fiocco che si appunta al petto con orgoglio. È un simbolo patriottico. Lo indossa anche Putin. Ricorre anche nelle uniformi dell'esercito che ha invaso l'Ucraina. Appare negli edifici pubblici ucraini occupati dall'esercito russo. Qui compendia la bandiera rossa issata a Melitopol, comune ucraino occupato dai russi (foto AFP).



Più che la falce e il martello, avanza dunque un nuovo logo che concorre a rappresentare la Russia: è il Nastro di San Giorgio, un simbolo militare composto da tre strisce nere e due arancioni. 

Progettato per la prima volta nel 1769 con la zarina Caterina la Grande, il nastro fu usato per l'Ordine Militare di San Giorgio. Molti sostengono che i colori provengano dallo stemma dei Romanov (un'aquila nera a due teste su uno sfondo dorato, con un'immagine di San Giorgio al centro). Dopo la Rivoluzione d'Ottobre del 1917 fu bandito insieme a tutti gli altri riconoscimenti zaristi. Fu riportato in vita da Stalin durante la seconda guerra mondiale e chiamato "l'Ordine della Gloria".

Putin lo ha rispolverato. 

É utilizzato soprattutto per commemorare i veterani del fronte orientale della seconda guerra mondiale, quella che i russi chiamano "Grande guerra patriottica".

Il nastro ricorda la più alta onorificenza militare della Russia zarista: la croce di San Giorgio, una decorazione della Federazione Russa istituita inizialmente dalla Russia imperiale tra il 1807 e il 1913. È stata reinserita nel sistema delle onorificenze russe poco dopo il crollo del muro di Berlino: nel 1992. È una medaglia riservata a chi ha mostrato il "coraggio imperterrito", ai gradi inferiori (soldati, marinai e sottufficiali) dell'esercito. Il primo soldato ad essere premiato con la Croce di San Giorgio fu un sottufficiale di cavalleria di nome Yegor Ivanovich Mitrokhin. Ricevette il premio per essersi distinto nella battaglia contro i francesi a Friedland il 2 giugno 1807.

Più di due milioni di croci di San Giorgio furono distribuite durante la Grande Guerra e prima dell'abdicazione dello zar. Andarono ai soldati, alle infermiere e ai membri della Croce Rossa.

I colori del nastro di san Giorgio appaiono anche sulla Z, altro potente simbolo della Russia, e dei carri armati che hanno invaso l'Ucraina. Nella propaganda putiniana codifica la vittoria sul nazismo riattualizzata in chiave  anti Ucraina. Ma quando ridiventa centrale il nastro? Nel 2005, quando i partecipanti della tradizionale parata militare del 9 maggio iniziano a indossare il nastro di San Giorgio dopo il lancio di una campagna ad hoc. Era il 60º anniversario del Giorno della Vittoria (9 maggio 2005), l'agenzia di stampa RIA Novosti e un'associazione giovanile (ROSSPM) lanciarono una campagna che invitava i volontari a distribuire nastri nelle strade prima della parata. E a indossarli. 

Da allora, i civili in Russia e in altre ex repubbliche dell'Unione Sovietica si appuntano il nastro come atto di commemorazione e ricordo, accompagnato dal motto: «Ricordiamo, siamo orgogliosi!». Qui in basso (foto Epa) è indossato durante la celebrazione del 9 maggio 2022 a Bishkek, in Kirghizistan

L'editorialista di Novaya Gazeta Yulia Latynina e altri giornalisti hanno ipotizzato che il governo russo abbia voluto reintrodurre il nastro come risposta alla rivoluzione arancione del 2004 in Ucraina, in cui i manifestanti avevano adottato nastri arancioni come loro simbolo. 

Dove è vietato

In Lituania e Moldavia il nastro di San Giorgio è un simbolo vietato. Non si può esporre. Berlino ha vietato l'esposizione di bandiere ucraine e russe vicino ai memoriali durante il fine settimana del 77° anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Germania, per evitare la strumentalizzazione dei simboli in correlazione alla guerra in corso in Ucraina. Qui in basso (foto Epa) si vedono agenti di polizia tedeschi parlare con un uomo che indossa un nastro di San Giorgio ed è seduto vicino al monumento alla guerra sovietica a Berlino. 

Gli atti parlamentari in Moldavia e Lituania che vietano i simboli considerati di sostegno alla guerra russa contro l'Ucraina (il nastro di San Giorgio e la "Z") sono recenti e sono una conseguenza dell'invasione del 24 febbraio. La corte costituzionale della Moldavia ha respinto l' appello dei deputati socialisti e comunisti contro il divieto del nastro. La legge prevede multe di circa 50 dollari per chi mostra  simboli di guerra vietati e multe più alte per le organizzazioni.

Sempre a Berlino, una donna ha deciso di appuntare al nastrino nero-arancio una colomba di pace per correggere la semantica imposta da Stalin e Putin (foto Epa).

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA