Missili Polonia, cosa è successo? Tensione Nato-Russia, Mosca: non siamo stati noi

L'ipotesi dei frammenti di razzi abbattuti dalla contraerea di Kiev

Mercoledì 16 Novembre 2022 di Valentina Errante
Missili Polonia, cosa è successo? Tensione Nato-Russia, Mosca: non siamo stati noi

Non sono ancora le 16 di ieri pomeriggio quando un’esplosione in un impianto di essiccazione di cereali a Przewodów, nel distretto di Hrubieszów, in territorio polacco, al limite con il confine ucraino, uccide due persone. Due boati. La polizia conferma ma precisa subito che la causa non è nota: forse sono missili russi. Potrebbe essere un punto di non ritorno: alle 18.30 il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, dopo essersi consultato con il presidente Andrzej Duda, convoca con urgenza il Comitato per la sicurezza nazionale e gli affari di difesa. «Faccio appello a non pubblicare informazioni non confermate», dice il portavoce del governo, Piotr Müller. Ma la notizia fa il giro del mondo, parte dai siti polacchi e vola: l’aggressione russa, in una giornata di attacco ininterrotto con 100 missili piovuti sull’Ucraina, e non solo su Kiev rimasta senza corrente, potrebbe avere colpito e ucciso in Polonia, Paese Nato. In serata Duda parla in una «telefonata urgente» con il presidente Usa Joe Biden. La tensione sale, anche se il Pentagono e Varsavia non confermano che a colpire sia stato un attacco o un errore russo. Non si può escludere che la contraerea Ucraina abbia colpito un razzo russo e che i frammenti siano finiti nella zona agricola al confine. L’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico vincola gli Stati membri alla difesa collettiva e potrebbe essere invocato dalla Polonia
Due ore dopo da Mosca arriva la prevista smentita: «La Russia non ha lanciato alcun attacco missilistico vicino alla frontiera ucraino-polacca», dice attraverso l’agenzia Tass il ministro della Difesa.

Mosca, parla di «una provocazione» mirata a provocare un’escalation.

VARSAVIA

La riunione del Comitato di sicurezza nazionale polacco viene fissata alle 21 per «una situazione di emergenza», come riferisce alla Cnn il portavoce del governo. L’ipotesi è, in attesa delle conclusioni, di invocare l’articolo 4 del Trattato: «Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata». Ma nulla è confermato: l’inchiesta sull’incidente sta continuando. Di ombre sulla genesi e sul fondamento della notizia dei presunti missili russi caduti in Polonia arrivano anche da Varsavia. «È un caos informativo», ammette un alto funzionario dell’ufficio del primo ministro polacco, interpellato sotto copertura di anonimato dalla britannica Bbc. «Non ho alcuna certezza e non posso confermare nulla» al momento. Solo ipotesi. Si procede con cautela e si attende di capire. 

Nessuno ha dubbi: ogni centimetro della Nato va difeso. Oggi a Bruxelles, è stato convocato il Consiglio Atlantico della Nato, a livello di ambasciatori dei Paesi alleati. In questa sede si farà il punto della situazione. Saranno esaminati i report sull’accaduto e la Polonia mostrerà i dati in suo possesso e renderà note eventuali sue richieste. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è in costante contatto con il Capo di Stato maggiore della Difesa, la sala Operativa del Comando di vertice interforze (Covi) e con i ministri omologhi dei principali Paesi alleati della Nato. Ma i primi a reagire sono i paesi confinanti con la Polonia: Estonia e Lituania. «Le ultime notizie suscitano grande preoccupazione. Siamo in stretto contatto con la Polonia e altri alleati. L’Estonia è pronta a difendere ogni centimetro di territorio della Nato. Siamo in piena solidarietà con il nostro stretto alleato, la Polonia», scrive su Twitter il ministero degli Esteri estone. La reazione della Lituania arriva poco dopo: «Notizie preoccupanti stasera dalla Polonia, dove ci sono state almeno due esplosioni. Ci teniamo in stretto contatto con i nostri amici polacchi. La Lituania è solidale. Ogni centimetro di territorio Nato dev’essere difeso», scrive sui social il presidente lituano Gitanas Nausėda. «Se la Polonia confermerà che i missili hanno colpito anche il suo territorio, questa sarà un’ulteriore escalation da parte della Russia. Sosteniamo fermamente il nostro alleato Ue e Nato». Lo scrive su Twitter Petr Fiala, premier della Repubblica Ceca. «I massicci attacchi missilistici di oggi dell’esercito russo contro l’Ucraina mostrano chiaramente che la Russia vuole terrorizzare ulteriormente il suo popolo e distruggere il paese», aggiunge Fiala. Il portavoce del foreign office britannico comunica che il Regno Unito sta «indagando in stretto contatto con gli alleati». 

LA REAZIONE 

In Ucraina, invece, non hanno dubbi: «Il terrorismo non si limita ai nostri confini nazionali, i missili russi hanno colpito la Polonia, hanno sparato missili contro un territorio Nato», commenta Volodymyr Zelensky. «Dobbiamo agire», ha aggiunto il presidente ucraino affermando che si tratta di «un attacco missilistico russo contro la sicurezza collettiva».

 

Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA