Missili Harpoon all'Ucraina, la Nato fornisce i razzi anti-nave per abbattere la flotta russa: come funzionano

L'Alleanza spedisce l'arma a Kiev per provare a rompere il blocco navale russo nel Mar Nero e sbloccare le spedizioni di grano.

Martedì 24 Maggio 2022
Missili Harpoon all'Ucraina, la Nato fornisce i micidiali razzi anti-nave per abbattere la flotta russa: cosa sono

La Nato invia missili Harpoon all'Ucraina per superare il blocco navale russo e sbloccare la tratta del grano nel Mar Nero. È l'ultimo backup di alto livello che l'Occidente fornisce a Kiev durante la guerra con Putin. Da giorni l'Alleanza stava pianificando l'invio dei missili speciali. Oggi, 24 maggio, venti Paesi hanno annunciato l'invio delle armi. Lo ha reso noto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, al termine di un incontro in formato virtuale con gli alleati volto a coordinare gli armamenti destinati a Kiev.

Gli Harpoon saranno inviati (inizialmente) dalla Danimarca.

Tra coloro che hanno annunciato nuovi pacchetti ci sono Italia, Danimarca, Grecia, Norvegia e Polonia, ha precisato Austin nel corso di un punto stampa. «Quello odierno è stato un incontro di grande successo - ha detto - Molti Paesi doneranno munizioni di artiglieria, sistemi di difesa costiera, carri armati e altri veicoli corazzati di fondamentale importanza».

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Missili Harpoon, cosa sono

I missili Harpoon (arpione) sono stati progettati nel 1960 ed entrati in produzione nel 1975 dall'azienda McDonnell Douglas. È l'arma anti-nave più comune negli eserciti occidentali, a disposizione di circa 30 Paesi. Ogni missile ha un costo di 1,5 milioni di dollari. Possono essere lanciati dall'aria (AGM-84), da sottomarini (UGM-84) e dalla superficie (RGM-84). Sono lunghi fino a 4,6 metri, hanno un peso massimo di 630 chilogrammi (con 221 chilogrammi di testata esplosiva) e hanno una gittata limite di poco meno di 300 chilometri.  I missili Harpoon sono a guida radar e viaggiano a velocità subsoniche (inferiori a MACH 1), sfiorando l'acqua del mare; in base alla versione questi missili sono in grado di salire di quota e poi scagliarsi sul bersaglio con violenza devastante.

 

 

I dubbi Usa e Gb risolti

L'imminente rischio crisi del grano, sottolineata a più riprese da Zelensky, ha spinto gli Stati Uniti e la Gran Bretagna a dare il via libera all'invio dei missili Harpoon. Nei giorni scorsi gli alti vertici dell'Alleanza hanno discusso duramente sul tema. I dubbi erano alimentati dal timore di uno scontro con la Russia, che aveva già annunciato pubblicamente la preoccupazione per l'invio di queste armi altamente sofisticate. L'impasse è stato superato solo nelle ultime ore. La prima fornitura arriverà dalla Danimarca. 

 

La preoccupazione della Russia

«L'esercito russo sta monitorando il possibile invio di missili antinave americani Harpoon all'Ucraina e sta adottando misure appropriate a scopo preventivo», aveva detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citato dalla Ucrainska Pravda. «Molte armi stanno arrivando in Ucraina dall'ovest. Conoscete il nostro atteggiamento nei confronti della questione. Non c'è niente di nuovo. Il nostro esercito sta monitorando molto attentamente tutte queste consegne e sta lavorando preventivamente a questo riguardo. Si stanno prendendo le misure appropriate», le sue parole. 

Sostegno Usa all'Ucraina 

«Ho parlato con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dell'ulteriore supporto per l'Ucraina e degli sforzi per trovare una soluzione alla crisi di sicurezza alimentare globale a causa della guerra non provocata e ingiustificata del presidente Putin contro l'Ucraina». È quanto si legge in un tweet del segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

Blinken - ha fatto sapere il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price - ha ribadito ancora una volta il «forte sostegno degli Usa alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina davanti all'aggressione» russa. Price ha parlato di un colloquio, per dare seguito all'incontro del 15 maggio scorso di Blinken e Kuleba a Berlino, incentrato sugli «sforzi diplomatici in corso per fa fronte alle conseguenze della guerra non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina» e affinché il Cremlino ne risponda.

Secondo Blinken, ha riferito, serve una «risposta globale» alla «crisi di sicurezza alimentare globale derivante dalla guerra brutale di Putin» e con Kuleba il segretario di Stato Usa ha parlato delle possibilità per esportare il grano dell'Ucraina sui mercati internazionali, oltre che dei dettagli dell'ultimo provvedimento da circa 40 miliardi di dollari firmato da Joe Biden tre giorni fa.

Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA