Libano, chi è il nuovo capo del contingente italiano Unifil

Mercoledì 5 Agosto 2020 di Stefania Piras
Libano, chi è il nuovo capo del contingente italiano Unifil

Romano, 53 anni, il generale della Brigata Sassari Andrea Di Stasio è il numero uno del contingente italiano e del Sector West di Unifil, quella che tutti chiamano "missione in Libano" che è sotto il comando del generale di divisione Stefano Del Col. Durerà sei mesi ufficialmente ma dopo l' esplosione eclatante di ieri non è escluso che duri di più.




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Perché ieri i «dimonios» (i militari della Brigata Sassari, la più decorata d'Italia, sono soprannominati diavoli rossi dal 1915) hanno visto l'inferno a Beirut

Di Stasio ha battuto territori e paesi molto complicati dal punto di vista geopolitico come la Bosnia, Iraq e la Somalia. 

 

 


Non solo guerra e peacekeeping, Di Stasio a Roma ha guidato anche il raggruppamento "Lazio Abruzzo" nell'ambito dell'operazione "Strade sicure" in cui i sassarini furono chiamati nel 2018 in soccorso dei residenti insidiati dai roghi tossici dei campi rom.

Il contingente italiano è in Libano per garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La risoluzione prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. La missione Unifil ha anche lo scopo di assistere la popolazione civile e sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.

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II comando dell'operazione, denominata «Leonte», è affidato al generale Di Stasio, comandante della Brigata «Sassari», che guiderà un contingente di circa 3.800 caschi blu di 16 nazionalità (Italia compresa) schierato nella regione ovest del «Paese dei cedri».

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Del contingente fanno parte 1.000 militari italiani, tra i quali 450 «sassarini», che opereranno insieme ai peacekeepers di Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria. Il contingente italiano sarà costituito da personale del Comando Brigata e del 3° reggimento bersaglieri di Teulada, da assetti del 5° reggimento genio guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell'Esercito.

Per la Brigata «Sassari» si tratta della seconda missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016. 

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 17:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA